- ROMA - Il Giornale ha pubblicato le osservazioni di Giampiero Massolo, Capo del Servizio Stampa e Informazione del Ministero degli Affari Esteri, a seguito dell’articolo apparso il 19 settembre sul Consolato Generale di Lugano:
“Un certo disagio presso le nostre collettività residenti in quell’area indubbiamente esiste, a causa della ristrutturazione della rete consolare imposta dalle pressanti esigenze di bilancio. In Svizzera, ed in particolare nel Canton Ticino, sono stati soppressi gli Uffici consolari di Chiasso, Bellinzona e, ultimo in ordine di tempo, Locarno. Ne è derivato un notevole aggravio di lavoro per il Consolato Generale di Lugano, in quanto non è stato possibile accompagnare le varie tappe della ristrutturazione con un parallelo rafforzamento degli organici di quella Sede. Due nuovi impiegati, peraltro, hanno recentemente preso servizio presso l’Ufficio.
Per quel che concerne i fondi destinati all’associazionismo, premesso che essi sono finalizzati all’assistenza dei connazionali indigenti o ad iniziative scolastiche per l’insegnamento, rilevo che il loro impiego segue le regole generali della contabilità dello Stato ed è sottoposto al vaglio degli Organi di controllo. La trasparenza nella gestione dei fondi in questione, inoltre, è rafforzata dal fatto che le richieste di contributo avanzate dalle associazioni vengono sottoposte ai locali Comitati degli Italiani all’Estero (COMITES), che esprimono il proprio parere obbligatorio su ogni singola richiesta.
Anche la normativa sulla semplificazione amministrativa trova puntuale applicazione presso il Consolato Generale di Lugano, che è fra l’altro impegnato – come risulta del resto nell’articolo “La tecnologia eliminerà le code” pubblicato nella stessa data dal Giornale – in una decisa azione di ammodernamento e snellimento dell’erogazione dei servizi.
Vorrei osservare, infine, come il Console Generale abbia recentemente organizzato, con l’obiettivo di migliorare i servizi coinvolgendo la collettività, una riunione alla quale hanno partecipato tutte le associazioni della circoscrizione. Ne è prevista entro breve una seconda, alla quale – a differenza di quanto è avvenuto in occasione della prima – è auspicabile che anche il Centro di documentazione e informazione emigrazione di Lugano accetti l’invito a partecipare”.