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04 apr 2009NATO: Deciso l’invio di 5000 soldati in Afghanistan: passa la nuova strategia Usa

Divisioni e polemiche all’interno del Vertice, Successo di Berlusconi che si apparta per una mediazione sulla nomina del nuovo Segretario Nato il danese Rasmussen, violenti incidenti no global
di Alfonso Maffettone
 
STRASBURGO, 4 APR, (Italia Estera) – Dopo il G20, anche il vertice dei 28 leaders della Nato a Strasburgo è stato solo un mezzo successo per il presidente Usa Barack Obama al suo debutto sulla scena europea. A parte il bagno di folla dei giovani franco-tedeschi che hanno tributato a lui e alla first lady Michelle accoglienze da rockstar, il Capo dell’Esecutivo ha visto parzialmente soddisfatte le sue richieste per un rafforzamento dell’Alleanza in Afghanistan dove le cose non vanno affatto bene.
 Gli europei hanno deciso di inviare 5.000 soldati alle forze  che combattono contro i Talebani e i terroristi di Al Qaeda, 3000  per la sicurezza delle elezioni in agosto e duemila per la formazione dell’esercito e della polizia afghane. In aggiunta  hanno promesso la somma di 100 milioni di dollari per le spese dell’addestramento. L’Italia invierà 524 soldati che faranno  salire a 3200 unità il contingente schierato tra Kabul ed Herat.
Il numero  dei militari deciso dall’Alleanza è  inferiore alle aspettative  di Obama che  aumenterà le truppe Usa  sul campo da 38.00 a 68.000. Ciò significa che ci saranno  30 mila  soldati in più sotto la bandiera a stelle e strisce contro i 5.000 dell’Europa. In termini militari la guerra in Afghanistan subirà  un’accentuata americanizzazione nonostante l’appello di Obama per un’Alleanza più forte contro i talebani e Al Qaeda  in considerazione della vicinanza geografica dell’Europa più esposta degli Usa alla  minaccia del terrorismo islamico.
Comunque il presidente americano  si è detto soddisfatto.  “ Il vertice della Nato ha visto un sostegno forte e unanime alla nuova strategia per l'Afghanistan. Siamo forti e uniti: non ci prenderanno per stanchezza, continueremo con successo la nostra missione", ha aggiunto  Obama. Ad un giornalista che gli chiedeva una reazione alla legge che consente alle famiglie shiite lo “stupro domestico”,  il presidente ha risposto: “Io credo che è una legge orrenda. Lo comunicheremo al governo Karzai ma il nostro primo scopo è sradicare il terrorismo di Al Qaeda e non possiamo attaccare un governo che fa parte dell’Alleanza degli Stati Uniti”.

 Dopo il riavvicinamento con la Russia  a Londra, Obama non fatto alcuna specifica menzione di Georgia e Ukraina  il cui ingresso nella Nato fu ventilato dal Presidente George W. Bush lo scorso anno e fu una delle cause del gelo degli Usa con Mosca.
Il vertice  di Strasburgo  ha consacrato il 60/mo anniversario della Nato e doveva essere una celebrazione di unità  simboleggiata stamane dalla passeggiata dei leader attraverso il ponte sul Reno fra Germania e Francia. E’ risultato, invece, più litigioso e più teso del previsto. Difficili  sono stati i negoziati che hanno portato alla nomina del nuovo segretario dell’Alleanza  nella persona del premier danese Anders Fogh Rasmussen e violenti sono stati  gli incidenti ad opera di 3000  dimostranti – un mix di no global e anti militaristi-  che hanno incendiato edifici, devastato un albergo ed infranto vetrine alla periferia di Strasburgo. Cinquanta persone sono rimaste ferite ed altre 300 sono state arrestate.
Rasmussen - un politico di centro destra forte sostenitore della guerra Usa in Iraq e dell’intervento in Afghanistan - assumerà la nuova carica in agosto grazie alla mediazione del primo ministro Silvio Berlusconi che ha indotto la Turchia a far cadere l’ opposizione sollevata per lo scandalo delle vignette del profeta Maometto pubblicate nel 2005 da un giornale danese. Ankara sosteneva che Rasmussen, a suo tempo, si mostrò insensibile alle proteste islamiche e che avrebbe avuto un significato sbagliato la sua presenza al vertice della Nato che combatte in un paese musulmano.
Silvio Berlusconi per 32 minuti ha parlato al telefono con il primo ministro Recet Tayyip Erdogan  ed ha ottenuto la revoca del  veto turco assicurando anche la chiusura in Danimarca di una tv  accusata di  contatti con l'organizzazione terroristica curda Pkk.
La lunga trattativa telefonica, avvenuta su incarico del segretario uscente della Nato, l'olandese Jaap de Hoop Scheffer in scadenza a luglio, ha impedito la partecipazione di Berlusconi  ai primi  eventi  del cerimoniale. Il primo ministro ha potuto presenziare solo alla terza e ultima foto di gruppo nonostante il cancelliere tedesco Angela Merkel  gli avesse precedentemente segnalato di affrettarsi.
In una conferenza stampa il Premier ha accusato la stampa di aver montato il caso di un presunto sgarbo protocollare ed ha rivendicato il merito di aver  permesso il pieno successo del vertice di Strasburgo. “La signora Merkel lo sapeva benissimo che io ero al telefono, era importantissimo, mi sono appartato  per convincere Erdogan e ci sono riuscito”, ha detto Berlusconi  aggiungendo di essere tentato dal compiere azioni dure  “contro quei media che non hanno rispettato la verità. “Contro di me solo calunnie”, ha affermato. 
 
Berlusconi ha poi parlato del successo della riunione. ''Abbiamo fatto notare che la Nato - ha sottolineato il premier - non può più pensare solo ad una difesa territoriale dei paesi, ma deve immaginare una difesa che parte da molto lontano, pensiamo a paesi come l'Iraq e dell'Afghanistan, dove si possono determinare delle condizioni favorevoli ad organizzazioni terroristiche. O anche paesi dove, con la tecnologia moderna, si possono costruire missili a testata nucleare che possono raggiungere i nostri paesi da molto lontano''.
Fonti della Nato riferiscono che l’accordo  con la Turchia è stato anche  raggiunto perché, in  un incontro a porte chiuse, è stata assicurata  ad Ankara una delle due cariche di Vice Segretario dell’Alleanza (l’altra è italiana)  ed è stata promesso il superamento dell’impasse che blocca l’ingresso del Paese in Unione Europea. Inoltre Rasmussen  farà pubblicamente menzione delle preoccupazioni degli islamici del mondo sulle risposte da lui date quando scoppiò lo scandalo delle vignette di Maometto.
 
Alfonso Maffettone / Italia Estera



 
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