ROMA, 30 NOV (Italia Estera) - Franco Siddi è il nuovo segretario della Federaione Nazionale della Stampa Italiana, il sindacato unitario dei giornalisti. E' stato eletto dalla maggioranza dei delegati riuniti al congresso della Fnsi in svolgimento a Castellaneta Marina (Taranto). Siddi subentra a Paolo Serventi Longhi che è stato al timone del sindacato per oltre 11 anni. Siddi è stato eletto al primo scrutinio e ha ricevuto 199 voti su 310, quelli che rispecchiano la maggioranza della Fnsi. Siddi, 54 anni, è quindi il nuovo leader del sindacato che aveva presieduto durante la segreteria di Paolo Serventi Longhi.
Roberto Natale, l'ex segretario Usigrai, è il nuovo presidente della Fnsi.
Siddi ha ricevuto i complimenti di tutti a cominciare dalle più alte cariche dello Stato e del Presidente del Consiglio.
L’elezione di Siddi è stata salutata con grande soddisfazione anche dai membri del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, dove Siddi ricopre la carica di Presidente della Prima Commissione che si interessa appunto di Informazione e Comunicazione. E non è senza significato la soddisfazione espressa dal Vice Ministro agli affari esteri con delega per gli Italiani nel Mondo Franco Danieli per la elezione di Franco Siddi. Danieli in una sua dichiarazione afferma: “Conosco da tempo Franco Siddi, anche nella sua veste di Presidente della Commissione Informazione e Comunicazione del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, e ho avuto modo di apprezzarne le doti umane, professionali e il grande rigore. Con la sua elezione, assieme a quella di Roberto Natale, credo che la FNSI abbia fatto una scelta importante per la tutela dei diritti della categoria, per il rilancio di una informazione pluralista e di qualità. Siddi in questi mesi assieme a tutta la Federazione Nazionale della Stampa Italiana è stato uno dei protagonisti della battaglia per il rinnovo del contratto della categoria, rinnovo tanto più importante oggi per garantire i diritti dei lavoratori e dei lettori. Il mio augurio infine è che, nonostante l’importante nuovo impegno , Franco Siddi possa continuare a dare il suo contributo anche per l’informazione italiana nel mondo quale Presidente della Commissione Informazione del Cgie”.
Il congresso di Castellaneta Marina, si chiude con l'elezione del nuovo gruppo dirigente dopo 4 giorni di confronto con l'opposizione interna e senza che si sia riusciti a trovare un accordo sulla strada dell’unitarietà. Una trattativa che sembrava all'inizio possibile per intraprendere quel percorso comune auspicato alla vigilia della Assise. Poi tutto è sfumato e la rottura si è consumata inevitabilmente: la conta c'é stata e i nuovi dirigenti sono passati con i voti della maggioranza soltanto fra malumori, polemiche e tensioni anche se il clima si è improvvisamente rasserenato dopo il passaggio del voto di questa mattina all'alba.
Un congresso tutt'altro che facile, anzi come lo definisce il neo segretario Siddi, "faticoso ma vero che consegna una Fnsi che non ha raggiunto una unità formale ma sostanziale sulle cose da fare nell'ottica della concretezza, del dialogo e del confronto". E, oltre al contratto - aggiunge Siddi - , sul tavolo ci sono altre questioni aperte dall'Antitrust alla legge sull'editoria, alla riforma dell'ordinamento professionale, allo stralcio urgente per la governance della Rai: "In una parola, il pluralismo come condizione essenziale da ripristinare in pieno per tutti".
Per Paolo Serventi Longhi che lascia c’è una grande amarezza: quella di non essere riuscito a chiudere il contratto nazionale dei giornalisti, vacante da più di mille giorni. Una eredità raccolta dai nuovi vertici che subito dichiarano la propria disponibilità alla trattativa che però deve ripartire senza alcuna rigidità, né contrapposizioni ideologiche. Siddi in proposito afferma che”le regole dovranno essere scritte insieme, da entrambe le parti: Fnsi e Fieg”. Il neoeletto segretario aggiunge:"Sono rilanciate le vertenze aperte a partire dal contratto. Il tempo del negoziato è maturo. Gli editori sanno di non potersi più sottrarre al confronto".
Gli appelli a riprendere il filo interrotto del dialogo con gli editori si sono moltiplicati proprio da Castellaneta: voci autorevoli e istituzionali si sono fatte sentire per chiedere alle parti di fare uno sforzo reale per ripartire. Ultime quelle di ieri, del presidente della camera Fausto Bertinotti (che oggi manda i suoi auguri agli eletti) e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi che, insieme al ministro del Lavoro Cesare Damiano si è profuso in passato per tentare la via della mediazione tra le parti.
La strada verso il contratto sembra comunque ancora in salita: gli editori, presenti a Castellaneta, fanno pesare le cifre negative del comparto editoriale, parlano di stagnazione e lamentano l'eccessivo costo del lavoro. Sull'altro fronte le componenti interne al sindacato sono fortemente preoccupate che la fase contrattuale che si dovrebbe aprire possa portare a intaccare i diritti acquisiti. (Italia Estera).