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23 mar 2009Bagnasco:

ROMA, 23 MAR.  (Italia Estera) - “Non accetteremo che il Papa, sui media o altrove, venga irriso e offeso”. Il cardinale Bagnasco apre il Consiglio Episcopale Permanente della Cei con parole dure, durissime. Il suo è più di un appello, è un rimprovero, al mondo, che non ha saputo capire, che non ha voluto proteggere e preservare il pontefice e il suo lavoro.

I media hanno strumentalizzato le parole del Papa sull'Aids e le hanno offerte in pasto a quanti sulla base dei loro resoconti hanno decretato contro di lui "un ostracismo che esula dagli stessi canoni laici".Il cardinale si riferisce alla polemica sui preservativi che, afferma nella prolusione, "francamente non aveva ragione d'essere" ma ha sovrastato "fin dall'inizio" il viaggio di Benedetto XVI in Africa "nell'attenzione degli occidentali".

Rilevando che in proposito "sui media africani non si e' riscontrato alcun autonomo interesse", il presidente della Cei addita responsabilita' precise per quanto e' accaduto: "l'insistenza pregiudiziale delle agenzie internazionali" e "le dichiarazioni di alcuni esponenti politici europei o di organismi sovranazionali, cioe' di quella classe che per ruolo e responsabilita' non dovrebbe essere superficiale nelle analisi ne' precipitosa nei giudizi". "L'irrisione e la volgarita' tuttavia non potranno far mai parte del linguaggio civile, e fatalmente ricadono su chi li pratica", continua il porporato che ipotizza tra le ragioni dell'incidente il fatto che in Europa "si intendesse non lasciarsi disturbare dalle problematiche concrete che un simile viaggio avrebbe suscitato, specie in una fase di acutissima crisi economica che richiede ai rappresentanti delle istituzioni piu' influenti una mentalita' aperta e una visione inclusiva".


"Non ci sfugge tuttavia che nella circostanza non ci si e' limitati ad un libero dissenso", dice Bagnasco. Per tutti egli rappresenta un'autorita' morale che questo viaggio ha semmai fatto ancor piu' apprezzare. Per i cattolici e' Pietro che, con le reti del pescatore e nel nome del Signore Gesu', continua a raggiungere i lidi del mondo". Mentre la "dinamica contestativa" che si e' rappresentata in questo come in altri analoghi casi recenti, "per le forme subdole che talora assume ma anche per gli appoggi clamorosi di cui gode, e' una delle tracce che ci portano a identificare la cifra piu' marcata del nostro tempo qual e' il secolarismo". (Italia Estera).

La Francia insiste e ribadisce le critiche al Papa

PARIGI, 24 MAR. (Italia Estera) - La Francia insiste e sull'uso dei preservativi contro l'Aids ribadisce le critiche al Papa. "Non volevamo fare alcuna polemica", dice il portavoce del Ministero degli Esteri di Parigi, Eric Chevalier, ripondendo al Vaticano dopo la bacchettata di monsignor Bagnasco a Francia, Germania e Commissione europea, accusate di essere andate oltre il libero dissenso per aver irriso il Papa facendolo oggetto di volgarità. "Abbiamo detto soltanto e lo ripetiamo - aggiunge Chevalier - che la frase del Papa sul preservativo può avere conseguenze drammatiche sulla politica mondiale in favore della salute". (Italia Estera) -

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 18 DEL 24 MARZO 2009







 
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