Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
14 set 2007D'Alema alla festa dell’Unità

 I partiti sono già stati distrutti, semmai dobbiamo ricostruirli". Una vittoria per il Berlusconi di turno'' .  "Le formazioni politiche vanno rifondate: ''E il Pd è la vera novità, con la partecipazione al nuovo soggetto aperta veramente a tutti''. 'Tassare le rendite? Perché no è una cosa di sinistra''- Il Cavaliere alla festa di Azione Giovani risponde

ROMA, 13 SET. (Italia Estera) -   Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema risponde dal palco della festa nazionale dell'Unità, a Bianca Berlinguer che gli chiedeva un commento sul raduno organizzato da Beppe Grillo. Il V-Day di Beppe Grillo "non riempie vuoti perché non da risposte. I partiti sono già stati distrutti, semmai dobbiamo ricostruirli". E con la distruzione dei partiti negli anni '90 "a vincere è stato Berlusconi che aveva soldi e tv quindi una volta distrutti i partiti non vincerà Grillo ma chi ha i soldi e i mezzi di informazione".

''Non mi ha stupito l'intervento di Grillo -spiega D'Alema-. Io qualche mese fa avevo parlato in una intervista sulla stampa della distanza tra cittadini e politica. Mi pare che Grillo confermi questo mio allarme. Certo non c'è da essere contenti'', ragiona il leader diessino. Ma quella di Grillo, avverte D'Alema ''è la testimonianza di un malessere più che una risposta''. La vera risposta allora dice il leader diessino è quella di ''rimettere in discussione la nomenklatura. Noi stiamo costruendo un partito nuovo, con metodologia inedita: tutti possono candidarsi, tutti possono partecipare alla costruzione del Pd. Non è poco''.
 
Ed a proposito delle proposte di Grillo D'Alema  aggiunge: ''Parlamentari inquisiti, elezione diretta e limite delle due legislature? Per i reati di una certa gravità sì, ma Scalfari che parlava di qualunquismo è condivisibile. Gli altri due punti del comico genovese non li condivido affatto. E' lo spirito che non mi piace, non c'è costrutto", conclude sull'argomento il ministro degli esteri italiano.

La ricostruzione della politica passa allora per il Partito democratico: ''La novità è grande, ci siamo radicati nel territorio, il Pd è la somma di grandi realtà'', dice il politico pugliese. Bisogna tornare con convinzione alla politica perché ''il concetto che il miglior leader politico è quello che non viene dalla politica è francamente discutibile. Un po' come spiegava Benedetto Croce che parlava del chirurgo che dice al paziente: non si preoccupi non sono un chirurgo, avendo in man un coltello... ''. E meglio questo o la ricostruzione della politica? Il Pd vuole dare una risposta che ''diventi maggioranza'' afferma D'Alema.
 
La Berlinguer incalza: ''Dicono che lei è il fratello maggiore di Veltroni, lo zio di Franceschini. Ma lei che farà nel nuovo partito? D'Alema taglia corto: ''Mi piace la Farnesina. Lasciandosi poi sfuggire che ''il futuro è anche di respiro europeo, guardando alle alleanze in Europa a nuove sfide di ampio respiro, al partito socialista europeo''.
 
L’inquilino della Farnesina riesce ancora una volta a smarcarsi: La cosa importante è il Pd. ''Il pd è la novità. Perché noi partiamo dai programmi e non dagli schieramenti'', dice citando Enrico Berlinguer e ricavandone un lungo appassionato  applauso.

Sulle riforme D'Alema non crede al no della Cdl e di Berlusconi che proprio oggi ha detto che dopo le ultime vicende Rai non vogliono più fare riforme condivise. ''Che discorso è questo, si tratta piuttosto di una ripicca impresentabile -spiega D'Alema-. ''Un'esigenza del Paese non è un favore che si fa al centro sinistra, la schifezza l'hanno fatta loro con la legge elettorale''. Anzi l'argomento Rai viene rivolto contro il Cavaliere che lo usa per dire no a collaborare con il Governo. ''Sul discorso Rai bisogna dire che l'anomalia era proprio Petroni, nominato dal maggiore concorrente della emittenza pubblica e dalle sue tv''.
Sulla legge elettorale forse si arriverà al referendum? ''Spero che il Cavaliere ci ripensi, normalmente sul tema televisivo si altera. Poi gli passa'', ironizza D'Alema.

Altro tema caldo è quello delle tasse. E sul taglio della pressione fiscale D'Alema non si sbilancia sui tempi. Né con Veltroni che spinge per tagliare subito, né con chi è più cauto. ''Come fare a tagliare è poi un problema tecnico che va valutato, tenendo presenti i vincoli europei e altri parametri. Io spero che si possa dare un primo segnale. Io vorrei ridurre subito le tasse sul lavoro. Rendita e patrimonio ne pagano poche di tasse": è la sua idea sulla riforma della pressione contributiva. ''Sarò un uomo all'antica, ma forse è una cosa di sinistra e quindi la dico: io sono per valutare l'aumento anche della tassazione sulle rendite'', dice raccogliendo gli applausi della platea.
 
D'Alema guarda soprattutto a quello che già è stato fatto: ''L'accordo sulle pensioni prevede aumenti per tre milioni di pensionati. Noi non siamo solo lacrime e sangue. Lavoriamo per le pensioni dei nostri figli'', dice per spiegare ancora il suo ragionamento. ''Gli aumenti delle entrate non sono tasse in più ma soprattutto meno evasori''. Perché ''se paghiamo tutti si può pagare di meno''.

Per D'Alema tema di sinistra è però anche quello della sicurezza: ''perché i più esposti sono quelli più deboli, quelli che proprio la sinistra vuole tutelare'', dice l'ex presidente del Consiglio. Anzi per evitare ondate xenofobe dobbiamo lavorare con onestà a favore degli extracomunitari. Pienezza di diritti ma fermezza contro la criminalità'', dice partendo dalle polemiche sulle ordinanze anti-lavavetri. La sicurezza è un problema che non deve essere affrontato con lo stato di polizia. ''Ma siamo uno strano paese: ci indignamo per l'indulto ma anche per la repressione che fa urlare allo stato di polizia'', conclude D'Alema.
 
LA RISPOSTA DEL CAVALIERE 
Silvio Berlusconi annuncia dalla festa di Azione Giovani  : ''Vorrei manifestazione a Roma l'1-2 dicembre''. "Un'idea -confessa- che coltivo in questi giorni è quella di una grandissima protesta che possa portare a Roma milioni e milioni di nostri sostenitori, che sia due, tre volte la manifestazione del 2 di dicembre dell'anno scorso". "Ho guardato ieri sera il calendario -ha aggiunto il Cavaliere- e ho visto che il 2 di dicembre è una domenica. Sarebbe bellissimo fare una manifestazione che portasse tutti gli uomini e le donne della libertà a Roma sia sabato 1 che domenica 2".

La cosiddetta ondata di antipolitica di cui si discute in questi giorni "è la conseguenza di una legislatura condotta come è stata condotta dalla sinistra - sottolinea Berlusconi -. Il Paese reagisce ad un ceto politico e a una classe politica che sta al potere per approfittarne e non per costruire il futuro".
 
L'ex premier cita poi "gli ultimi sondaggi di qualcuno che sta dalla loro parte, che dicono che addirittura l'80% dei giovani ha sfiduciato questo governo e che comunque due italiani su tre non sono d'accordo su ciò che fa questo governo. Secondo i nostri sondaggi sono addirittura 3 su 4".

Berlusconi parla anche di indulto. Il sì al provvedimento "non lo cambierei, perché comunque in quel momento ci fu una situazione drammatica. Stavano per scoppiare le carceri, avremmo potuto avere delle rivolte sanguinose che noi dovevamo evitare, visto che per colpa della politica non si sono costruite carceri con posti sufficienti alle esigenze del nostro paese".

Infine, il leader di FI ha confermato l'intenzione di voler creare una federazione del centrodestra. L'obiettivo è quello "di andare dalla federazione verso il grande partito. Vedo nel nostro futuro il grande partito della libertà, il partito del 2 dicembre. Dovremo superare delle difficoltà, la difficoltà è nominativa piuttosto che di contenuti, ciascuno ha paura di perdere il suo 'cadreghino', anche Forza Italia subisce la patologia di tutte le forze politiche. Gli elettori sono più avanti degli eletti e credo che il percorso di tutto il blocco liberale del nostro paese non sia che questo".
 
Il Cavaliere, infine, commenta così le ultime vicende legate alla nomina di Fabiano Fabiani nel Cda Rai: Hanno finito per mettere le mani sulla Rai, così hanno tutte le istituzioni del Paese. Adesso hanno anche lo strumento per poter fare la comunicazione che vogliono al Paese, che peraltro non reagisce come loro desidererebbero a ciò che viene dal governo”.
"Con questa sinistra non si può discutere", sottolinea Berlusconi. Nessuna possibilità di dialogo con la maggioranza, non solo per le ultime vicende legate alla nomina di Fabiano Fabiani nel Cda della Rai, ma anche perché la maggioranza vuole nominare un suo esponente alla Corte Costituzionale in sostituzione di Romano Vaccarella che invece era stato indicato dal centrodestra. (Italia Estera).



 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati