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28 ago 2006LA TRAGEDIA DEL “ WORLD TRADE CENTER” SECONDO OLIVER STONE

Un grande tributo del regista di JFK agli eroi dell’undici settembre
Servizio di Ro Pucci
HOUSTON, Texas – Questa volta il controverso Oliver Stone ha diretto un film certamente differente  che non si occupa di discutibili teorie su cospirazioni e polemiche. World Trade Center racconta, infatti,  il salvataggio di due poliziotti della Port Authority di New York e celebra gli eroi dell’attacco alle torri gemelle. La sua nuova opera ha per protagonista un Nicolas Cage sempre a suo agio quando è inserito nello scenario della grande mela ed i commenti che si fanno su di essa sono molto favorevoli per la rappresentazione priva di retorica e molto carica d’umanità’ che la caratterizza. E’ stato portato in questo modo sullo  schermo l’episodio terroristico certamente tra i più gravi della storia e che ha avuto un impatto enorme sugli Americani lasciando una traccia profonda che rimarrà forse indelebile come la cicatrice deturpante di una brutta ferita. I due giganti di cemento abbattuti dall’impatto folle degli aerei dirottati hanno segnato la fine dell’epoca dell’innocenza americana. L’immane tragedia coperta dalla polvere biancastra e asfissiante ha segnato anche il concretizzarsi delle paure vissute dal mondo occidentale durante il lungo confronto della guerra fredda tra Est ed Ovest condotto sull’orlo dell’abisso dell’olocausto nucleare e fondato sull’equilibrio della paura.
L’America che aveva combattuto le sue guerre fuori dai suoi confini adesso era attaccata al suo interno, proprio al cuore pulsante e vitale di una delle sue metropoli più dinamiche e produttive.
Il colpo sferrato all’ombra della Statua della Libertà aveva visto pero’ sorgere subito, più forte di prima, l’orgoglio degli Americani di reagire tutti assieme per non piegarsi al ricatto del terrorismo e quest’invito ad unirsi per risorgere e vincere la sfida era partito proprio da quegli umili eroi, poliziotti e vigili del fuoco di New York che in molti casi avevano sacrificato la propria vita consapevolmente per cercare di salvare quella degli altri.
A questi veri eroi è dedicato il nuovo film che finalmente ci mostra un Oliver Stone meno polemico e più disposto a trattare ora temi che, come questo, uniscono e trovano concordi tutti  gli Americani tanto di destra che di sinistra.
Molti l’andranno a vedere certamente non per apprendere cose nuove sulla grande tragedia ormai visualizzata, commentata ed analizzata nei dettagli in documentari e speciali televisivi ma per dedicare un tributo e rivolgere il pensiero a questi caduti che rappresentano il meglio dello spirito su cui si fonda il grande esercito del volontariato americano.
Chi ha considerato impressionante il film United 93 sulla coraggiosa reazione dei passeggeri nei confronti dei terroristi che s’erano impadroniti dell’aereo su cui viaggiavano e che morendo salvarono quasi certamente Washington dovrà ricredersi nell’assistere alla proiezione di World Trade Center che è incredibilmente realistico e terrorizzante. Tutti quelli che mentalmente hanno cercato d’immaginare cosa accadde all’interno delle torri al momento del loro abbattimento non dovranno più sforzarsi a visualizzare l’orribile scena, Stone è riuscito infatti, grazie all’uso  sapiente delle tecniche più moderne e sofisticate, a riprodurre con la massima efficacia la scena dell’implosione, del collasso e della strage orrenda dei malcapitati che lavoravano e che rimasero intrappolati nei due grattacieli attaccati dai dirottatori. Oltre a tutto, l’aspetto che suscita ancora più orrore nello spettatore è la consapevolezza che ciò che e’ rappresentato non è opera di fiction, ma è una storia autentica e che Nicolas Cage e Michael Pena hanno portato sullo schermo l’incubo vissuto realmente durante l’attacco alle torri gemelle dagli agenti John McLoughlin e Will Jimeno.
Si ha l’impressione di vedere finalmente un film di Stone ben diverso da JFK e da Nato il 4 di Luglio, architettato e realizzato con l’uso di un equilibrio nuovo da parte del regista il quale, dopo circa un quinquennio dalla data funesta, ci da’ ora una rappresentazione molto efficace e che non mancherà di coinvolgere emozionalmente tutti gli spettatori.
Il film di questo regista, che e’ stato osannato e mitizzato dai liberal e dai democratici da una parte e disprezzato dai repubblicani  dall’altra, si conclude anche con una nota di speranza e con un lieto fine ed i due protagonisti, alla fine, sono estratti in vita dalle macerie dei grattacieli quasi per miracolo e restituiti alle loro famiglie che hanno dovuto subire un’atroce altalena di speranze e paure col susseguirsi delle notizie contraddittorie riguardanti il destino drammatico ed incerto dei propri cari.
I trailers internet e televisivi del World Trade Center  stanno suscitando in questo momento in America tante attese e non è difficile prevedere che il film di Stone e di Cage riesca ad ottenere per chi lo ha realizzato un successo veramente significativo e gratificante.
 
RO PUCCI /Italia Estera



 
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