Il premier è stato ricevuto in Vaticano, la seconda volta del pontificato Ratzinger, per un colloquio di circa 40 minuti. Santa Sede: ''Continuare la costruttiva collaborazione''. Il Cavaliere: "Comunanza di vedute con Santa Sede". Tra i temi affrontati: la scuola cattolica, le questioni etiche e l'immigrazione. All'udienza presente anche il sottosegretario Gianni Letta
di Luciano Lombardini
CITTA’ DEL VATICANO, 6 GIU (Italia Estera) - La visita di Berlusconi in Vaticano oltrepassa i confini del rigido protocollo e il palazzo apostolico si fa quasi luogo di un incontro tra amici di vecchia data. Il premier, in completo blu, è apparso perfettamente a suo agio nelle sale pontificie visitate oggi per la quarta volta, sempre affiancato, anche durante il colloquio privato, dall'immancabile Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza, accolto dal pontefice come "un vecchio amico, anzi giovane, ma anche vecchio". L'incontro, si é svolto rigorosamente a porte chiuse. Ratzinger ha accolto l'ospite con il cerimoniale riservato alle personalità di maggior rango.
Il colloquio privato é durato circa 40 minuti. Nel corso dell'incontro, ltalia e Santa Sede hanno registrato ''ampia identità e comunanza di vedute'' e ''ribadito la volontà di continuare la costruttiva collaborazione''.
Quando le porte della biblioteca si sono aperte il Papa è andato incontro nella cosidetta sala del Tronetto. "Signor presidente, buongiorno", ha esclamato Ratzinger, mentre tra grandi sorrisi, il premier italiano gli ha prima stretto la mano e poi gli ha anche baciato l’anello del Pescatore, simbolo del pontificato.
Al colloquio privato nella biblioteca degli appartamenti pontifici, - come i é detto - era presente anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, già nominato dal Pontefice 'gentiluomo di Sua Santità', incarico onorifico ma di particolare prestigio. Benedetto XVI ha ricordato la madre del premier, scomparsa di recente all'età di 98 anni. Berlusconi ne ha ricordato la devozione: ''Aveva una fede straordinaria''. Il premier ha anche scherzato con i fotografi affermando che ''sono più bravi a 'piazzare' le foto che a farle''.
Al termine del colloquio, introducendo la delegazione al suo seguito, Berlusconi ha presentato il capo del suo cerimoniale Eugenio Ficorilli. Gli ha abbottonato un bottone del panciotto e ha scherzato con il Papa: ''Guardi cosa deve fare il presidente del Consiglio''. E rivolto ai suoi: ''E adesso lavorate di più, con più passione e più entusiasmo''.
Simpatico scambio di battute tra Benedetto XVI e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti. ''Finalmente la incontro di persona, la vedo sempre in tv", ha detto il Pontefice al portavoce del governo che a sua volta ha ringraziato il Papa per la cortesia e l'attenzione.
Quindi, il consueto scambio di doni. Berlusconi ha regalato al Papa un crocifisso, realizzato per l'occasione, con pietre incastonate e decorazioni raffiguranti la storia di papi e cardinali. Ed un foglio con alcune spiegazioni relative all'oggetto, il Papa ha risposto: ''Lo leggerò''.
Il Pontefice ha donato a Berlusconi una penna commemorativa dei 500 anni della costruzione della basilica di San Pietro e una stampa raffigurante piazza e chiesa. Poi il colloquio tra Berlusconi e il Segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone.
La visita è durata circa un'ora e mezza. Dalle 11.05, quando è iniziato il colloquio privato, al momento in cui il premier è sceso nel cortile di San Damaso, alle 12.35, per lasciare il Vaticano.
"Nel corso dei cordiali colloqui - si legge nel comunicato diffuso dal Vaticano - sono stati affrontati temi che riguardano la situazione italiana e il contributo della Chiesa cattolica alla vita del Paese e sui quali il Santo Padre si è di recente soffermato nel suo discorso all’assemblea plenaria della Conferenza episcopale italiana". "Sono state pure considerate - aggiunge la nota - alcune questioni legate all’attuazione degli accordi vigenti fra Santa sede ed Italia". "Vi è stato infine un esame di aspetti dell’attuale quadro internazionale, come la situazione in Medio Oriente e le prospettive di sviluppo spirituale, etico e sociale del continente europeo". "Le due parti - recita ancora il comunicato della Santa Sede - hanno ribadito la volontà di continuare la costruttiva collaborazione a livello bilaterale e nel contesto della comunità internazionale".
"L’esame dei principali temi internazionali avvenuto questa mattina nei colloqui tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il Papa oltre che con il segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone - si legge in una nota di palazzo Chigi - ha confermato la speciale sintonia tra gli indirizzi dell’Italia e gli obiettivi morali e religiosi della Chiesa cattolica nel mondo".
"Anche sulle varie questioni bilaterali tra Italia e Santa sede è stata constatata con soddisfazione una forte comunanza di vedute. Il presidente Berlusconi ha confermato al Santo Padre la priorità attribuita dal governo italiano, nella sua azione sul piano interno ed internazionale, ai valori di libertà e tolleranza ed alla sacralità della persona umana e della famiglia".
Sono stati affrontati i principali temi dell'attualità internazionale, la situazione in Libano, l'andamento del processo di pace in Medio Oriente ed i rapporti con la Russia e con la Cina, registrando ampie identità di vedute. Un'attenzione particolare è stata dedicata al tema dell'emergenza alimentare.
Luciano Lombardini/Italia Estera