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05 set 2008ELEZIONI USA: John McCain: “Insieme per cambiare Washington”

Il candidato repubblicano ha accettato la nomination per la Casa Bianca, grande festa alla Convention in Minnesota
di Alfonso Maffettone
 
St.PAUL, 5 SETT, (Italia Estera) -  “Americani alzatevi e lottiamo insieme”: John McCain,  ha invitato i connazionali ad unirsi a lui per cambiare Washington e superare il “rancore di parte”  nell’interesse prioritario del Paese. L’ eroe del Vietnam, ora settantaduenne,  ha galvanizzato i delegati alla Convention Repubblicana a St.Paul in Minnesota con il suo discorso di accettazione della nomination alle elezioni presidenziali del 4 novembre. Ha fatto leva su un ritorno ai valori repubblicani difesi da Ronald Reagan e per non essere da meno al  rivale democratico Barack Obama ha percepito anche lui  la necessita’ di un cambiamento dopo otto anni di presidenza di George Bush. ‘Io  ho una esperienza che il mio avversario non ha. Io vincero’ le elezioni ” ha detto fiducioso McCain nel proporsi  al servizio di tutti. “ Io non sono per me, non posso lavorare per me ma solo  per voi ed e’  questo il mio imperativo”  ha assicurato McCain  mentre  alcuni contestatori contro la guerra disturbavano la sua allocuzione. Si e’ trattato, pero’,  di una manifestazione che non ha avuto alcuna incidenza sul clima della Convention rimasto di festa secondo la rituale scenografia repubblicana caratterizzata dal lancio di coriandoli e palloncini sullo sfondo di una gigantesca bandiera a stelle e strisce.
I ventimila delegati repubblicani, travolti dalle parole del leader, sono scattati piu’ volte in piedi, per ovazioni e applausi. Numerosi erano i cartelli sui quali era scritto “Prima il Paese “, una frase in sintonia con quanto affermava McCain il quale ha ricordato le cicatrici delle ferite riportate in guerra come pilota della Marina Militare Usa e la sua decisione di rifiutare la liberta’ offertagli dai vietnamiti per restare con i commilitoni presi prigionieri con lui.
“Io tendero’ la mano a tutti coloro che vogliono cambiare le cose a Washington, qualunque essi siano democratici o repubblicani”,  ha affermato McCain rivendicando il merito di essere uno spirito indipendente. “Mi hanno chiamato un maverick, qualcuno che marcia al rullo del proprio tamburo. Qualche volta questo appellativo e’ un complimento qualche altra volta no. Ma posso assicurarvi che io non lavoro per un partito, ne’ per me ma per voi” ha ripetuto McCain indirizzando chiaramente le sue parole agli elettori Usa indecisi che sono moltissimi dopo le delusioni degli ultimi otto anni di presidenza Bush.J
ohn McCain ha reso merito alla sua decisione di indicare Sarah Palin, 44 anni,  come vicepresidente, una scelta, a suo dire,  fondamentale per il cambiamento e le riforme che apporteranno in tandem se vinceranno. ‘La gente ha perduto la fiducia dopo i casi di corruzione che hanno coinvolti i repubblicani. Ma- ha aggiunto-  ha perduto la fiducia anche per l’aumento delle spese federali volute da entrambi i partiti. Entrambi i partiti e il senatore Obama si sono pronunciati anche  per una politica fiscale in favore delle grandi compagnie petrolifere che hanno accentuato la nostra dipendenza energetica dall’estero.  Ne’ io ne il governatore Palin abbiamo l’abitudine di fare promesse che non manterremo. Noi cambieremo Washington”, e’ l’imegno che ha assunto il candidato presidenziale nella sua giornata di investitura per le elezioni alla Casa Bainca contro il democratico Barack Obama.
Scendendo sul piano pratico, McCain ha detto che si battera’ per l’occupazione, per la scuola, per la sanita’ ,per la riduzione delle tasse e delle spese federali, per la giustizia.”I giudici debbono applicare e non fare le leggi”, ha detto McCain il quale ha anche promesso che eliminera’ lo stanziamento di 700 miliardi di dollari per quei Paesi  che non “ci amano”.
 In campo energetico sara’ compiuto ogni sforzo per eliminare la dipendenza dal petrolio dei paesi arabi con nuove trivellazioni e lo sviluppo delle fonti alternative incluso il nucleare per scopi civili. Nel settore della sicurezza, McCain ha dichiarato la sua avversione alla guerra ma anche detto che “preferisce perdere una elezione piuttosto che vedere il proprio paese sconfitto”. Continuera’ quindi la lotta contro Alqeida che non e’ stata ancora debellata e l’ostilta’ nei confronti dell’Iran.”I Paesi che appoggiano il terrorismo non possono avere la bomba atomica”. Quanto alla Russia, McCain non vuole un ritorno alla guerra fedda ma se sara’ presidente fara’ di tutto per evitare che venga violato il diritto internazionale. “La Russia ha respinto le idee della democrazia ed ha attaccato un piccolo stato democratico per ricostituire l’impero sovietico e controllare la richiesta energetica nel mondo. Noi ci stiamo confrontando con nuove minacce, il bravo popolo della Georgia ha bisogno del nostro aiuto” ,e’ stato il severo giudizio di McCain riecheggiando gli accenti e il tono usati da  Ronald Reagan  nei confronti dell’URSS.
Alfonso Maffettone/Italia Estera




 
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