31 lug 2007 | NAPOLI Rifiuti. Rinvio a giudizio di Bassolino e Impregilo con altri 26 indagati Truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato |
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NAPOLI, 31 LUG. (Italia Estera) - I pm della Procura di Napoli Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo hanno depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei vertici dell'Impregilo, Fisia Italimpianti, Fibe e Fibe Campania, del presidente della Giunta regionale campana Antonio Bassolino (nella foto)e di altri 23 indagati nella indagine su presunte irregolarita' nello smaltimento dei rifiuti in Campania. In totale sono 28 le persone per le quali i magistrati inquirenti chiedono si vada a processo. Truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture sono i reati ipotizzati dai pm partenopei a carico, tra gli altri, del presidente della Regione Antonio Bassolino - commissario straordinario per l’emergenza dal maggio 2000 al febbraio 2004 - di Piergiorgio Romiti e Paolo Romiti, vertici della Impregilo, affidataria dell’appalto dello smaltimento dei rifiuti. Fra i nomi degli indagati, che da oggi diventano imputati, l’ex vicecommissario, Raffaele Vanoli, l’ex sub commissario Giulio Facchi, tecnici del commissariato di governo come Giuseppe Sorace e Claudio De Biasio, gli amministratori delegati di Fibe, Armando Cattaneo e Fisia, Roberto Ferraris.
L'inchiesta della procura partenopea ha gia' portato il 26 giugno scorso a un provvedimento cautelare da parte del gip Rossana Saraceno di sequestro preventivo di somme per 750 milioni alle societa' del gruppo Impregilo - sequestro confermato dal Riesame il 25 luglio scorso - e di interdizione alle societa' di contrattare per un anno con la pubblica amministrazione nel settore rifiuti, interdizione sulla quale il tribunale della liberta' deve ancora pronunciarsi dopo il ricorso dei legali del gruppo.
La richiesta di rinvio a giudizio riguarda tra gli altri Pier Giorgio e Paolo Romiti, l'ex amministratore delegato di Fibe Armando Cattaneo, l'ex direttore tecnico Salvatore Acampora gli ex subcommissari per l'emergenza rifiuti Giulio Facchi e Raffaele Vanoli. Antonio Bassolino, che ha sottolineato piu' volte di essere "sereno" e "tranquillo" rispetto il lavoro dei giudici, e' indagato solo per quel che concerne il suo ruolo di commissario straordinario per l'emergenza rifiuti fino al 2004.
L'indagine e' partita nel 2003 sulla base di denunce sul funzionamento del trattamento dei rifiuti e delle discariche e su una ipotesi di frode in pubbliche forniture il gip partenopeo dispose nel maggio 2004 il sequestro degli impianti di combustibile da rifiuti. Fibe, Fibe Campania e Fisia Italimpianti sono stati i gestori unici dello smaltimento dei rifiuti in Campania dal 1998 al decreto del novembre 2005, poi convertito in legge nel gennaio 2006, che ha risolto d'autorita' il rapporto di affido da Regione e societa'. (Italia Estera) -
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