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21 mag 2008EMERGENZA RIFIUTI: Esercito e carcere per il ritorno alla normalità in trenta mesi

Berlusconi: "fiori al posto dell’immondizia”, linea dura del Consiglio dei Ministri a Napoli, Bertolaso sottosegretario all’emergenza rifiuti

di Alfonso Maffettone

NAPOLI, 21 MAG, (Italia Estera) – “Berlusconi, santo subito". Sui muri di Napoli sono stati affissi striscioni che promettono al Cavaliere una beatificazione immediata se eliminerà l’emergenza rifiuti e la criminalità. Silvio Berlusconi, oggi a Napoli con il nuovo governo da lui presieduto, non si è fatto irretire nella trappola delle lusinghe ed ha subito chiarito. “Non prometto miracoli. Napoli è una città ospitale e io sarò qui a lavorare anche nel prossimo futuro ma per tornare alla normalità dovremo aspettare trenta mesi”.

La realpolitik del Cavaliere si è cosi’ tradotta in una serie di provvedimenti adottati dal governo: ricorso all’esercito ed al carcere per risolvere l’emergenza rifiuti e giro di vite contro la criminalità ( il reato di clandestinità è inserito in un disegno di legge).

Nella riunione straordinaria del governo a Napoli sono stati approvati anche altri provvedimenti secondo le promesse elettorali fatte da Berlusconi: l’abolizione dell’Ici sulla prima casa e la concessione di sgravi fiscali sugli straordinari. Sui mutui casa si potrà tornare alla rata del 2006 per chi ha stipendio fisso, inoltre misure sono state prese per porre un freno alle scarcerazioni facili

Ma il piatto forte il Consiglio dei Ministri lo ha riservato allo “scandalo internazionale dei rifiuti”. “Abbiamo adottato un decreto legge che fa piazza pulita delle incertezze e che mira a tutelare la salute pubblica” ha annunciato il Cavaliere alla fine del Consiglio dei Ministri durato quattro ore nella prefettura di Napoli in piazza Plebiscito.“Abbiamo fatto tesoro degli errori del passato. Non esiste un modo solo per risolvere il problema, ma noi siamo pronti ad adottare scelte dolorose e difficili con fermezza e determinazione”.

I ministri del nuovo governo di centro destra per un giorno hanno restituito a Napoli il ruolo di capitale per adempiere alle promesse del Cavaliere che , alla vigilia delle elezioni di metà aprile, si impegnò a tenere la prima seduta dell’esecutivo nel capoluogo partenopeo a testimonianza dell’ urgenza e dell’attenzione dedicate alla Campania.

Tutta la città è stata blindata con mille uomini delle forze di polizia allo scopo di prevenire incidenti. Le strade sono state percorse da ben dieci cortei di protesta, organizzati dai disoccupati, dai centri sociali, dai detenuti “indultati” e da numerosi comitati delle popolazioni che non vogliono le discariche, prima fra tutte quella del quartiere di Chiaiano a Napoli che ha minacciato barricate se sarà allestito uno sversatoio sul suo territorio come sembra che avverrà. Si sono avuti momenti di tensione quando i manifestanti hanno appreso le penalizzazioni sancite nel decreto emergenziale ma non sono stati registrati scontri.

“Vogliamo riportare i fiori al posto dell'immondizia” ha detto Silvio Berlusconi che ha illustrato i 17 articoli del decreto in un conferenza stampa nel Palazzo Reale ed ha sottolineato che fra i primi provvedimenti è l’assegnazione alla Protezione civile nazionale del compito di coordinare le attività emergenziali in Campania come se fosse avvenuto “ un terremoto o un’eruzione vulcanica”.

Guido Bertolaso, attuale capo della Protezione civile e già commissario straordinario in Campania , ha avuto la nomina di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'emergenza rifiuti. “Da domani giovedì il sottosegretario Bertolaso attiverà cinque siti per le discariche in tutte e cinque le province campane”, ha detto il premier.

Berlusconi ha indicato che i siti sono stati secretati fino alla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale ma non ha esitato a sfoderare il pugno di ferro . “Non saranno più accettate le azioni di minoranze organizzate - ha assicurato - le discariche della Campania saranno “aree di interesse strategico-militare” e verranno “presidiate dall'esercito”.

«Chiunque si introducesse abusivamente o impedisse l'accesso – ha aggiunto il premier - sarà punibile con l'arresto da 3 mesi a un anno. I promotori di disordini rischieranno fino a cinque anni».

Quattro saranno i termovalorizzatori in Campania, uno in più rispetto a quelli previsti in passato perché sarà costruito uno di ultima generazione anche sul territorio di Napoli . «Sono impianti sicuri e quindi non bisogna averne paura» ha affermato Berlusconi. Bertolaso attenderà indicazioni dalle autorità locali entro i prossimi 30 giorni per individuare la località dove costruirlo. Nel caso non dovessero giungere indicazioni precise – ha detto il premier - il sottosegretario procederà autonomamente.
Il decreto fissa anche i termini di realizzazione: l'immediata riattivazione entro la fine dell’anno del termovalorizzatore di Acerra che secondo Berlusconi “è uno scandalo” se è ancora inutilizzato e fra trenta mesi dovrà essere pronto il termovalorizzatore di Salerno, poi quello di Santa Maria La Fossa e quello di Napoli. Inoltre chiuderanno i 7 impianti di combustione dei rifiuti e verranno trasformati in impianti per il compostaggio di qualità.
Il governatore della Campania Antonio Bassolino ha assicurato la massima collaborazione al governo di Berlusconi per portare a soluzione l’emergenza rifiuti mentre il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino è apparsa titubante quando ha appreso che un termovalorizzatore sarà costruito sul territorio comunale.” Non era previsto” ha detto Russo Iervolino che si è augurato che il quartiere di Chiaiano non sia stato incluso nel numero delle discariche che saranno attivate.
Anche sulla raccolta differenziata il governo non fa sconti.. «Ai comuni che non raggiungono gli obiettivi – ha detto Berlusconi - del 25% per la raccolta differenziata entro il 2008, del 35% entro il 2009 e del 50% entro il 2010, sarà imposta una maggiorazione della tariffa per lo smaltimento pari rispettivamente al 25%, al 35% e al 50% per ogni tonnellata di rifiuti».
Il sottosegretario Guido Bertolaso, in caso di palesi inadempienze, potrà nominare immediatamente commissari ad acta che si sostituiranno alle amministrazioni comunali.

Particolarmente apprezzato è stato il progetto del presidente di Arcipelago Campano, Salvatore Lauro per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani delle isole del Golfo.
L’armatore ha illustrato al premier Silvio Berlusconi, in occasione del primo consiglio dei Ministri a Napoli, uno schema per il posizionamento di un pontone al largo delle coste isolane dove svolgere tutte le operazioni del ciclo di rifiuti.

Alfonso Maffettone/Italia Estera




 
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