20 gen 2008 | Il Pontefice, dopo l'Angelus, agli studenti: "Rispettate sempre le opinioni altrui" |
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Per il Papa day in 200mila a piazza San Pietro: "Grazie per il gesto di solidarietà". E sulla mancata visita alla Sapienza: ''Ho soprasseduto mio malgrado". Tanti i giovani tra bandiere e striscioni. Presenti molti politici di entrambi gli schieramenti tra i quali Casini, Mastella, Rutelli e Franceschini. Prodi: ''Sia fatto episodico non ferita costante''.
Servizio di Luciano Lombardini
CITTA’ DEL VATICANO, 20 GEN. (Italia Estera) - ''Al mondo universitario mi legano l'amore per la ricerca della verità, per il dialogo e per il confronto'' e ''vi incoraggio tutti, cari universitari, a essere sempre rispettosi delle opinioni altrui e a ricercare, con spirito libero e responsabile, la verità e il bene''. Questo l'appello del Papa rivolto agli studenti alla fine della preghiera dell'Angelus dalla sua finestra. Un intervento assai atteso, dopo i fatti dell'università 'La Sapienza' di Roma.
Quando Benedetto XVI si affaccia è accolto con grande calore, per cui, dopo aver aspettato un po' e sorriso, esorta: "grazie, e adesso preghiamo l'Angelus". Legge quindi la sua meditazione sull'ecumenismo, visto che si celebra in questi giorni la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, ma l'attenzione del popolo cattolico è altrove. Recita la preghiera mariana e poi passa all'argomento del giorno, rivolto a "giovani universitari, che sono tanti - dice rimarcando il 'tanti' -, e professori" venuti in piazza "per esprimermi solidarietà". E di fronte alle migliaia di fedeli che affollavano la piazza, soprattutto giovani, ha detto: ''all'ambiente, che per lunghi anni è stato il mio mondo, mi legano l'amore per la ricerca della verità, per il confronto, per il dialogo franco e rispettoso delle reciproche posizioni''.
E a proposito delle polemiche sulla sua visita all'ateneo romano, Ratzinger ha affermato: ''Il clima che si era creato ha reso inopportuna la mia visita alla Sapienza''. Rivolgendosi quindi a studenti e professori e alle tante persone in ascolto in Piazza San Pietro, Benedetto XVI ha ringraziato per il gesto di solidarietà: "Vi ringrazio di cuore, cari amici. Ringrazio il cardinale Vicario che si è fatto promotore di questo momento di incontro. Come sapete, avevo accolto molto volentieri il cortese invito che mi era stato rivolto a intervenire giovedì scorso all'inaugurazione dell'anno accademico della Sapienza - Università di Roma''.
''Conosco bene questo Ateneo - ha osservato Benedetto XVI - lo stimo e sono affezionato agli studenti che lo frequentano. Purtroppo, com'è noto, il clima che si era creato ha reso inopportuna la mia presenza alla cerimonia. Ho soprasseduto mio malgrado, ma ho voluto comunque inviare il testo da me preparato per l'occasione''. ''Andiamo avanti in questo impegno in favore di una società aperta e tollerante, grazie a tutti'', ha quindi concluso il Papa.
Molti, al termine dell'Angelus, hanno gridato "Libertà, libertà". La conclusione, è stata salutata da tre minuti di applausi. La piazza è più affollata del solito anche perché oggi si celebra la Giornata della scuola cattolica. In piazza i fedeli chiamati a raccolta dal vicario di Roma Camillo Ruini, come dice L’Avvenire, non "per spirito di crociata, ma per dimostrare affetto" al Pontefice..
"Oggi è una giornata di sole, resa ancora più calda dalle parole del Papa: rispetto e tolleranza, questo l'insegnamento che il Santo Padre ha dato a tutti, anche a chi non vuole ascoltare", ha dichiarato una giovane universitaria.
Circa 200 mila persone, secondo la gendarmeria vaticana, la gente arrivata oggi a esprimere solidarietà al Papa. Un evento seguitissimo dai tanti fedeli ma anche dai politici che hanno accolto l'invito del cardinale Ruini che si era raccomandato di non strumentalizzare l'appuntamento ma di viverlo come un momento di preghiera e di riunione "per ascoltare la parola di Benedetto XVI".
Tanti gli striscioni che colorano piazza San Pietro: "Non sei potuto venire da noi,veniamo noi da te" o "Liberi di ascoltarti", fino all'esplicito "Essere contro il Papa è uguale a essere contro l'umanità: vergognatevi", istantanee da una platea che, nel corso della mattinata, ha voluto costantemente rimarcare la sua "vicinanza al Pontefice", riaffermando la possibilità per tutti "soprattutto per le autorità religiose, di poter esprimere le proprie idee in qualunque luogo". Significativa la presenza di molti giovani universitari, di chi "ha vissuto sulla propria pelle quanto avvenuto in ateneo - come spiega Matteo, studente a La Sapienza di Roma -. Non avremmo mai pensato che in una libera università si arrivasse a vietare al Papa di parlare. Il mio Ateneo non è quello rappresentato dai 67 docenti che hanno firmato il documento anti-Ratzinger o da quella sparuta minoranza di studenti intolleranti". Le parole del Papa sono state spesso interrotte dagli applausi.
''E' una bella giornata di sole, sono molto felice'', ha poi detto il cardinale Ruini (NELLA FOTO) al termine dell'Angelus aggiungendo ''questa è una giornata molto bella in cui è stato dimostrato l'affetto dei fedeli nei confronti del Papa''.
I giovani con bandiere e striscioni che hanno gremito la piazza hanno seguito le parole del Pontefice anche grazie all'installazione di 5 maxi schermi. In evidenza sullo striscione di Comunione e Liberazione si leggeva: 'Grazie Santità', seguito subito dopo dallo slogan 'No ai cattivi maestri'.
Tra i politici presenti c'erano, tra gli altri, Francesco Cossiga (NELLA FOTO), Giulio Andreotti, Francesco Rutelli, Sandro Bondi, Roberto Calderoli, Giuseppe Fioroni e Clemente Mastella secondo il quale il governo si sarebbe dovuto muovere con passi ufficiali, dopo quanto accaduto.
Arrivato alla manifestazione con la famiglia, insieme a Lorenzo Cesa(Udc), Pier Ferdinando Casini (Udc) ha detto: "Siamo qui per dimostrare tutto il nostro affetto per il Papa e per affermare con forza i valori della libertà". Gli ha fatto eco il vicepresidente del Senato Mario Baccini (Udc) sottolineando che "i cattolici non sono disponibili a subire in silenzio". Presente anche Antonio Tajani(Fi) che porta "la solidarietà del Partito popolare europeo al Santo Padre". Di "lezione di laicità" da parte del Papa ha parlato l'ex ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu (Fi).
Giusto essere oggi a San Pietro secondo Gianni Alemanno in piazza anche con Maurizio Gasparri (An), perché "la religione cattolica è parte integrante dell'identità del nostro paese". Sulla stessa linea Enrico Gasbarra (Margherita). Per Dario Franceschini (PD) "le basi di uno Stato laico sono la libertà di parola, di pensiero e delle idee altrui. La solidarietà al Santo Padre è oggi un atto dovuto".Per Romano Prodi quello della Sapienza non è stato "un episodio positivo". Ma "adesso pensiamo a lavorare per il futuro, a chiudere definitivamente questa tensione, a renderla temporanea come deve essere: un fatto episodico, non una ferita costante".
Luciano Lombardini/Italia Estera
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