di Alfonso Maffettone
ROMA, 2 FEB , (Italia Estera) – Comunque lo volti o lo giri il problema della presenza dei lavoratori stranieri sta assumendo i connotati di una tragedia in Italia come in Gran Bretagna e nel resto dell’Europa. A Nettuno, in provincia di Roma, un immigrato indiano è stato arso vivo ed è in gravi condizioni. In Gran Bretagna i lavoratori italiani addetti all’esecuzione di una regolare commessa nella raffineria Lindsey Oil di Grimbsy (Lincolnshire) sono diventati ostaggio dei sindacati nazionali che, con manifestazioni ostili e scioperi selvaggi, li invitano a lasciare il lavoro agli operai inglesi. E’ un’ondata di xenofobia da Terzo Millennio esasperata dalla grande crisi economica che ha accentuato conflitti e insicurezza sociali.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rivolto oggi un forte appello contro il “ rischio di xenofobia, di razzismo e di violenza”. Il Capo dello Stato ha lanciato l’allarme dopo il feroce atto di aggressione accaduto alla stazione di Nettuno. Tre giovani -uno di 20 anni e l'altro di 30, e un diciassettenne residente ad Ardea - hanno percosso ed appiccato il fuoco con la benzina ad un immigrato indiano di 35 anni che si era messo a dormire, come un barbone, dopo aver perduto il posto di lavoro. “Siamo dinanzi a episodi raccapriccianti che vanno ormai considerati non come fatti isolati ma come sintomi allarmanti di tendenze diffuse che sono purtroppo venute crescendo”, ha detto il capo dello stato e ha poi aggiunto:” Rivolgo perciò un forte appello a quanti hanno responsabilità istituzionali, culturali, educative perché si impegnino fino in fondo per fermare qualsiasi manifestazione e rischio di xenofobia, di razzismo, di violenza".
L’ Italia sta rivelando un fenomeno che non è più possibile sottovalutare, né ignorare. Il presidente Napolitano ha invitato società civile ed istituzioni a reagire contro il virus del razzismo e della xenofobia che potrebbe diventare estremamente pericoloso. I giovani responsabili dell’aggressione di Nettuno, secondo i Carabinieri, erano ebbri di acool e di stupefacenti ed hanno scelto come obiettivo un immigrato debole ed impotente che, per necessità, dormiva su una panchina della stazione ferroviaria.
Purtroppo i fatti danno ragione a chi non ha mai creduto al mito degli “italiani brava gente”. Una trasmissione televisiva della Rai ha riportato con immagini scioccanti l’ostilità che ha circondato una comunità di immigrati neri clandestini nel quartiere popolare di Pianura a Napoli. La tragedia è che i clandestini per sopravvivere non solo occupano abusivamente abitazioni malsane e fatiscenti ma sono costretti a lavorare in nero o a dedicarsi ad attività illegali come il traffico di droga. Sei extracomunitari nigeriani in settembre sono stati uccisi a Varcaturo, nei pressi di Castel Volturno, in provincia di Caserta ad opera della camorra: il clan dei casalesi non intendeva dividere con loro il ricco ed illecito mercato degli stupefacenti.
Altre stragi ed altri omicidi si susseguiranno se non verrà adottata una legislazione che possa favorire l’integrazione degli immigrati nella società italiana. Nell’isola di Lampedusa la situazione è esplosiva e può succedere di tutto:1200 immigrati clandestini vivono in condizioni indegne in strutture che ne possono accogliere meno di ottocento. E’ quanto ha denunciato in una intervista al Corriere della Sera il presidente dell’antimafia Giuseppe Pisanu, ex ministro dell’interno. Pisanu sostiene che la politica dei rimpatri intrapresa dal governo a Lampedusa non è percorribile. “Ma per rimpatriare un clandestino- dice Pisanu - occorre prima identificarlo; e tutti o quasi hanno gettato via i documenti. Poi bisogna verificare che non abbia lo status del rifugiato. Infine serve l’accordo con il Paese di provenienza. A Lampedusa molti arrivano dalla Tunisia; e noi con la Tunisia facemmo buoni accordi. Ma non possiamo pensare che accolga in blocco centinaia di clandestini “.
Certamente non esistono ricette infallibili per la soluzione del problema degli immigrati i cui flussi sono in continuo aumento in Italia. E’ una tragedia dalla quale, però, bisogna venirne fuori. Pisanu dice che l’intolleranza verso l’estraneo non porta da nessuna parte. “La vera battaglia è la prevenzione. Concentrarsi sulla repressione di reati già commessi significa aver già perso. Andrebbe affermato il principio che l’immigrazione clandestina è solo l’aspetto patologico di un fenomeno positivo: se vogliamo mantenere il nostro tasso d’attività, e quindi la nostra ricchezza, con l’attuale trend di nascite dobbiamo accogliere 2-300 mila immigrati l’anno”, afferma il presidente dell’Antimafia.
Alimentate da un misto di xenofobia moderna e dalla paura di perdere il posto sono le manifestazioni dei sindacati inglesi contro gli operai dell’Irem di Siracusa che lavorano in Gran Bretagna nella raffineria Lindsey Oil. Nell’immaginario collettivo inglese il metalmeccanico italiano è come l’ “idraulico polacco” la cui prestazione a basso costo preoccupò i francesi e gli olandesi che determinarono la bocciatura referendaria della Costituzione Europea. Oggi il timore della mancanza di occupazione è più forte di prima. La bufera economica che ha investito gli Stati Uniti ed il mondo intero, specialmente la Gran Bretagna dove il sistema bancario ha subito forti sofferenze, non fa dormire sonni tranquilli a nessuno, manager o operaio che sia.
La grande crisi ha determinato conflitti ed insicurezza sociali in Italia come in G.B. e nel resto dell’Europa