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08 gen 2008EMERGENZA RIFIUTI: Pugno di ferro del governo per una soluzione della crisi in Campania


De Gennaro commissario straordinario, ricorso alle forze Armate, apparente calma a Pianura, si allarga il fronte del no alla riapertura delle discariche

Di Alfonso Maffettone
NAPOLI, 8 GEN, (Italia Estera) – Un superpoliziotto come monito alla camorra , un generale di divisione e l’impiego delle Forze Armate: il governo del primo ministro Romano Prodi ha scelto oggi il pugno di ferro per una “soluzione radicale” dell’emergenza rifiuti in Campania dove è in rivolta il quartiere periferico di Pianura a Napoli contro la riapertura della discarica in contrada Pisani. “Provvedimenti duri – dice il vice primo Ministro Francesco Rutelli - ma lo stato deve dimostrare che esiste e che non accetta l’illegalità”.
Parole non dirette, come sarebbe più giusto, verso coloro che hanno portato materialmente Napoli e la Campania nell’immondizia ma verso la popolazione di Pianura e delle altre  aree della regione che potrebbero non accettare il versamento di rifiuti sul proprio territorio per la mancanza degli impianti necessari allo smaltimento.
La gente di Pianura ha già risposto con un no al piano di misure  annunciato dal presidente Prodi.  Un presidio permanente di 24 ore su 24 è stato istituito all’ingresso della discarica dei Pisani per impedire l’inizio delle operazioni di stoccaggio. Una decisione presa dopo una notte di incendi e guerriglia urbana  ed una giornata di tensione e sporadici incidenti sia a Pianura che a Pozzuoli e Quarto. Le forze di Polizia sono state chiamate da Sauro Sicone, sindaco di Quarto, il comune al confine con Pianura ed hanno sgomberato con una pala meccanica le ostruzioni e gli ostacoli posti sulle strade per isolare il comprensorio dal resto della città. Nei tafferugli si sono avuti contusi fra agenti e dimostranti.
Uomini e donne di Pianura hanno ribadito, ancora volta, che si dissociano dai delinquenti e dai camorristi che si sono infiltrati a volto coperto per compiere devastazioni e violenze ieri notte. “La camorra se c’è non è qui. Siamo gente per bene. Lottiamo in difesa della salute nostra e dei nostri figli messa in pericolo dalla decisione della riapertura della discarica chiusa nel 1996”, hanno detto.
Nel primo pomeriggio Prodi è comparso in tv, con il volto dell’ira e dell’indignazione, dopo un vertice ministeriale di tre ore al quale erano intervenuti il Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ed il governatore della Campania Antonio Bassolino, gli stessi indicati dall’ opposizione e dal Ministro alle infrastrutture Antonio Di Pietro come i responsabili del disastro ecologico regionale.
Prodi  ha snocciolato le decisioni del governo in una rapida conferenza stampa (fossero sempre così rapide le sue decisioni!)  e non ha accettato le domande dei giornalisti: nomina di un nuovo commissario straordinario ai rifiuti nella persona dell’ex Capo della polizia Gianni  De Gennaro  per “un periodo solo di 120 giorni”  e di un suo vicario il generale di divisione Franco Giannini  “con responsabilità operative e di logistica” , l’istituzione di “un commissario liquidatore”, una figura nuova, della quale però  non si sentiva la mancanza, ma introdotta , secondo Prodi ,  per liquidare l’immenso gravame accumulatosi in quattordici anni di gestione straordinaria dei rifiuti in Campania. Poi l’annuncio del ricorso alle Forze Armate e della disponibilità delle discariche di Savignano Irpino, Terzigno, Sant’Arcangelo Trimonti , siti non citati per nome e indicati dal premier solo in base alla legge 87 del 2007 che li individua. Nessuna menzione per la “bomba ecologica” di Pianura la cui riapertura sarà decisa dal nuovo commissario straordinario De Gennaro. Molta enfasi sull’impegno per la realizzazione di tre termovalizzatori ad Acerra, Santa Maria la Fossa e Salerno e sul  commissariamento come sanzione da assumere entro 60 giorni contro i comuni che in quattro mesi  non metteranno in esecuzione le misure adottate, la prima di tutte  la raccolta differenziata.
“Ho un senso di schifo e provo grande solidarietà nei confronti dei napoletani” ha detto il leader  Gianfranco Fini a Napoli  per una riunione domani dell’ufficio politico di An. “ I campani non debbono pagare la tassa sulla spazzatura né bisogna usare la camorra come alibi per non indicare i responsabili del disastro”, ha aggiunto Fini.
Invece il vicepresidente del consiglio Massimo D’Alema a Taranto elogia  Prodi e il governo che hanno contemplato anche l’impiego delle Forze Armate. "Ora bisogna sgomberare la spazzatura - ha proseguito - bisogna attivare i siti previsti dalla legge. Il commissario è persona di esperienza e forza e sarà dotato di poteri e mezzi necessari compreso la possibilità di impiegare le forze armate".
 Ma i provvedimenti di oggi sono poco chiari e inefficaci a giudizio dell’opposizione che li ritiene solo di effetto mediatico. “ Non potranno risolvere la crisi solo in 120 giorni  e mettere fine alla logica del commissariamento” ha detto Landolfi di An.
 In Campania si è  all’anno zero in materia di impianti per lo smaltimento dei rifiuti.. Il primo termovalorizzatore, quello di Acerra,  se andrà tutto bene, potrà cominciare a funzionare entro un anno. Si profilano perciò nuovi fronti di protesta. Il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio si è dichiarato contrario a rimettere in funzione  la discarica nel suo paese. Un no secco anche dalla provincia di Avellino. "Una decisione che impugneremo con determinazione e civiltà per difendere il nostro territorio". E' la reazione del sindaco di Savignano Irpino (Avellino), Oreste Ciasullo. "Più che arrabbiato sono mortificato", dice il primo cittadino di Sant'Arcangelo Trimonte (Benevento), Aldo Giangregorio.  "Il comune di Serre - ricorda il sindaco Palmiro Cornetta - è da un pezzo che dà la sua massima disponibilità per fronteggiare l'emergenza accogliendo l'immondizia prodotta dai comuni della regione".
Nel Nord Italia la Lega si è già schierata contro il “ contributo su base volontaria” , chiesto dal governo,per una ricezione dei rifiuti di Napoli e Campania. “Ad ogni città la sua spazzatura”, ha detto l’ex ministro della Giustizia, Castelli.
Alfonso Maffettone/Italia Estera



 
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