ROMA, 4 MAR. (Italia Estera) - Carmine Gonnella un italiano doc che aderisce al Partito degli Italiani all'estero e che vive a Londra, avvalendosi di un diritto costituzionale quale l’articolo 50 della Carta Costituzionale, ha chiesto con una sua petizione la Riforma radicale dei Comites (Comitati degli Italiani nel Mondo).
Questa la comunicazione di Gonnella: Ho ricevuto oggi dalla Camera dei Deputati il resoconto sommario e Stenografico ove “Si comunica che la petizione da lei presentata e’ stata annunciata all’Assembrea nella seduta del 26 febbraio 2009 con il numero indicato 607, ed e’ stata assegnata alla III Commissione Affari Esteri: “ carmine Gonnella, da Londra chiede la soppressione della Conferenza Generale degli Itlaiani all’ Estero e il riordino dei Comitati degli Italiani all’Estero ( 607)
In dettaglio la petizione
Stimatissimi Presidenti.
Il sottoscritto avvalendosi di un diritto costituzionale quale l’articolo 50 della Carta Costituzionale chiede:
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente della Camera
Al Presidente della Senato
Oggetto:
Riforma radicale dei Comites (Comitati degli Italiani nel Mondo)
(1) Abolizione del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE), organismo ormai del tutto pletorico, estremamente costoso e inefficiente. Con questo si intende esercitare un severo controllo sulla correttezza, sull'efficienza e sulla trasparenza delle nostre rappresentanze all'estero (Ambasciate, Consolati, Uffici Commerciali, Istituti di Cultura, Camere di Commercio, ecc). La lotta agli sprechi e ai soprusi andrà a beneficio di tutti gli italiani.
(2) Una riorganizzazione dei vecchi Comites con sistemi elettivi trasparenti sotto il controllo preventivo del dipartimento estero e con la possibilità, una volta alleggeriti dall'elefantismo dei CGIE, di poter incaricare, con nomine ufficiali, delegati governativi che organizzino le operazioni di voto con funzioni ispettive e di controllo. Questi nuovi organismi faranno da strutture locali per le esigenze degli Italiani ivi residenti.
(3) I compiti dei Comites debbono restare ben distinti da quello dei Consolati. I Presidenti dei Comites vanno eletti direttamente e non scelti dai Consiglieri. Il compito del Presidente, sarà quello di coordinatore senza diritto di voto, mentre il potere decisionale resterebbe ai Consiglieri a maggioranza relativa con voto segreto.
(4) Per evitare ulteriori sprechi occorre spostare le sedi e le segreterie nei Consolati. Le riunioni da tenersi negli stessi o negli Istituti di Cultura con dibattiti ed interrogazioni da parte dei partecipanti.. In altre parole, coinvolgere ed invogliare di più’ i cittadini e in primis i giovani.
I Presidenti dei Comites avranno il compito di presentare agli eletti all’estero nelle rispettive Circoscrizioni, un’appropriata relazione di proposte e interrogazioni, scaturita dalle riunioni. Almeno fino a termine di legislatura.
(5) Va istituita una Commissione di monitoraggio dei Comites all’interno del Comitato Permanente Italiani all’Estero, sanzionando con dei richiami i Comitati dormenti o poco efficienti, dopo il terzo richiamo prevederne la chiusura. (Italia Estera)