La lettera è firmata dall’ambasciatore Pisani Massamormile e da esponenti di famiglie illustri napoletane, l’opera di Deva è stato esposta al PAN, polemiche per le dichiarazioni del sindaco
di Alfonso Maffettone
NAPOLI, 22 MAR, (Italia Estera) – “Chiedete scusa”: i napoletani appassionati della cultura e delle belle arti hanno scritto all’assessore al ramo Nicola Oddati e alla direttrice del PAN ( Palazzo delle arti Napoli) Julia Draganovic ed hanno chiesto le loro scuse per l’esposizione di un Crocifisso velato in un preservativo, opera dal titolo Sacred Love di Sebastiano Deva. I mittenti , se la loro richiesta non sarà esaudita, manifesteranno davanti al Palazzo del Pan fino a quando i due chiamati in causa non si dimetteranno.
La lettera è sottoscritta da esponenti delle migliori famiglie napoletane rimasti indignati di fronte all’oltraggio e allo scandalo suscitato dalla Sacred Love. “ Il Pan non produce alcun impatto nella cultura cittadina. Può essere comprensibile che l’assessore in carica ed il direttore artistico vogliano far sapere che la loro fondazione sia ancora in vita. Ma non possono farlo creando scandalo e offendendo coloro che davanti al crocifisso si inginocchiano e pregano”, ha detto uno dei firmatari della lettera, l’ambasciatore Michelangelo Pisani Massamormile, già capo missione in Turchia e Cile e attuale responsabile dell’Antenna napoletana del Circolo di Studi diplomatici.
Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, da tempo criticata per il degrado della città, questa volta ha bocciato l’operato dell’assessore alla cultura Oddati ed ha chiesto la rimozione della Sacred Love dal Pan ,che è di proprietà comunale.
“È chiaro – ha detto il primo cittadino - che, quando manca l'ispirazione artistica, si tenta di far parlare di sè anche con operazioni artistiche di pessimo gusto e che non rispettano, come si dovrebbe, il sentimento religioso dei cittadini. Naturalmente, quando chiedo il rispetto del sacro, mi riferisco a tutte le religioni e non intendo comprimere la libertà dell'arte. Ma, lo ripeto, in questo caso, quello che manca è proprio l'arte, mentre regna sovrano il pessimo gusto. Sono sicura che la saggezza dell'Assessore Oddati eliminerà questo sconcio, senza naturalmente che il PAN e l'arte abbiano a soffrire”.
L’intervento del sindaco ha suscitato polemiche, c’è chi l’ha addirittura accusata di censura come l’Arcigay. La direttrice del Pan, Draganovic si è schierata a sostegno delle critiche ed è orientata a non dare ascolto al sindaco. In polemica con lei intende spostare la Sacred Love in una sala del museo al cui ingresso verrà affisso un cartello per avvertire i visitatori dell’opera che troveranno. Come si fa al giardino zoologico per gli animali feroci.
Il Pan -acronimo di Palazzo delle arti Napoli – è allocato nel Palazzo Roccella che fu di proprietà dei Carafa Cantelmo Stuart principi di Rocella, ma, dopo quanto è accaduto in questi giorni, potrebbe essere identificato soltanto come il Pan, dal nome del dio pagano di forma caprina solitamente riconosciuto come figlio di Ermes e della ninfa Driope. Wikipedia scrive che dal suo nome deriva il termine panico. E di panico si deve parlare. Sacred Love mette panico non solo per l’ offesa al senso religioso ma anche se si pensa a quanto danaro pubblico e privato sia stato sprecato per la sua produzione ed esposizione. “Povero Cristo!” scrive Vittorio Sgarbi su Il Giornale. L’ esclamazione si riferisce al vero Cristo sempre più oltraggiato e vituperato negli ultimi anni ma ,senza tema di sbagliare , si può dire anche “ povero cristo” chi ha commissionato l’opera.
Alfonso Maffettone / Italia Estera