Coronati dal successo gli sforzi del Console Ventriglia mirati ad integrare le attività didattiche italiane nella rassegna musicale internazionale “Musikfestspiele Saar”.
Il custode del Theater am Ring di Saarlouis, uno dei maggiori centri del Saarland, è una persona molto burbera ed è tale e quale ad Obelix, il compagno di avventure di Asterix. Guai a chi introduce una busta di patatine e guai peggiori a chi osasse profanare con una goccia d’aranciata una delle 600 poltrone di velluto rosso del suo teatro. Il 9 luglio scorso è accaduto un fatto straordinario nella carriera del custode Obelix: una marea di ragazzi italiani ha invaso il Teatro, cancellando in un solo colpo la sua proverbiale severità e riuscendo addirittura a strappargli qualche sorriso mal celato dietro due baffoni rossicci di matrice alsaziana. Se l’è cavata un poco imbarazzato con un “Na ja... es sind Kinder und ich mag Musik…”. Sì, sono bambini e ragazzi infatti che per un anno intero hanno frequentato i corsi di lingua e cultura gestiti dal Consolato, dalla Missione Cattolica e dal Coasscit e che, qual sabato pomeriggio, si sono dati appuntamento a Saarlouis da tutti i centri del Saarland per mostrare ai genitori, agli insegnanti e a tutti i presenti quanto sia autentica nei loro occhi vividi la voglia di essere italiani. Adesso qualcuno potrebbe anche obiettare che, in fondo, si è solo trattato, nonostante l’imponente afflusso di gente, di una semplice, simpatica festa di fine anno scolastico, ma si sbaglierebbe e anche di grosso. Sin dalla fase preparatoria, quando il Console e Provveditore agli Studi per il Saarland, Lina Ventriglia, ha raccolto attorno ad un tavolo il responsabile dell’Ufficio scuola, i docenti e gli Enti gestori dei corsi per programmare la manifestazione, subito si è capito che in pentola non bolliva la solita minestra. Il Console d’Italia a Saarbrücken ha subito chiarito l’obiettivo: integrare nei Musikfestspiele Saar, la prestigiosa rassegna musicale internazionale, anche le attività dei corsi di lingua e cultura italiana. “Dobbiamo fare in modo che accanto ai maggiori teatri e conservatori italiani, da La Fenice al Santa Cecilia, e accanto ai Maestri di fama mondiale, da Muti a Maazel, ospiti nel Saarland, siano onorate anche le attività linguistico- canore dei nostri alunni e studenti”. Un progetto tanto nobile quanto ambizioso che è riuscito a sfociare in un vero e proprio convegno di oltre 500 persone tra alunni, insegnanti, genitori, rappresentanti di Enti gestori, del Comites, delle Associazioni, di vari comuni del Saarland e del Ministero della Pubblica Istruzione. Gli obiettivi raggiunti con la festa di Saarloluis sono stai di conseguenza molteplici. Si è dato ragione prima di tutto all’aspetto psico-sociale del convegno, collocando al centro dell’attenzione i veri protagonisti dell’iniziativa e cioè gli alunni dei corsi che insieme con i loro compagni di classe tedeschi si sono legittimati nel più piacevole dei modi: festeggiandosi. Dai più piccoli ai più grandi, si è infatti assistito ad un susseguirsi di canti, di recite, di esecuzioni corali e soliste con pianoforte, chitarra e fisarmonica.
Qualche mamma si è commossa asserendo fermamente che “ Neanche il coro della Scala di Milano poteva fare meglio…” Nel ridotto del teatro si sono svolte le attività di laboratorio musicale e canoro con le quali gli alunni hanno dato dimostrazione dei metodi di ricerca sulle canzoni popolari e sui musicisti italiani. A questo punto, anche gli osservatori più distratti, con i più interessati e gli stessi addetti ai lavori, si sono dovuti accorgere del valore intrinseco di questa formidabile occasione di incontro e di legittimazione che il Consolato ha voluto creare, incastonando tante piccole gemme lucenti in un preziosissimo diadema denominato “ Musikfstspiele Saar”.