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Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


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Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
10 lug 2007VOTO ALL’ESTERO: Repubblica denuncia in un video lo scandalo in Australia

Immediate le reazioni dell’opposizione: Denuncia alla Procura della Repubblica e richiesta alla Camera dell’annullamento delle elezioni per brogli. Il comunicato congiunto di Fedi e Randazzo
 
 
ROMA, 10 LUG.    Grosso scalpore ha suscitato negli ambienti politici romani lo scandalo dei voti avvenuto in Australia e pubblicato da  www.repubblica.it. Lo scoop è a firma di Alessia Manfredi.
 
Nel video australiano si vedono alcuni giovani che preparano le schede votate per l'Unione e per il candidato Antonino Randazzo (poi eletto al Senato) e per Forza Italia (ma sarebbe un errore) con la preferenza a Marco Fedi (anche lui, oggi a Montecitorio). Fedi fa parte del gruppo dell'Ulivo (Commissione Affari esteri e comunitari); Randazzo, invece, è senatore e membro di due commissioni (Agricoltura e politiche comunitarie).
Immediate le reazioni dell’opposizione: Denuncia alla Procura della Repubblica e richiesta alla Camera dell’annullamento delle elezioni per brogli. 
Il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi ha dichiarato: "Le rivelazioni comparse sul sito de 'La Repubblica' confermano che il voto all'estero è stato così chiaramente e inconfutabilmente caratterizzato da irregolarità e da veri e propri brogli da richiedere di essere annullato". "Questo fatto - prosegue - conferma che l'esito delle elezioni dello scorso anno è da riconsiderare. Nessuno può governare il Paese con il dubbio fondato della legittimità delle elezioni. E' comunque necessario questo punto e non più rinviabile procedere a ricontare tutte le schede elettorali per fugare ogni possibile vizio d'origine sulla legittimità di questa legislatura" 
Gregorio Fontana, capogruppo di Forza Italia nella giunta delle Elezioni della Camera ha detto che dopo il video sui brogli elettorali a Sidney alle ultime politiche è necessario "annullare i risultati": "Vero o falso che sia il video shock di 'Repubblica' sul voto degli italiani residenti in Australia, e quali siano le motivazioni che hanno spinto l'autore a diffonderlo solo ora, è da sempre evidente e riconosciuto che le elezioni dei rappresentanti in Parlamento degli italiani residenti all'estero sono state viziate da brogli e irregolarità plateali. Grave è anche il fatto - continua - che fino ad oggi la Giunta delle Elezioni non abbia neanche potuto iniziare la verifica del voto all'estero. A questo punto - conclude - si tratta di prendere in fretta l'unica decisione sensata: annullare i risultati del voto all'estero". 
Dario Rivolta, parlamentare di Forza Italia che cura i rapporti con gli italiani all'estero commenta così: "Scandaloso ma non sorprendente il video trasmesso tramite il sito di Repubblica.it, in cui si palesa visivamente come l'Unione abbia saputo moltiplicare i propri voti in Australia". "Non stupisce perché di queste pratiche, anche nelle altre ripartizioni della Circoscrizione Estero, noi ne avevamo già denunciato l'esistenza. Un candidato svizzero, non eletto, presentò sul tema, prima della proclamazione degli eletti, un esposto ai Carabinieri di Como e la nota trasmissione televisiva Striscia la Notizia, nello stesso periodo, aveva trasmesso un filmato in cui si vedevano in una cantina qualche migliaio di schede elettorali compilate dalla stessa mano", prosegue Rivolta. "Per non parlare poi dell'indegno caos, accaduto a Castelnuovo di Porto, sede dello scrutinio, caos confermato dall'analisi in corso presso la Giunta per le Elezioni. La magistratura ritiene, come sta facendo, tutto ciò non degno di drastici interventi?", si domanda il deputato azzurro.
La risposta in un comunicato congiunto di Fedi e Randazzo i due parlamentari tirati in ballo
Quella delle liste contraffatte in Australia è una bufala totale, mal assemblata e peggio raccontata un anno dopo le elezioni da un ex candidato non eletto, che ha avuto poche centinaia di voti. In un “video” ripreso dallo stesso personaggio con il suo telefonino, si dice in un garage di Sydney, e con lo stesso che dà indicazioni su dove inserire nomi e schede.
Alla “rivelazione”, sul sito di Repubblica.it, circa un presunto scandalo in Australia, (a Sydney, si dà ad intendere) di schede votate in blocco per i candidati a Camera e Senato dell’Unione-Prodi nelle elezioni politiche dell’aprile 2006, non può abboccare chi è in grado di esercitare un minimo di buonsenso e intelligenza. Si vedono copie di schede ma senza le buste effettive nelle quali deve essere spedito il voto e senza il tagliando che garantisce l’autenticità e senza il quale tutto è possibile, soprattutto fare qualche fotocopia delle schede. Talmente la pretesa denuncia di brogli con un video di copie di schede riempite da una mano d’ignoto, risulta a chiunque priva di attinenze alla reale procedura del voto per corrispondenza nella circoscrizione Estero. Tant’è che l’Udeur stessa, la formazione dello sprovveduto candidato contestatario non ha mai voluto né potuto prendere nella minima considerazione le insistenti segnalazioni di una denuncia basata su una patetica non-documentazione. Siamo al ridicolo, allo sconcio di provincia, ciò che stupisce è che ci sia qualcuno disposto a crederci. Perché il personaggio in questione non si è rivolto un anno fa alla magistratura ? E perché non lo fa oggi ? Noi lo faremo e ci riserviamo naturalmente qualsiasi azione a tutela della nostra onorabilità.
 
L’on. Mariza Bafile, deputata eletta in America del Sud, anche a nome del suo collega Bucchino ha detto :"Mi sento offesa e le comunità degli italiani all'estero dovrebbero ribellarsi a una rappresentazione che non è neanche il film 'Pane e cioccolata'". Quel video, aggiunge Bafile, che riferisce di parlare anche a nome di Gino Bucchino (eletto per l'Ulivo in Nord America), "dimostrerebbe che le nostre comunità all'estero sono di una tale ignoranza da non capire neanche cosa stanno scrivendo". "Considero questa accusa - sottolinea Bafile - un'offesa all'intelligenza degli italiani all'estero. E' assurdo dire a una persona che stiamo votando per lui e poi scrivere il nome di un altro e indicare il simbolo di un altro partito. Significa che i nostri connazionali sono incapaci di leggere e scrivere cosa che non è assolutamente vera". "Riteniamo - conclude - che questa sia una tattica per attaccare in generale il voto degli italiani all'estero per portare avanti una campagna tesa ad abolire il voto degli italiani all'estero. Perché se veramente avessero avuto prove avrebbero dovuto portarle all'inzio della legislatura alla magistratura".
 
 
Arnold Cassola, (Verdi), eletto nella ripartizione Europa  ha dichiarato:"Non è la prima volta che da varie parti si sostiene che ci siano stati dei brogli. La magistratura ha il dovere di indagare per fare luce sugli episodi accaduti anche se è strano che questo filmato e la denuncia vengano fuori solo dopo oltre 15 mesi dalle elezioni". "Sicuramente - aggiunge - le procedure del voto all'estero vanno riviste e corrette: per esempio il controllo del tagliando nominativo dovrebbe avvenire nel Consolato di riferimento, mentre lo spoglio dei voti dovrebbe essere decentralizzato in quattro città italiane diverse, una per ogni ripartizione estera".
 
Salvatore Ferrigno, deputato eletto all'estero nella circoscrizione America settentrionale ha affermato: "Il video di Paolo Rajo è solo una conferma di avvenimenti già ampiamente risaputi. Certo che vedere e sentire il video mandato in onda da 'Repubblica.it' sconcerta per la crudezza e la spregiudicatezza del suo contenuto. Nonostante tutto, però, noi di Forza Italia, garantisti da sempre e nei confronti di tutti, prudentemente aspetteremo gli sviluppi di questa vicenda". "Restano - aggiunge - delle fortissime perplessità sulle modalità e sui tempi di trasmissione del filmato. Perché il Rajo ha aspettato tutto questo tempo? Perché solo ora? Donato Bruno, della giunta delle elezioni, ha dichiarato la necessità di verificare bene cosa sia veramente successo. Noi di FI faremo pressing affinché si sappia tutta la verità. Sotto sotto ci potrebbe essere l'interesse di qualcuno, e non sono pochi, a ribadire il concetto dell'abolizione del voto per gli italiani all'estero approfittando del pasticcio fatto dall'Unione in quella casa di Sydney e chi sa in quante altre case sparse in tutto il mondo. Senza brogli, la Cdl avrebbe vinto le elezioni all'estero"
 
La vicenda ha sollevato un vespaio nel Senato. Tanto che a fine giornata il presidente Franco Marini ha assicurato in Aula l'opposizione sul fatto che "se ci sarà una richiesta in merito, informerà e fornirà tutti gli elementi alla Giunta per le elezioni di Palazzo Madama per consentire approfondimenti e una valutazione". Comunque il viceministro degli Esteri con delega per gli italiani nel mondo Franco Danieli riferirà prossimamente sulla vicenda in una audizione al Senato
 
Nelle ultime elezioni politiche dell’anno passato, dove gli italiani all’estero votarono per la prima volta, su 2.623.382 elettori residenti all'estero (cifra assolutamente molto al disotto della verità, n.d.r.) 1.135.617 (il 39% del totale) inviarono i loro plichi ai consolati ed elessero 7 deputati e 4 senatori di centrosinistra, 3 deputati e 1 senatore di centrodestra, 2 deputati e 1 senatore indipendenti. In totale, 12 deputati e 6 senatori, così come previsto dalla legge. I 4 senatori del centrosinistra, ai quali si è aggiunto l’indipendente dell’America Latina, il più votato, Luigi Pallaro, sono poi risultati decisivi nel dare la maggioranza a Prodi a Palazzo Madama.
(Italia Estera) 
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