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12 giu 2008La visita di Bush in Italia

Il presidente degli Stati Uniti, ricevuto a Villa Madama: "Grande apprezzamento per il modo in cui l'Italia sta rispettando gli impegni internazionali''. E sull'ingresso del nostro Paese nel '5+1' nella questione del nucleare iraniano: ''Sto considerando seriamente la situazione''. In mattinata l'incontro con Napolitano. Il 2 giugno in Usa proclamato 'Italian Independence Day'
di Luciano Lombardini 
 
Bush accolto da Napolitano
ROMA, 12 GIU  (Italia Estera) -  George W. Bush si è recato in visita al Quirinale, accolto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano  per la terza volta. Il presidente degli Stati Uniti e` stato ricevuto con gli onori militari ed ha passato in rassegna un reparto di Granatieri di Sardegna in alta uniforme. I due presidenti si sono già incontrati il 9 giugno dell`anno scorso al Quirinale e poi lo scorso dicembre alla Casa Bianca.
Nel corso dei colloqui, il Presidente Napolitano ha manifestato il suo particolare apprezzamento per il gesto con il quale il Presidente Bush ha solennemente proclamato il 2 giugno "Italian Independence Day" quale riconoscimento del ruolo svolto dalla comunità di origine italiana nello sviluppo della nazione americana.

Il Presidente Napolitano ha espresso la convinzione che, nella nuova situazione creatasi con le elezioni di aprile, si consoliderà la condivisione degli indirizzi fondamentali della politica estera anche grazie a un clima più costruttivo nella vita politica italiana. Al termine dei colloqui il Presidente Napolitano lo ha intrattenuto a colazione. Nel colloquio i due capi di Stato hanno convenuto sulla necessità di "iniziative concerte" per affrontare l'attuale crisi economica, legata in particolare ai prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia. Sia Bush che Napolitano hanno insistito sul fatto che le crisi economiche hanno assunto sempre più una dimensione globale e riguardano in particolare i mercati delle materie prime, alimentari ed energetiche. Da questa analisi, i due Capi di Stato traggono la conseguenza della necessità che si sviluppino iniziative concertate, in vista del prossimo G8 e in particolare del vertice degli Otto Grandi del 2009 in Italia.

Berlusconi: ''Con Bush sintonia totale''
"Mi piace molto venire a Roma, la lascio sempre un po' piu' grasso e con piu' cultura". Cosi' ha detto George Bush in apertura della conferenza stampa a Villa Madama con Silvio Berlusconi ed al termine della conferenza i due leader e amici si sono ritrovati ancora per una cena con un menu' ispirato "ai colori della bandiera italiana": insalata caprese, pennette tricolore, tagliata chianina, assortimento di verdure e formaggi e a conclusione gelato. Naturalmente pistacchio, vaniglia e fragola a riecheggiare il tricolore.
 
George W. Bush è ''un alleato con cui abbiamo potuto stringere rapporti che non sono mai stati così eccellenti". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, presentando il Presidente degli Stati Uniti nella conferenza stampa di Villa Madama come "amico mio personale e grande amico dell'Italia".

Berlusconi ha ricordato l'impegno internazionale del leader Usa "per la difesa della democrazia e della libertà", compito nel quale l'Italia gli è stata al fianco, e ha poi sottolineato la "sintonia totale" per quanto riguarda l'impegno in favore del ristabilimento della democrazia nelle aree instabili del mondo, come dimostrato "dal nostro impegno in Afghanistan, Kosovo e Libano". 
 
Il Presidente Bush ha ricambiato l'apprezzamento di Berlusconi sopratutto per quella che ha definito come la nuova linea del governo italiano. Il riferimento era diretto alla mutata posizione italiana sulla missione in Afghanistan. “Ringrazio il governo italiano per aver annunciato al Parlamento che la restrizione sulle forze in Afghanistan è stata rimossa e saranno inviati altri Carabinieri per addestrare i poliziotti” ha detto George W. Bush
Il discorso è poi andato inevitabilmente sulla questione che, in questo viaggio di Bush, ha provocato qualche polemica, cioè la questione iraniana e l'eventuale partecipazione dell'Italia nel gruppo “5+1”. Berlusconi ha ribadito la sua offerta di collaborazione nel dialogo sul nucleare iraniano. Il premier ha detto che: “... la nostra offerta deriva dal fatto che noi conosciamo l'Iran da dentro, molte delle nostre aziende operano nel territorio iraniano e potremo essere molto utili per portare avanti la politica che il presidente Bush e il presidente russo Putin hanno scelto di mantenere in quel paese”.  George W. Bush ha però in questo caso glissato preferendo non rispondere ad una domanda precisa in proposito. Bush si è limitato a confermare di averne parlato con Berlusconi, sottolineando che la cosa importante adesso è che dalla Comunità internazionale esca “lo stesso messaggio” da indirizzare a Teheran: fermare il processo di arricchimento dell'uranio altrimenti altre sanzioni saranno inevitabili. Rispondendo poi a una domanda dei giornalisti, Bush si è detto convinto che "l'Iran debba avere l'energia nucleare ma non debba sviluppare il processo di arricchimento".
 
Nel cortile d'ingresso a Villa Madama, tra i due c'è stata una accoglienza solenne, ma anche qualche scherzo come si usa tra vecchi amici. All'arrivo del presidente americano, accolto dalla banda nazionale dell'Esercito e da uno schieramento dei Lancieri di Montebello, Marina, Aeronautica e Carabinieri, Berlusconi si è avvicinato all'auto blindata presidenziale e ha scambiato un doppio bacio sulla guancia. Prima dell'ingresso c'è stato anche un 'siparietto', quando i fotografi hanno chiesto una seconda stretta di mano tra i due: "Vedete che succede quando si sta con una persona importante come Berlusconi" ha detto Bush. Al momento della stretta, il Cavaliere ha finto di provare dolore per la forza del presidente Usa ma poi gli ha detto in inglese "tocca qui", indicando i muscoli, e Bush di rimando ha replicato: "You are very strong” (sei molto forte, ndr).

Il clima confidenziale è proseguito anche nel corso della conferenza stampa congiunta, quando il premier - rispondendo ad una domanda sulle elezioni americane di novembre che vedranno contrapposti il repubblicano John McCain e il democratico Barak Obama - ha espresso "una personalissima preferenza per il candidato repubblicano, perché così non sarò io il più vecchio nel prossimo G8". McCain, infatti, è più anziano del Cavaliere di un mese esatto.

In mattinata George W. Bush si era recato in visita all'American Academy al Gianicolo per partecipare ad una tavola rotonda con gli otto studenti italiani che partecipano al programma Fulbright Best. La visita non è stata esente da manifestazioni di protesta. Sulla facciata dell'Accademia infatti campeggiavano striscioni con su scritto: 'Basta Bush' e il nome del presidente Usa con accanto la raffigurazione di un teschio. Un altro slogan, invece, inneggiava al candidato alle prossime presidenziali Barak Obama: accanto al suo nome il simbolo della pace.
 
Luciano Lombardini/Italia Estera



 
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