ROMA , 26 MAR (Italia Estera) - Paolo Garimberti è il nuovo presidente della Rai. Eletto all'unanimità dal Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini e poi ratificato all'unanimità dai 37 presenti della Commissione di Vigilanza Rai. La presidenza della radiotelevisione pubblica di Paolo Garimberti inizia sotto i migliori auspici e tutti esprimono soddisfazione anche se non nascondono le difficoltà che dovrà affrontare.

La giornata in Rai inizia con la prima riunione del consiglio di amministrazione sotto la presidenza di Guglielmo Rositani, consigliere anziano. Garimberti a Viale Mazzini raccoglie l'unanimità dei suoi colleghi, ma tace perché aspetta la ratifica della Commissione di vigilanza che arriva poco dopo. Tutti danno il voto favorevole a Garimberti. Sono in 37 (manca l'Idv e anche Sardelli della Mpa). Sergio Zavoli, il presidente della Commissione dice: “conosco Paolo e so che è amabile e risoluto e porta queste sue qualità alla Rai, in un periodo non facile. L'azienda si deve ricostituire nei suoi strumenti, in un tempo in cui tutto pare più possibile eppure si fa più fatica per ottenere risultati".

Per il vicepresidente della vigilanza Giorgio Merlo "ora la Rai può ripartire", ma per il capogruppo del Pd in bicamerale Fabrizio Morri, quello di Garimberti "sarà un duro lavoro da fare" a partire da quello di ristabilire il pluralismo che secodo Morri é stato violato negli ultimi tempi a favore della maggioranza (e che dire di RaiItalia? ndr). Per Roberto Rao, capogruppo Udc in vigilanza il nuovo cda, "é chiamato ad operare da subito per rilanciare il ruolo del servizio pubblico e un progetto editoriale competitivo e diverso da quello della televisione commerciale". Il capogruppo Pdl Alessio Butti: "Siamo soddisfatti che un giornalista del Gruppo Espresso abbia beneficato della legge Gasparri per diventare presidente della Rai". Ora a Garimberti tocca il compito di convocare il prossimo consiglio di amministrazione di Viale Mazzini che potrebbe essere mercoledì 1 aprile. Non è ancora chiaro se in quella stessa occasione sarà convocata anche l'assemblea dei soci necessaria per l'intesa con l'azionista per procedere alla nomina del direttore generale. Se si sceglie la via della totalitaria l'assemblea si può infatti anche convocare ad horas. (Italia Estera).