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31 ott 2007ORRORE A ROMA

Violentata e gettata in un burrone. Riunione straordinaria del Consiglio dei MInistri : il disegno di legge espulsioni diventa decreto e di immediata attuazione. 

La vittima, una donna italiana moglie di un ufficiale di Marina, è stata aggredita all'uscita della stazione di Tor Di Quinto. Picchiata e abusata,  è stata gettata poi in un dirupo. E' in coma.Arrestato un rumeno di 24 anni. Il sindaco di Roma: "Chiamare in causa le autorità romene" - Napolitano: ''Ogni sforzo per garantire sicurezza''. Prodi sente il premier romeno: ''Azioni coordinate e immediate''
 
ROMA, 31 OTT. (Italia Estera) - Dopo la grave aggressione di Roma si è riunito d'urgenza il Consiglio dei ministri straordinario. Presieduto dal premier, Romano Prodi ha varato come decreto la parte del contenuto del disegno di legge sicurezza riguardante i poteri ai prefetti che, per motivi di sicurezza, potranno  espellere cittadini comunitari. ''Non è caccia ai rumeni, ma ai delinquenti romeni: è bene che questo si sappia'', ha detto il ministro dell'Interno, Giuliano Amato.
Nell'ex disegno di legge che ora diventa decreto immediatamente operativo, si attribuisce al Prefetto il potere di allontanamento dal territorio nazionale di cittadini comunitari per motivi di pubblica sicurezza. L'allontanamento resta di esclusiva competenza del ministro solo per chi risiede in Italia da oltre dieci anni o per i minorenni e per i motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato. La violazione del divieto di reingresso viene trasformata da contravvenzione in delitto e punita con la reclusione fino a tre anni.
"Non abbiamo agito sull'onda della rabbia ma siamo determinati a mantenere un livello di sicurezza giusto e alto per i nostri cittadini", così il premier Romano Prodi dopo il Consiglio dei ministri atraordinario sulla sicurezza .
Il presidente del Consiglio ha subito chiamato il premier romeno, Calin Popescu Tariceanu, per esprimere "il dolore e lo sconcerto suo personale e di tutto il governo italiano per la tragedia di oggi, ennesimo fatto terribile di cronaca nera".
Prodi, sottolineano fonti di palazzo Chigi, ha chiesto al premier romeno "un impegno molto fermo di cooperazione tra i due Paesi, perché servono infatti azioni coordinate e immediate", per evitare episodi criminali come quello odierno a Roma. "Serve una forte collaborazione - precisano fonti della presidenza del Consiglio - Non bisogna criminalizzare l'intera comunità romena ma occorre isolare e punire solo coloro che commettono delitti come quello di oggi''.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa la notizia dell'aggressione, ha dal canto suo inviato al marito della vittima, capitano di vascello Giovanni Gumiero, il seguente messaggio: "Profondamente impressionato per la barbara aggressione criminale di cui è stata vittima la sua consorte, accolga le espressioni della mia più affettuosa partecipazione al suo sgomento e alla sua ansia. L'episodio di efferata violenza richiama ancora una volta l'attenzione delle istituzioni sulla necessità di compiere ogni sforzo per garantire il bene prezioso della sicurezza e della vita dei cittadini." .
Il sindaco di Roma Walter Veltroni in un vertice al Viminale ha incontrato il ministro dell'Interno Giuliano Amato, il prefetto di Roma Carlo Mosca e il capo della polizia, Antonio Manganelli. ''Credo che l'Italia debba porre il problema in sede europea. Si tratta di un problema di natura politica: l'Europa deve chiamare in causa le autorità romene", ha inoltre dichiarato Veltroni ricordando il suo incontro con il ministro degli Interni romeno, "durante il quale sono stato duro quanto necessario, anche se qualcuno mi ha accusato di esserlo stato troppo". "Se si sta in Europa bisogna starci a delle regole - ha aggiunto il primo cittadino - La prima di queste non può essere aprire i boccaporti e mandare migliaia di persone in un altro Paese europeo". "Allo stato delle cose - ha osservato il primo cittadino della capitale - con l'accordo del 2001, applicato senza alcuna moratoria, l'effetto è che queste persone continuano ad arrivare e non possono essere rimpatriate". Secondo Veltroni, "fino a che non è arrivato questo flusso Roma era la città più sicura del mondo''.

''Di fronte a fatti drammatici come quelli di oggi tutti dovrebbero far prevalere il proprio senso di responsabilità e di vicinanza alle vittime; il governo da parte sua ha assunto misure urgenti ed efficaci'', commenta il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero.

"Sono piu' che soddisfatto che il Consiglio dei Ministri abbia dato una immediata risposta nei confronti di questa criminalita' che va espulsa prima che commetta altri reati. Le urgenze vanno affrontate con urgenza". Cosi' il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro lasciando palazzo Chigi dopo la riunione straordinaria del Cdm commenta l'approvazione del dl sulle espulsioni. Il leader di Italia dei Valori plaude poi al senso di "responsabilita'" della sinistra: "e' da apprezzare la responsabilita' di tutti i componenti del governo che hanno approvato il provvedimento all'unanimita'".

Il presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini ha detto:''La situazione a Roma rischia di sfuggire al controllo delle istituzioni, non servono nel modo più assoluto né vertici di emergenza né nobili affermazioni di principio. Sindaco e prefetto facciano quello che la legge impone". 

La vittima Giovanna Reggiani è un'italiana di 47 anni moglie di un capitano di vascello della Marina militare. E’ stata aggredita ieri sera all'uscita della stazione di Tor Di Quinto. Picchiata e abusata, è stata gettata poi in un dirupo. Soccorsa e ricoverata nell'ospedale Sant'Andrea, dove le avevano riscontrato gravi lesioni al volto e al cranio, é stata sottoposta nella notte e questa mattina a esami clinici. La sua cartella clinica è stata ora consegnata al magistrato che segue tutti i referti medici.

Per l'episodio ieri sera è stato fermato dagli uomini del commissariato Ponte Milvio un nomade romeno di 24 anni, Nicolae Romulus Mailat. L'uomo, che presentava evidenti ematomi ed escoriazioni da colluttazione, è stato portato al carcere di Regina Coeli.
La baracca in cui il 24enne avrebbe violentato e picchiato a sangue Giovanna Reggiani si trova a 200 metri da via Camposampietro.
Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, erano le 20.30 quando la donna, scesa alla stazione ferroviaria di Tor di Quinto, è stata avvicinata dall'uomo, poi identificato in Mailat, che l'ha aggredita e l'ha trascinata con la forza in una baracca nelle vicinanze. Lì, la vittima è stata picchiata selvaggiamente e violentata. Quindi il suo violentatore l'ha trascinata fuori dal suo rifugio e l'ha gettata in un burrone.

L'aggressore della Reggiani non si è reso conto però che una persona stava assistendo alla scena. Ad avvisare le forze dell'ordine è infatti stata una donna, rom come Mailat, che ha raccontato alla polizia di aver visto una persona trascinare una donna all'apparenza svenuta. Quando gli agenti sono arrivati sul posto erano circa le 22.30. La 47enne era nuda e priva di sensi, contusa in varie parti del corpo e perdeva molto sangue dal volto. Soccorsa dal 118 è stata ricoverata all'ospedale Sant'Andrea di Roma. Per Mailat, che abita nel campo nomadi di Tor di Quinto, le manette sono scattate poco dopo le 22.30, e il pm ha già chiesto la convalida del fermo: l'accusa è di omicidio volontario.
Non ce l’ha fatta Giovanna Reggiani, la donna di 47 anni aggredita, seviziata, picchiata e, forse, stuprata martedì sera alla stazione di Tor di Quinto a Roma. La sua agonia all’ospedale Sant’Andrea, dove era arrivata in coma, è durata due giorni. Ha lottato fino all’ultimo per sopravvivere, come contro il suo aguzzino, Romulus Nicolae Mailat, un romeno di 24 anni, che al momento dell’arresto da parte della polizia aveva il volto insanguinato e la schiena piena di graffi. (Italia Estera) -



 
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