01 giu 2007 | Napolitano: La Festa della Repubblica ricorrenza da celebrare in spirito di unità |
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Il Capo dello Stato:"Il sistema politico e le istituzioni possono riguadagnare credibilità e prestigio solo affrontando i cambiamenti necessari"
ROMA, 1 GIU. (Italia Estera) - La politica e la pubblica amministrazione hanno in Italia costi troppo elevati, che vanno opportunamente ridotti. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo sottolinea nel messaggio inviato in occasione del 2 Giugno, 'Festa della Repubblica'.
"Di certo - afferma il capo dello Stato - la macchina istituzionale e burocratica resta pesante e costosa". E allora "è indispensabile alleggerirla, renderla più razionale ed efficace, diminuirne i costi". Per Napolitano, infatti, "si impone perciò sobrietà e rigore nei bilanci pubblici e nei comportamenti pubblici".
Per il capo dello Stato dunque "riforme di ampio respiro ormai si impongono, nell'interesse generale" e "importanti sono le sollecitazioni che possono venire dall'opinione pubblica, dalle forze sociali e culturali e da una maggiore partecipazione dei cittadini". Avverte però Napolitano: "Nulla può sostituire la ricerca di intese, la scelta di soluzioni largamente condivise in Parlamento".
Solo in questo modo, secondo Napolitano "il sistema politico e le istituzioni rappresentative, a cominciare dal Parlamento, possono riguadagnare credibilità e prestigio tra i cittadini solo affrontando i cambiamenti necessari". Questo il monito del capo dello Stato a tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, perché non si può continuare a parlare di riforme "senza giungere a conclusioni concrete".
Napolitano quindi spiega: "Da una parte, bisogna avere il senso del limite e della responsabilità nel denunciare quel che non va" perché, avverte, "se si fa di tutta l'erba un fascio, si semina ulteriore sfiducia e non si aiuta la definizione di obiettivi precisi di rinnovamento".
Dall'altra parte, sottolinea ancora Napolitano, "si deve sapere che per rinnovare la politica e le sue regole, i meccanismi elettorali e le istituzioni, non c'è altra strada che quella di confronti e accordi tra le forze presenti in Parlamento e in altre assemblee elettive".
Il capo dello Stato riferendosi poi in particolar modo alla Festa della Repubblica la definisce "una ricorrenza da celebrare in spirito di unità: cittadini, istituzioni, forze armate, italiani all'estero". Ed è anche "l'occasione per gettare un breve e sereno sguardo sul cammino compiuto nell'ultimo anno e sul futuro che ci sta davanti"; anche se subito dopo precisa che "non spetta a me, sia chiaro, dare giudizi sull'azione di governo: non interferisco nel dibattito tra gli opposti schieramenti politici", tiene a chiarire Napolitano. (Italia Estera) -
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