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Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
07 apr 2009

Le ambasciate e le sedi consolari di tutto il mondo “ascoltano” gli italiani all’estero che esprimono un giudizio positivo su Raitalia Progresso continuo nella programmazione, miglioramento del segnale, bene la diversificazione dei talk di approfondimento politico. Gli Italiani all’estero chiedono più cinema italiano, più trasmissioni per bambini.
 
ROMA, 7 APR.  (Italia Estera) - Il ministero degli Esteri ha reso nota la relazione annuale sul gradimento di Raitalia agli italiani all’estero. Un lavoro certosino quello fatto dalla direzione competente del Ministero, che ha contattato le ambasciate e le sedi consolari di tutto il mondo attraverso un questionario per comprendere quale sia l’opinione dei telespettatori di Raitalia. I risultati premiano il lavoro della direzione Badaloni che, per il secondo anno consecutivo, ottiene un giudizio complessivamente positivo. Si conferma, così, la controtendenza, già presente nella relazione 2007 che segnava un cambiamento di rotta rispetto al giudizio negativo espresso nell’ultimo anno della gestione precedente di Rai International
 
“E’ un giudizio che premia il lavoro di tutta la redazione di Raitalia – afferma Piero Badaloni – che si è impegnata pur avendo a disposizione mezzi scarsi”.
 
La relazione evidenzia un progresso del gradimento dei telespettatori sia sulla distribuzione del segnale che sui contenuti della programmazione. “Vi sono ancora dei miglioramenti possibili – prosegue Badaloni – e certamente per noi la relazione annuale insieme al rapporto diretto con i telespettatori attraverso le mail, rappresentano degli utili strumenti per rispondere sempre meglio alle loro esigenze. Purtroppo – prosegue Badaloni – molte richieste non possono essere risolte direttamente da noi ma necessitano dell’intervento di altre direzioni della Rai. In questi anni siamo però riusciti a dimostrare che il progetto di Raitalia è vincente. Certo, i nostri “pubblici” sono diversi e ci vorrebbero canali diversi per accontentare tutti i gusti televisivi ma ritengo che gli apprezzamenti che arrivano da tutto il mondo siano da stimolo per riuscire a dare ulteriori risposte che innalzerebbero immediatamente ancora di più il giudizio positivo per Raitalia. Penso, per esempio, allo sdoppiamento del segnale per le Americhe e quello tra Asia e Africa che ingessano il palinsesto”.
 
AFRICA SUB SAHARIANA
 
I costi dell’abbonamento vengono giudicati piuttosto elevati, anche se si riconosce che è migliorata la qualità del segnale. Per quanto riguarda la programmazione si afferma che è “netto il miglioramento rispetto al passato” e che si sono fatti “grandi e significativi progressi”. C’è unanime gradimento per le trasmissioni di informazione e approfondimento. In particolare “Porta a Porta”, “Ballarò”, “Anno zero”, “Che tempo che fa”. L’apprezzamento arriva anche nei confronti delle nostre produzioni interne, in particolare“Il Caffè”, “Italia News” e “Italia chiama Italia”. Il gradimento maggiore è per “La Giostra dei goal” unito all’invito a dare spazio ad altri sport oltre al calcio come, per esempio, la Formula uno. Tema annoso, che non può essere risolto, perché non siamo in possesso dei diritti per la trasmissione all’estero del circuito della Formula Uno.
 
I telespettatori richiedono anche più film italiani. Da tempo Raitalia cerca di potenziarne l’inserimento in palinsesto ma la difficoltà che emerge è la scarsa volontà da parte dei distributori a concedere i diritti per la loro trasmissione all’estero. “Nei confronti dei distributori – afferma Piero Badaloni – possiamo solo esercitare la nostra moral suasion, tentando di convincerli – e con alcuni ci riusciamo – che Raitalia può essere un ottimo strumento per la promozione del cinema italiano sul mercato estero. Questo perché la richiesta di nuovi film italiani è un suggerimento che arriva da tutti i continenti”.
 
Il pubblico richiede anche la presenza di più programmi per l’infanzia. In questo caso Raitalia propone tutta la produzione Rai per l’infanzia. Purtroppo la percentuale di tali programmi è “scarsa” anche all’interno delle reti generaliste. Viene invece apprezzato il programma di promozione della lingua italiana anche se si richiede una trasmissione mirata all’insegnamento di base. Questo compito Raitalia lo ha affrontato e lo affronta con il sito web Italica (www.italica.it). Raitalia realizzerà appositi spot per promuovere il sito anche attraverso i canali televisivi.
L’unica critica riguarda la ripetizione dei programmi di seconda serata nel pomeriggio del giorno successivo, ma si fa presente che tale ripetizione è dovuta al fatto che il segnale per Asia e Africa è ancora unificato, nonostante la differenza di fuso orario di 6 ore tra Citta del Capo e Pechino. Per consentire anche al pubblico asiatico di seguire tali programmi, bisogna così riproporli nel pomeriggio successivo. L’unica soluzione sarebbe lo sdoppiamento del segnale ma la decisione per il reperimento delle necessarie risorse, da noi più volte sollecitato, spetta alla direzione generale della RAI
 
EUROPA
 
L’apertura del canale europeo è piuttosto recente. Il giudizio è quindi limitato. Molti telespettatori rivendicano il miglioramento del segnale e l’effettiva copertura dei tre canali generalisti (Rai Uno, Rai Due e Rai Tre). Per quanto riguarda Raitalia si lamentano del criptaggio delle partite di calcio.
 
In questo caso si tratta di gap di comunicazione poiché non vi è chiarezza sulla indisponibilità di tali diritti per la trasmissione in Europa. I costi sono eccessivi e il bilancio della Rai non permette la loro acquisizione. I telespettatori europei affermano infine che il palinsesto risulta limitato per copertura oraria, numero e tipologia di trasmissioni.
 
Il canale, infatti, per esigenze di risparmio della Rai, è attualmente ospitato con una programmazione ridotta sullo stesso canale che ospita Raimed. Raitalia auspica il suo riposizionamento su un altro canale. Solo così si potrà rispondere a questa esigenza dei telespettatori che è anche quanto richiesto dalla convenzione in essere tra Rai e Presidenza del Consiglio dei Ministri.
 
AMERICA CENTRO MERIDIONALE
 
Le condizioni di ricezione del segnale vengono giudicate ottimali. I costi dell’abbonamento sono contenuti, ma non da tutti. Per quanto riguarda la programmazione, si registra un unanime apprezzamento per l’aumento delle trasmissioni giornalistiche, arricchite con nuovi innesti.
 
Il programma più apprezzato è “Porta a porta”, ma da più parti è stato accolto con favore l’allargamento del ventaglio di offerta, con l’inserimento nel palinsesto di “ballarò”, “Anno zero”, “Che tempo che fa”. E’ stata dunque apprezzata la politica di maggiore pluralismo messa in atto dalla direzione Badaloni che, in questi anni, ha affiancato a “Porta a Porta” tutti gli altri talk di approfondimento politico.
 
Piace anche il programma prodotto da Rai Italia “Sportello Italia”, dedicato alle notizie utili per chi vive all’estero ed è accolto con favore il format “Focus cult”, che permette ai telespettatori di conoscere le attività degli istituti italiani di cultura e le nuove tendenze artistiche emergenti in Italia.
Apprezzata “la giostra dei gol”, ma si richiede più spazio anche per gli altri sport oltre al calcio. Nella passata relazione veniva richiesta a Raitalia la presenza di sottotitoli per alcune trasmissioni.
 
A quelle esigenze Raitalia ha cominciato a rispondere. Ed i segnali arrivano. Dall’America Latina viene apprezzata la decisione di sottotitolare in italiano la fiction “Un posto al sole” inserita nel palinsesto. In conclusione, si riscontra che i miglioramenti introdotti nel palinsesto a partire dal 2007 sono confermati e tuttora in crescita anche se permangono sacche minoritarie di utenza ancora critiche. Nulla a che vedere, comunque, rispetto alla relazione sul 2006 il cui giudizio era prevalentemente negativo
Si considera favorevolmente l’ inclusione di Rai Italia nell’offerta del servizio pubblico destinato all’Italia, perché consente di far conoscere ai telespettatori del nostro Paese come vivono i loro connazionali all’estero.
 
C’è invece disagio per la differenza di fuso orario fra nord e sud america, che in alcuni periodi dell’anno è di due/tre ore. Essendo unico il canale di diffusione del segnale ed essendo tarato sul fuso orario di New York, i programmi di approfondimento in seconda serata arrivano troppo tardi.
E’ quindi pressante la richiesta di sdoppiamento del segnale, anche per poter inserire sottotitoli in spagnolo al posto di quelli in inglese. 
 
AMERICA DEL NORD
 
Gli abbonati sono in crescita e la distribuzione del segnale è giudicata soddisfacente. La valutazione sulla programmazione è positiva e il pubblico canadese ha imparato a comprenderla. Il Canada è stata una delle ultime realtà servite in termini temporali e, dopo alcuni anni, l’ascolto è più sedimentato e maturo. Notiziari e programmi di approfondimento sono i format che incontrano il maggiore favore del pubblico. Si richiede una copertura più vasta dell’attualità sportiva oltre al calcio.
 
Qualche critica ai programmi di intrattenimento leggero e ai giochi, perché, secondo alcuni, danno dell’Italia un’immagine “troppo stereotipata”. Ma altri telespettatori la pensano esattamente all’opposto. Tra i suggerimenti, la richiesta di più film italiani e più programmi per promuovere la diffusione della cultura e della lingua fra i giovani italo canadesi.
 
Per quanto riguarda gli Stati Uniti si evidenzia un notevole miglioramento nella ricezione del segnale e vengono riconosciuti i progressi qualitativi nella programmazione. I segmenti più seguiti sono gli eventi sportivi e gli spazi di approfondimento e informazione. Si richiede un maggiore spazio alla cosiddetta ”informazione di ritorno”, cioè a eventi come il “Columbus day”, (viene trasmessa da due anni una sintesi di un’ora, in differita, della parata a New York.) che vedono come protagonisti gli italo americani. Si richiede anche maggiore pluralità di fonti di informazione. Una richiesta strana poiché ad oggi si fa presente che vengono trasmessi in diretta il tg1 delle 7 e delle 20, il tg2 delle 23, oltre al nostro notiziario “Italia news” alle 13 (ora italiana).
 
Tra i suggerimenti più programmi per l’infanzia e più film italiani recenti.
 
ASIA
 
Per quanto riguarda la distribuzione, dall’Asia segnalano che le dimensioni delle parabole richieste per riuscire a tenere il segnale di Raitalia sono molto ampie. Ciò genera disagi logistici per molti telespettatori, con conseguente ridimensionamento del target potenzialmente interessato.
 
Si suggerisce così la diffusione via cavo. Distributori locali sono disponibili e Raitalia ha segnalato immediatamente tale disponibilità alla Newco. Rai International che ha per competenza la gestione della distribuzione del segnale di Raitalia.
 
Il palinsesto è gradito di più rispetto a quello degli anni passati: “la buona attenzione dedicata ai programmi di informazione è giudicata la carta vincente per fare del canale un vero punto di aggregazione dei cittadini italiani all’estero”, sottolinea l’ambasciata a Seul.
 
Molto apprezzati in particolare, i programmi di approfondimento politico in occasione delle ultime elezioni. Si ritiene inoltre molto utile il programma di servizio “Sportello Italia”: apprezzata la nuova edizione, con relativa modernizzazione dei contenuti. Gradito anche l’aumento di programmi culturali.
 
Critiche giungono per il mancato inserimento delle partite di serie A nel palinsesto. Una richiesta a cui Raitalia non può dare risposta perché RaiTrade ha venduto i diritti calcistici per l’Asia ad emittenti locali.
 
Si osserva che non sempre l’orario di trasmissione dei programmi indicato su internet corrisponde alla realtà. Purtroppo, si fa presente, il ritardo, quando c’è, è dovuto al prolungamento non previsto dei programmi di approfondimento di rai uno, rai due e rai tre che non sono sotto il nostro controllo.
Tra i suggerimenti, la richiesta di più programmi per bambini con sottotitoli in inglese. Apprezzati quelli nel notiziario “Italia news” inseriti da quest’anno.
 
OCEANIA
 
Rispetto al 2007, in cui si era dato atto a Rai Italia di un progresso generale, si fanno notare ulteriori passi in avanti. In particolare è giudicato netto il miglioramento dei servizi e degli orari delle programmazioni, per via della presenza di un palinsesto specifico per l’Australia.
 
Per la prima volta si è giunti a stabilire un rapporto concreto fra Rai Italia e la comunità italiana: il pubblico si sente finalmente più coinvolto, osservano gli autori del rapporto. Particolarmente apprezzato è  “Italia news”, il notiziario prodotto da Rai Italia.
 
Si suggerisce di svecchiare il palinsesto eliminando programmi come “la prova del cuoco” e inserendo più programmi mirati alle giovani generazioni, sottotitolati in inglese. (Italia Estera).



 
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