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11 ott 2007L'audizione di Danieli al Comitato per gli italiani all'Estero della Camera

FINANZIARIA RETE CONSOLARE E "GRANDI RIFORME"
 
ROMA, 10 OTT.  (Italia Estera) - Il Comitato sugli italiani all’estero della Camera, presieduto dall’on. Franco Narducci, costituito a fine luglio, ha iniziato questa mattina di fatto i suoi lavori con l’audizione del Vice Ministro degli Esteri, Franco Danieli. Questi gli argomenti discussi: il reperimento delle risorse finanziarie da destinare ai capitoli di spesa di maggiore interesse per gli italiani all'estero, la razionalizzazione e potenziamento della rete consolare, la riforma delle leggi sulla cittadinanza, sul voto all'estero e sulla promozione e l'insegnamento dell'italiano all’estero.
Il Senatore Danieli ha esordito sottolineando il suo "forte impegno" in sede di preparazione della Finanziaria affinché siano inseriti nel testo "i correttivi necessari al mantenimento delle poste di bilancio almeno a livello del 2007 e, in alcuni casi, all'ottenimento di risorse aggiuntive per la realizzazione di programmi straordinari".
Primo fra tutti quello dell’assistenza diretta agli indigenti, per il quale il Vice Ministro ha chiesto un incremento di 10 milioni di euro "indispensabile", ha commentato, "per dare attuazione al progetto dell’"assegno di solidarietà".
Inserita nella finanziaria anche la richiesta di fondi per organizzare la Prima Conferenza dei giovani italiani e di origini italiana nel mondo,  in programma il prossimo anno.
Il Comitato organizzatore che, come annunciato da Danieli, sarà costituito con decreto della Farnesina e sarà da lui presieduto avrà a disposizione 2 milioni di euro per la realizzazione di una iniziativa che "ci permetterà di confrontarci con le esigenze ed i bisogni di una significativa parte della collettività all'estero e che rappresenterà sicuramente un elemento di valutazione e di riferimento per le politiche che il Governo intende attuare a favore degli italiani all’estero".

Per il Museo delle Migrazioni, da realizzare entro il 2008, Danieli ha confermato che in Finanziaria sarà autorizzata la spesa di 2 milioni e 800 mila euro, in vista del seminario che avrà luogo  il prossimo 26 ottobre alla Farnesina,
Sempre collegato alla Finanziaria è il tema della riforma della normativa sulla cittadinanza. "È mio impegno – ha detto in proposito il Vice Ministro - assicurare la copertura del provvedimento, che consentirà di portare a soluzione tre questioni importanti: il riacquisto della cittadinanza di persone nate in Italia, che l'hanno perduta a seguito di situazioni di diversa natura maturate all'estero, il riconoscimento della cittadinanza a donne che l'hanno perduta per avere sposato stranieri nel periodo 1912-1948, la possibilità di trasmissione della cittadinanza anche ai figli di donne italiane nati prima del l gennaio 1948"
Un argomento, questo, strettamente collegato alla situazione  disastrosa in cui versa la rete consolare. Va da sé, dice Danieli  che "la nuova legge sulla cittadinanza dovrà prevedere un'adeguata copertura finanziaria che possa consentire l'aumento delle risorse destinate ai Consolati in modo da fare fronte all'indubbio e inevitabile carico di lavoro che la nuova legge comporterà".
Quanto ai provvedimenti per il potenziamento e la razionalizzazione della rete consolare Danieli ha richiamato quanto disposto dalla scorsa finanziaria che "ha imposto alle Amministrazioni dello Stato un risparmio di risorse finanziarie pena il congelamento delle assunzioni di personale - a qualsiasi titolo - per il biennio 2007-2008".

Dalla ricognizione dell'intera rete, ha ricordato Danieli, "sono emersi dati che rendono improcrastinabili scelte in questo senso. Il rapporto impiegati/utenti risulta essere in media di 1/1602, con forti differenze che pesano soprattutto per le sedi consolari in America latina ed Europa. Quando, invece, si considera il rapporto tra personale e numero di visti rilasciati, si registrano sedi con valori di uno a 1500 come Tirana e Bucarest o addirittura di uno a 6.200 per Mosca: valori – ha precisato Danieli - questi che vanno mediamente raddoppiati qualora si tenga conto soltanto del numero di impiegati in servizio presso i rispettivi uffici visti".

"È stato pertanto predisposto – ha  assicurato il Vice Ministro - un ponderato progetto di ristrutturazione della rete consolare che pur non incidendo in maniera sostanziale sull'attuale funzionalità della rete, si prevede possa generare, a ristrutturazione completata, un risparmio di circa 4 milioni".

Ha confermato che al Cairo e Atene le competenze dei Consolati passano alle Cancellerie consolari presso le ambasciate ele chiusure dei consolati, ampiamente annunciate, di Bastia e Lipsia. Ovunque, in ogni caso, verrà usata "cautela". Insomma, niente chiusure indiscriminate "come accadde alla fine degli anni '90", e aperture ormai indispensabili, come quelle di un Consolato Generale a Mosca "che rilascia circa 280 mila visti l’anno", in Moldova, Cina ed India.
Contemporaneamente, a livello governativo e parlamentare, dovrebbe perseguirsi "l'obiettivo di una progressiva valorizzazione della rete consolare, attualmente in manifesta sofferenza, mettendo in luce i benefici che essa offre al Paese".
Danieli si è detto "determinato" al raggiungimento di altri due obiettivi "strategici": la semplificazione delle procedure amministrative e il potenziamento della comunicazione istituzionale, visto l’aumento delle funzioni che, di anno in anno, sono demandate alla rete.
 "Assume particolare rilievo – ha spiegato il Vice Ministro - lo sviluppo di servizi infrastrutturali quali il nuovo Sistema integrato di funzioni consolari (SIFC), che sostituirà già dall'inizio del prossimo anno il programma anagrafe consolare" e che "permetterà una progressiva "dematerializzazione" delle comunicazioni, riducendo il volume di documentazione che attualmente circola tra il Ministero e i 360 Uffici all'estero e tra questi le altre amministrazioni nazionali.
Il SIFC, inoltre, si presenta anche come Anagrafe unica, permettendo un notevole risparmio di tempo e di risorse per la bonifica e l'aggiornamento delle anagrafi consolari rispetto alla situazione attuale.
Ad integrare questo sistema saranno la firma digitale e la messa a punto del Cons/O1 elettronico, "progetto realizzato d'intesa con il Ministero dell'Interno e già finanziato dal CNIPA, che permetterà di provvedere in tempo reale alle iscrizioni e alle cancellazioni dalle Aire comunali con evidenti benefici per la completezza sia delle anagrafi consolari che degli schedari AIRE e, di conseguenza, delle liste degli elettori residenti all'estero".
Attivato il SIFC, si procederà alla digitalizzazione degli archivi sul modello di quanto già realizzato dal Consolato Generale a Buenos Aires. In quelli brasiliani, invece, è stato sperimentato con successo un sistema informatico omogeneo di gestione delle richieste di appuntamenti. Inoltre. un apposito Gruppo di lavoro sull'informatizzazione dei servizi consolari ha elaborato alcune proposte per l'erogazione di servizi per via telematica tramite l’uso di un codice personale.
Sul piano della comunicazione, il grande nodo rimangono i call center, indispensabili, ma costosi. La situazione, ha detto Danieli, è al vaglio del gruppo di lavoro.
 
Infine, le “grandi riforme”. Danieli ha ricordato la cittadinanza, il voto, l'insegnamento della lingua italiana e il Cgie.

Sulla necessità di modificare la legge sul voto all’estero, la 459/2001, tutti sono più o meno d’accordo visti i limiti mostrati alla "prima". Danieli ha annunciato che  "un gruppo di lavoro interministeriale, al quale partecipano la Presidenza del Consiglio, il Ministero degli Esteri e quello dell'Interno, sta acquisendo ogni dato utile e sta valutando le diverse alternative da un punto di vista tecnico". Le ipotesi percorribili rimangono comunque il voto per corrispondenza o nei seggi.
Sulla riforma della 153, che prevede  la diffusione della lingua e cultura italiane all'estero, Danieli ha ricordato gli incontri promossi sia alla Farnesina che a Stoccarda, da cui sono emerse alcune convergenze, come quella sulla necessità di "introdurre la possibilità di un'apertura dei corsi anche a bambini e ragazzi non italiani di passaporto", e "dell’inserimento dei corsi nelle scuole locali, segnando il passaggio da un intervento assistenziale ad uno a carattere promozionale".
Centrale sarà il ruolo dello Stato, "anche attraverso il rafforzamento degli Uffici scolastici consolari e la selezione rigorosa dei Dirigenti scolastici", e l’inserimento nel nuovo ordinamento di "concetti basilari", a partire da "una classe docente più qualificata e meglio selezionata" e dalla "opportunità di un sistema di certificazione delle competenze acquisite dagli alunni", fino al "riconoscimento del ruolo degli Enti gestori".
"Stiamo quindi lavorando – ha confermato Danieli - per incorporare tutti questi concetti in un nuovo testo di legge, una legge quadro comprensiva di tutti gli interventi di promozione della lingua italiana all'estero, capace di rendere possibile una reale programmazione pluriennale, sia a livello istituzionale (con i Piani Paese, in particolare), sia a livello finanziario e che assicuri il coordinamento fra gli attori istituzionali coinvolti".
Infine, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero: "sul Cgie – ha detto in chiusura il Vice Ministro - ho avuto modo di ribadire in varie occasioni che ritengo necessaria una riforma che tenga conto della presenza in Parlamento dei 18 eletti all'estero e della opportunità di razionalizzare la rappresentanza delle nostre comunità all'estero, garantendo loro la tutela degli interessi in un contesto di razionalizzazione delle spese e di efficace utilizzo ,delle risorse a disposizione. Anche a tale progetto – ha concluso - si sta lavorando con determinazione".
Il Vice ministro non è stato molto esplicito sulle imminenti chiusure di alcuni consolati. Pertanto vi rimandiamo alle lettura delle osservazioni, senza peli sulla lingua, espresse qualche giorno fa dallo stesso on. Franco Narducci. (Italia Estera).
 
 



 
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