SIENA, 27 MAR, (Italia Estera) - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa, informa una nota, ha approvato i risultati al 31 dicembre 2008 del Gruppo Montepaschi.
L’utile netto consolidato del Gruppo Montepaschi ante effetti della Purchase Price Allocation (PPA) è di circa 1.020 milioni e di 953 milioni di euro post PPA.
Il CDA ha deciso di avviare la procedura per l’emissione di 1,9 mld€ di obbligazioni bancarie speciali e di presentare la richiesta di sottoscrizione al Ministero dell’Economia e delle Finanze. La società intende rimborsare i bond entro Giugno 2013 utilizzando i proventi rivenienti dal processo di asset disposal avviato nel 2008 e le necessarie operazioni di capital management.
Il Consiglio di Amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo di Euro 0,013 per azione ordinaria all’Assemblea degli Azionisti convocata per il 29 aprile in prima convocazione.
Il 2008 è stato caratterizzato da una pronunciata flessione dell’economia reale, da una crisi sempre più profonda del risparmio gestito, da un aumento dei tassi di default aziendali, fenomeni questi di intensità crescente nel corso dell’esercizio. Nonostante il difficile contesto, il Gruppo Montepaschi ha rafforzato la relazione con la clientela, concentrandosi sulla tradizionale attività di intermediazione creditizia, adeguando l’offerta dei servizi e dei prodotti alle esigenze dei clienti e realizzando importanti interventi di riassetto organizzativo e commerciale in coerenza con le linee tracciate dal Piano Industriale 2008-2011 (tra cui la fusione per incorporazione di Banca Antonveneta e Banca Agricola Mantovana nella Capogruppo Bancaria BMPS). Il buon risultato è stato ottenuto anche in presenza di una politica rigorosa che ha privilegiato rettifiche ed accantonamenti.
Nei primi due mesi del 2009 lo scenario di crisi si è ulteriormente intensificato e la fiducia sulle prospettive dell’economia globale sono peggiorate. In termini di redditività, la discesa dei tassi di mercato ha determinato una flessione (seppur al momento abbastanza contenuta) dei margini, a cui si è contrapposta una moderata crescita dell’attività creditizia rispetto al 2008 (in particolare su forme a medio-lungo termine). Le politiche commerciali del 2009 rimarranno in tal senso focalizzate su una gestione rigorosa dello spread e sulla selettività delle forme di impiego. Sopra le previsioni di budget, invece, il contributo della finanza.
Per quanto riguarda la qualità del credito a fine febbraio, i flussi di nuovo contenzioso delle Reti Commerciali e di MPS Capital Services sono in crescita sull’analogo periodo del 2008 del 4,3%.
Allo stesso tempo, si configura, in positivo, una dinamica della spesa più favorevole, che (come detto in precedenza) risente positivamente delle azioni di contenimento strutturale dei costi correlata agli interventi di Piano Industriale, su cui si rileva una execution accelerata, specie sul fronte personale. Per il 2009 è attesa una riduzione del totale dei costi operativi almeno del 3%.
Il CDA, nell’approvare il test d’impairment sugli attivi del Gruppo ai sensi dello IAS 36, ha considerato, alla luce del mutato scenario macroeconomico, l’aggiornamento delle proiezioni economiche finanziarie che tengono conto della variazione di talune delle variabili esogene del Piano Industriale. Nel contesto odierno, e prevedendo che lo stesso mantenga immutate caratteristiche sino alla fine del 2010, il Consiglio ha verificato la sostenibilità del test di impairment sugli avviamenti tenendo in considerazione l’arco temporale previsto dalle disposizioni IAS che corre tra il 2009 e il 2013. Il Consiglio ha dato quindi mandato alla Direzione Generale di porre in essere tutte le iniziative ed avanzare le conseguenti proposte utili a contrastare efficacemente il peggiorato contesto di riferimento, ritenendo comunque che la portata della crisi non abbia modificato le linee e le decisioni strategiche e strutturali di natura endogena del Piano, in corso di puntuale esecuzione.(Italia Estera).