ROMA, 13 MAG.(Italia Estera) - “Sedi prive di postazioni pc, uffici con muri in cartongesso ed inviti alla parsimonia nell’utilizzo di macchinari attaccati alla rete elettrica, associati però al sussistere di spese ingenti a tratti irrazionali su voci di spesa, sicuramente non prioritarie per l’amministrazione, che la Farnesina è chiamata costantemente a sostenere. Un paradosso su cui intendo richiamare l’attenzione dello stesso Ministero e dei referenti istituzionali”. Questi gli aspetti evidenziati da Aldo Di Biagio, responsabile del PdL per gli italiani nel mondo, in un clima già effervescente per il rischio chiusura delle sedi consolari in particolare in Europa.
“La razionalizzazione a cui è stata chiamata l’intera amministrazione italiana, compresa quella del ministero degli esteri – continua – è volta esclusivamente a riassorbire le sacche di spreco e di inefficienza che purtroppo continuano a contraddistinguere l’operato del nostro Paese nel settore pubblico e certamente non deve identificarsi in uno svilimento delle attività dei nostri lavoratori italiani all’estero, che con abnegazione portano avanti il loro compito ed il loro dovere in condizioni spesso complesse, prestando un servizio necessario ed imprescindibile alle nostre comunità all’estero”.
“Proprio su queste criticità intendiamo concentrare la nostra attenzione – conclude Di Biagio – infatti nei prossimi giorni provvederemo a sottoporre alla Farnesina gli aspetti più critici sui quali si dovrà necessariamente intervenire in termini di contenimento degli sprechi e di ottimizzazione delle risorse finanziarie ed umane, poiché sono molte le sacche di spreco, che sopravvivono paradossalmente, sulle quali è bene fare chiarezza e soprattutto richiamare l’attenzione dei referenti competenti. In questo senso si collocano anche interessanti proposte di legge dallo spirito bipartisan che verranno calendarizzate a breve nelle commissioni competenti e nei confronti di tali sollecitazioni l’auspicio è che l’atteggiamento da parte dei referenti del Mae sia positivo e propositivo e che in questa prospettiva si possano raggiungere a breve dei risultati concreti per le nostre collettività all’estero”. (Italia Estera) -