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18 dic 2007Pena di morte, l’Onu approva la moratoria

La risoluzione, che esorta tutti gli Stati allo sospensione delle esecuzioni, è passata con 104 voti a favore, 54 contrari e 29 astenuti. D'Alema: ''Un grande risultato a larga maggioranza. Ora aprire un dibattito sull'abolizione''.  Prodi: ''Giornata storica'' Berlusconi: ''Vittoria per tutti i cittadini del mondo''

 Servizio di Attilio Pisani

 
NEW YORK, 18 DIC. (Italia Estera) -  La risoluzione sulla moratoria per la pena di morte è stata approvata all'Assemblea generale delle Nazioni Unite alle 11,45 ora di New York, le 17,45 in Italia, dopo le dichiarazioni di voto contrarie di Antigua e Barbuda, Barbados, Singapore e Nigeria e quella favorevole del rappresentante del Messico.

Il 15 novembre scorso, (vedi Italia Estera) la Terza commissione aveva approvato la risoluzione - che esorta tutti gli Stati che hanno ancora la pena di morte a "stabilire una moratoria delle esecuzioni in vista dell'abolizione" - con 99 voti a favore, 52 contrari e 33 astenuti. Rispetto al voto in Terza commissione, in Assemblea generale si sono uniti al fronte dei favorevoli alla moratoria altri 5 Paesi, che un mese fa si erano invece astenuti. Si tratta di Congo Brazzaville, Madagascar, Palau, Kiribati e Nauru.

Commenti improntati al plauso: da un lato, perché, con la risoluzione, è stato fatto il primo, auspicato passo verso l'abolizione reale nel mondo delle esecuzioni capitali; dall'altro, soprattutto, perché sottolinea il buon esito di un lungo lavoro diplomatico che ha visto l'Italia impegnarsi, per moltissimi mesi e su tutti gli scacchieri del pianeta, per ampliare sempre di più la platea dei Paesi contro le condanne a morte.
Un "segnale storico" che l'organo più rappresentativo, per la sua universalità, delle Nazioni Unite lancia alla Comunità Internazionale" dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, secondo il quale Italia ed Europa hanno "fortemente voluto" la moratoria. "Il successo di questa fondamentale azione - afferma Napolitano - è dovuto all'impegno del Parlamento, del governo, del ministro degli Esteri, della Rappresentanza d'Italia presso le Nazioni Unite nonché della società civile italiana, che l'ha sostenuta in tutte le sue tappe. A tutti rivolgo il mio più vivo apprezzamento".

"Un grande risultato, con una maggioranza larga". E' il primo commento del ministro degli Esteri Massimo D'Alema che é qui a New York dove ha assistito ai lavori dell'Assemblea. L'Onu "ha approvato un appello e non un'interferenza", ha chiarito il titolare della Farnesina, sottolineando come la risoluzione votata oggi dovrà "aprire un dibattito" all'interno del Palazzo di Vetro sulla pena di morte "anche in vista dell'abolizione".

"Il risultato è migliore dell'attesa ed è molto importante per le alleanze regionali in cui sono stati coinvolti non solo l'Europa, ma anche altri Paesi non europei", ha sottolineato ancora D'Alema, secondo il quale "dopo questo passo dobbiamo andare avanti ed arrivare all'applicazione della risoluzione".

Anche per Gianni Vernetti, sottosegretario agli Esteri, che per un anno e mezzo ha coordinato per la Farnesina la campagna per la risoluzione sulla moratoria della pena di morte, il voto delle Nazioni unite "rappresenta un risultato storico di altissimo valore etico e politico. La moratoria costituirà uno straordinario strumento di pressione politica e morale nei confronti dei Paesi che ancora mantengono l'esecuzione capitale. Si tratta di una grande vittoria per l'Italia, che dimostra come sia possibile, ed anche utile, avere una dimensione etica della nostra politica estera".

Mons. Celestino Migliore,  è  il diplomatico che il
Vaticano ha voluto a New York a rappresentarlo
in seno al
consesso mondiale dell'Onu. Egli ribadisce la soddisfazione della
Santa Sede e sottolinea il plauso per l'Italia riuscita in un
"impegno su scala globale", fondato su un "gioco di squadra e
la ricerca di un consenso allargato", che hanno consentito di
centrare il risultato sperato, e peraltro con un "numero di
voti confortante, positivo".
Dopo questo voto, ritiene mons. Migliore, si può parlare di
"una maturazione nel senso dell'importanza del valore della
vita. C'é stata una maturazione su questo punto; la Santa Sede
ha sostenuto con forza questo tema perché si tratta di un
passaggio fondamentale nell'intento di aprire un dibattito più
ampio. Noi - prosegue - abbiamo insistito molto e continuiamo a
farlo affinché il tema della pena di morte sia inserito in un
quadro più ampio, di promozione e difesa della vita in tutte le
sue fasi, in tutti i suoi momenti, dal concepimento al suo
termine naturale. E quindi credo che questa maturazione debba
ancora progredire e far dei passi importanti in una visione
dell'uomo che ne contempli ogni aspetto, ogni momento".


"Saluto con intensa commozione il voto. E' davvero una giornata storica", ha osservato il premier Romano Prodi, in una breve dichiarazione alla stampa diffusa da Palazzo Chigi. ''E l'orgoglio dell'Italia è quello di avere promosso per prima un'iniziativa che si è progressivamente trasformata in una grande coalizione internazionale a favore del diritto e della vita umana", ha sottolineato il presidente del Consiglio. ''Con questa azione - ha aggiunto - l'Italia ha molto contribuito a diffondere pace e giustizia nel mondo".

Margherita Boniver, deputato di Forza Italia ed ex sottosegretario agli Esteri dice: "Spero che ci sia l'onestà di affermare che questa vittoria dell'umanità è dovuta all'Italia, all'azione appassionata dei radicali italiani, di Pannella e della Bonino".

Il leader storico dei radicali Marco Pannella dice: "E' un successo di tutti coloro che in 14 anni, in qualche misura, si sono organizzati e hanno dato un po' del loro tempo e dei loro centesimi al giorno perché questo fosse possibile". "Ci aspettavamo questo risultato - ha aggiunto Pannella -, anche se tutti dicevano che non era sicuro". Visibilmente commosso, il leader dei radicali ha detto: "Il mio stato d'animo in questo momento è complesso, perché quando si perde si può pure andare alle Bahamas, mentre quando c'é un successo sono guai: bisogna ora raddoppiare gli sforzi per evitare che questo successo sia consumato e logorato ed arrivare quindi all'abolizione definitiva" della pena capitale.

Per l'ex premier Silvio Berlusconi ''è stata una lunga battaglia per la quale ci siamo impegnati fin dal 1994. Ed è una vittoria storica per tutti i cittadini del mondo".

Attilio Pisani/Italia Estera

 



 
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