Per l’ambasciatore del Portogallo a Roma, rapporti privilegiati per la prima volta fra UE e Brasile
di Alfonso Maffettone
NAPOLI, 4 OTT – (Italia Estera) – L’Unione Europea uscirà dall’impasse costituzionale entro la fine di ottobre. E’ quanto ha sostenuto l’ambasciatore del Portogallo a Roma Vasco Valente rappresentante del Paese che detiene la presidenza di turno dell’Unione Europea nel secondo semestre del 2007. In una conferenza nella sede dell’Unione Industriali di Napoli , organizzata dall’Antenna Napoletana del Circolo di Studi diplomatici, l’ambasciatore Valente si è dichiarato più che ottimista su una svolta decisiva dell’UE dopo il no alla Costituzione espresso nel 2005 dai cittadini francesi e olandesi. “In effetti – ha detto Valente – si è abbandonata la prospettiva di adottare un trattato costituzionale e si riprende la tradizione delle modifiche dei trattati esistenti. Il nuovo trattato sarà, dunque, più un trattato internazionale privo di natura costituzionale e senza pretesa di sostituire in blocco i Trattati in vigore”.
Tutti gli Stati membri , secondo Valente, hanno fatto qualche concessione per vincere la principale sfida che si trova a fronteggiare l’UE. La maggioranza sarebbe addirittura voluta andare avanti più lontano ed ha sacrificato la propria legittima ambizione al desiderio che tutti i 27 potessero avanzare uniti. “Esiste tuttavia un limite per le concessioni e il dimenticarlo sarebbe da parte nostra porre in causa l’ideale che ci muove e compromettere non solo la nostra credibilità ma anche il nostro futuro” , ha affermato l’ambasciatore del Portogallo.
Bocciato il progetto di una Costituzione europea come voleva l’ex presidente francese Valery Giscard d’Estaing, i leader europei hanno raggiunto un compromesso sulle modifiche da apportare ad una serie di problemi nodali per rendere possibile l’approvazione del nuovo Trattato fra il 18 ed 28 ottobre (la ratifica da parte di tutti i paesi membri è in calendario prima delle elezioni del Parlamento europeo del 2009).
Il nuovo Testo, se sarà adottato , renderà giuridicamente vincolante la Carta dei diritti fondamentali, l’UE avrà un presidente permanente ed un Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza . Il ruolo dei parlamenti nazionali sarà rafforzato.
Il Portogallo, ha ricordato l’ambasciatore Valente, ha concordato obiettivi e priorità della sua presidenza dell’Ue con altri due paesi, la Germania che è stata presidente di turno da gennaio a giugno e la Slovenia che prenderà il timone dell’UE in gennaio. Un trio, come è stato chiamato, che si passerà il testimone nel giro di 18 mesi, uno spazio di tempo non breve che potrebbe essere sufficiente ad affrontare le sfide globali e rendere più efficiente l’Ue dopo i recenti allargamenti. Oltre alla riforma dei trattati sono nell’ agenda del trio la modernizzazione delle economie e delle società europee, il rafforzamento dell’ Europa nel mondo. Temi ambiziosi e impegnativi. Nessuna parola, però, è sull’agricoltura nella relazione dell’ambasciatore Valente.
L’ex ministro Alfredo Diana , intervenuto nel dibattito seguito alla conferenza dell’ambasciatore portoghese, ha richiamato l’attenzione sull’ Agricoltura, la grande assente nel programma comume del Trio ed sollevato l’obiezione che l’UE corre il rischio di astrarsi dai problemi reali. “Abbiamo in Europa ed in Italia penuria di grano. Cosa intende fare l’UE?’’ ha chiesto Diana.
Comunque il trio –Germania, Portogallo, Slovenia - intende simbolicamente guardare al Nuovo Mondo e rafforzare i legami con l’Africa, il Brasile e i Paesi del Bacino Mediterraneo.
La grande novità e’ l’istituzione di vertici annuali con il Brasile, una paese che rappresenta oggi una delle economie più forti del pianeta e che occupa un posto rilevante nel quadro internazionale. “La politica esterna europea viene ad arrichirsi con l’istituzionalizzazione di rapporti che, ne siamo certi, saranno di mutuo vantaggio per il Brasile e l’Europa”, ha detto l’ambasciatore Valente.
Gli ha fatto eco il responsabile dell’Antenna Napoletana del Circolo di Studi Diplomatici, ambasciatore Michelangelo Pisani Massamormile che ha ricordato gli stretti legami che uniscono Napoli al Brasile. “ Basta citare la famiglia Matarazzo, fiore all’occhiello dell’imprenditoria internazionale e proprietaria di un impero industriale in Brasile ’’, ha detto Pisani Massamormile.
Il vice presidente dell’Unione Industriali di Napoli Paolo Scudieri ha riferito con compiacimento che nell’ultimo anno c’è stata una intensificazione dei rapporti commerciali fra gli imprenditori partenopei e il Brasile.