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28 apr 2008ELEZIONI A ROMA: Alemanno batte Rutelli ed è il nuovo sindaco

Berlusconi :” svolta storica”, Veltroni :”pesante sconfitta per il Pd”

di Alfonso Maffettone
ROMA, 28 APR, (Italia Estera) – Dopo 15 anni la sinistra italiana perde il Campidoglio a Roma dopo dopo la sconfitta nelle elezioni politiche del 13 e 14 aprile. Gianni Alemanno, 50 anni, esponente di Alleanza Nazionale e candidato del Popolo della Libertà, è il nuovo sindaco della capitale. Ha battuto nel ballottaggio delle elezioni comunali il rivale del partito democratico di centro- sinistra Francesco Rutelli, 54 anni, già sindaco di Roma dal 1993 al 2001 e ministro della cultura del governo di Romano Prodi mandato a casa dal Popolo della libertà di Silvio Berlusconi, vincitore della consultazione nazionale di quindici giorni fa.  Alemanno, che é stato ministro delle Politiche Agricole nell'ultimo governo Berlusconi,  ha ottenuto il 53,7% dei voti contro il 46,3% del suo avversario, 7,4 punti in più, un risultato che ribalta nettamente l’esito del primo turno che era il 40% dei suffragi contro il 45%.
"Sarò il sindaco di tutti i romani. Il mio pensiero va anche a coloro che non mi hanno votato, una scelta che rispetto. Garantisco che sarò anche il loro sindaco, senza posizioni pregiudiziali", ha detto l'ormai sindaco di Roma Gianni Alemanno (Pdl). “Sicurezza, lavoro e socialità saranno le mie tre parole d'ordine per cominciare ad amministrare la città. La mia sarà una Roma più sicura, più partecipata e con più rispetto nei confronti dei cittadini  ma ho bisogno dell’appoggio di tutti”, ha ripetuto più volte il trionfatore . 
La campagna municipale romana è stata  dominata dal tema della sicurezza. Due violenze sessuali commesse la settimana scorsa a Milano e a Roma ad opera di un egiziano e di un romeno hanno contribuito a rafforzare la posizione della destra che ha accusato la sinistra di lassismo in materia di criminalità e di immigrazione. “La questione della sicurezza è stato il nostro punto debole” ha riconosciuto Rutelli che si è congratulato con il vincitore ed ha ammesso la necessità di una revisione all’interno del partito democratico sui temi riguardanti la delinquenza comune. "Nella mia vita pubblica ho avuto molte soddisfazioni e successi. Oggi una sconfitta e una amarezza grandi" ha aggiunto il  candidato del centrosinistra a sindaco di Roma.
 
Alemanno ha promesso l'espulsione di 20. 000 immigrati clandestini contro la proposta di Rutelli di distribuire alle donne braccialetti elettronici per allertare la polizia in caso di pericolo.  Una proposta ritenuta offensiva dalle femministe e respinta dal buon senso. Né è servita alla sinistra la campagna denigratoria condotta all’inizio  nei confronti di Alemanno indicato come un neo fascista dell’ex Movimento Sociale italiano passato nei ranghi di Alleanza Nazionale. L’appello lanciato contro il pericolo  di un sindaco fascista e di un ritorno della “marea nera”  ha avuto come risposta il calo dell’ affluenza alle urne, il 63% contro il 73,5% del primo turno. Significa che i sostenitori della sinistra sempre compatti nel voto hanno disertato le urne. Una vendetta forse contro il Pd di Veltroni accusato dalla stessa sinistra radicale di averla fatta fuori dal parlamento nelle elezioni nazionali.
"Quella di Roma, dove in Comune si é affermata la destra, è una sconfitta molto grave, molto pesante, che io non posso non sentire con particolare acutezza e amarezza personale e politica. Voglio ringraziare Francesco Rutelli per il suo lavoro generoso e per il suo impegno e amore per la città. I risultati complessivi dei ballottaggi confermano i problemi emersi nel voto politico nazionale. Credo che nell' insuccesso al Comune abbia pesato anche il vento politico che spira nel Paese, in particolare sul tema della sicurezza", ha  affermato il segretario del Pd Walter Veltroni, commentando l'esito del ballottaggio di Roma.
La vittoria di Alemanno a Roma ha un significato storico, un'altra batosta alla sinistra ed in particolare al Pd di Walter Veltroni, sindaco uscente della capitale che  potrebbe anche essere costretto alle dimissioni. Ma il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, veltroniano di ferro, ha lanciato un monito perché “non si metta in discussione  né il Pd, né il suo segretario, né altro dopo la. "microcatastrofe romana" . "Adesso  speriamo bene che si ragioni, che si elabori questo lutto senza gridare alle colpe dell'uno e dell'altro. Soltanto "qualche insano di mente" potrebbe chiedere le dimissioni di Veltroni”, ha affermato Cacciari.
Sul versante opposto Silvio Berlusconi è euforico ed ha commentato che la  “storica vittoria di Alemanno  per la prima volta porta il Popolo della Libertà alla guida della capitale d'Italia”.
"Questo successo - aggiunge Berlusconi - completa la nostra vittoria del 13-14 aprile ed è di stimolo per il grande impegno che ci attende nel governo dell'Italia in una stagione non facile sul piano economico, e per questo ancora più entusiasmante". "Roma è una città stupenda, una grande capitale, che meritava e merita un buongoverno degno delle più importanti capitali europee. Questo significa - sottolinea il leader del Pdl - che deve essere amministrata meglio di quanto sia stato fatto negli ultimi 15 anni dalla sinistra. I romani lo hanno capito e, con una maggioranza chiara e di grande significato politico, hanno premiato il programma di buongoverno del Popolo della Libertà, volto a coniugare una maggiore sicurezza di Roma con l'ammodernamento delle infrastrutture urbane, indispensabili per migliorare la qualità della vita dei romani e sostenere lo sviluppo economico di una città patrimonio del mondo intero". "Nella sua prima dichiarazione, dopo la vittoria, Gianni Alemanno si è impegnato ad essere il sindaco di tutti i romani, anche degli elettori che si sono schierati per l'altra parte. E' un impegno che gli fa onore - dice Berlusconi - poiché le sfide che dovrà affrontare per fare di Roma una città più bella, più pulita, più ordinata, più vivibile richiederanno un consenso ampio e unitario della cittadinanza romana". "Mi auguro che, nonostante la sconfitta, l'opposizione che siederà in Parlamento e in Campidoglio confermi l'impegno a collaborare nella riforma dell'architettura istituzionale, compresa quella di Roma capitale. 'Grazie Roma', 'Grazie a tutti i romani' - conclude il leader del centrodestra - e un grande augurio di buon lavoro a Gianni Alemanno, nuovo sindaco di Roma".
Alfonso Maffettone/Italia Estera



 
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