Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
08 feb 2008VELTRONI :"Lista FI-An? E’ solo maquillage"."Conta la sostanza, non la forma"

L'incontro del leader del Pd con i segretari della Sinistra Arcobaleno . Domani vedrà Di Pietro.

ROMA, 8 FEB. (Italia Estera) - Nel giorno in cui Berlusconi e Fini attuano la loro rivoluzione, il leader del Pd boccia il nuovo Partito della Libertà.  "Il problema - afferma Veltroni - non è fare il maquillage ma fare una scelta coraggiosa. Non conta il cambio di vestito, né mettere l'ombrello per nascondere cosa c'é sotto ma la sostanza, lasciare a terra ciò che non si condivide, pagando un prezzo alla scelta di omogeneità e di chiarezza".
"Da mesi - ricorda oggi Veltroni  -  con un certo orgoglio, l'idea del Pd da solo è stata accompagnata da perplessità ed invece quello che avevamo detto, abbiamo fatto e la sensazione è che questa scelta di innovazione e coraggio sia l'unica cosa veramente nuova della scena politica".
L'idea della corsa in solitaria del Partito Democratico era nata un po' come provocazione, per stanare chi, soprattutto nel centrosinistra, stava abbracciando il referendum per far fallire l'intesa sulla riforma elettorale. Poi, ad Orvieto, divenne il manifesto programmatico di Veltroni provocando la levata di scudi della Sinistra e le accuse, anche dentro il Pd, di voler dare la spallata al governo Prodi.
Ma Veltroni va avanti per la sua strada. L'ultimo prezzo lo ha pagato  oggi con la ‘Cosa Rossa’. Il vertice tra Walter Veltroni ed il suo vice Dario Franceschini con i quattro leader della Sinistra Arcobaleno è durato pochissimo. Giusto il tempo di prendere un caffé per constatare definitivamente che alle prossime elezioni tra 'riformisti' e 'massimalisti' non ci sarà nessuna alleanza. Per Franceschini, tra il Pd e la sinistra non si è consumato un "divorzio" ma si tratta di una "separazione consensuale", e comunque, come puntualizza Veltroni, tra le due realtà politiche "si è conclusa una stagione ed è arrivato il momento di voltare pagina". In realtà l'esito del vertice mattutino era noto a tutti i partecipanti già da giorni. Nessuno dei leader della Sinistra Arcobaleno infatti ipotizzava un passo indietro da parte del Pd. Nell'incontro la questione dell'alleanza, in realtà, è stata toccata in modo marginale. Il coordinatore di Sinistra democratica Fabio Mussi avrebbe accennato all'idea di ragionare su accordi tecnici per il Senato, una proposta fatta più per dovere che per reale convinzione di poter cambiare le carte sul tavolo. Se l'alleanza nazionale è quindi archiviata, il confronto è tutt'altro che chiuso sull'organizzazione delle alleanze locali. Per le elezioni amministrative non sembrano esserci distinguo e per ora l'unico nodo è quello della presidenza della regione di Sicilia, dove in pole position ci sarebbe Anna Finocchiaro. A mettere in discussione la scelta è Oliviero Diliberto, sostenitore invece del sindaco di Gela Rosario Crocetta. La partita delle amministrative è tutta da giocare, ma nel corso della riunione ci si è concentrati soprattutto sulla campagna elettorale.
"Noi cominciamo - dice Dario Franceschini - una campagna elettorale più libera nei contenuti senza più compromessi. Avremo un programma con poche cose chiare e parliamo agli elettori del centrodestra". E lo ribadisce anche Piero Fassino: "La nostra scelta è non solo coerente ma quella più in grado di conquistare nuovi consensi e nuovi voti". La sfida ai voti del centro è, dunque, aperta e Veltroni invita a stare tutti alle cose: "Vedrete che dall'altra parte si tornerà a fare o un programma che non dice niente o un programma di centinaia di pagine o nessun programma".
 Domani il leader del Pd Walter Veltroni vedrà Di Pietro. Il discorso è diverso da quello con la Cosa Rossa, ma il sindaco di Roma non transige sul fatto che l'ex pm dovrà sottoscrivere punto per punto il programma. Poi Veltroni partirà per chiedere il voto portone per portone nelle province italiane. "Se la forza sarà con noi, come diceva un celebre pensatore moderno, arriveremo fino alla fine", incrocia le dita il leader del Pd, citando 'Guerre Stellari'.(Italia Estera) -
 
 



 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati