Prodi:Trenta minuti di discorso a Palazzo Madama per chiedere la fiducia.
Domani il voto. Previsto per venerdì quello finale alla Camera . Per il Premier la ''Riforma elettorale priorità assoluta''. Significativo passaggio sulle comunità italiane nel Mondo
ROMA, 27 FEB (Italia Estera) - Legge elettorale, politica estera, economia, con particolare riferimento agli interventi per le famiglie e per i giovani colpiti dal precariato. Questi i temi su cui Romano Prodi ha oggi chiesto la fiducia al Senato. Illustrando le strategie che il governo porterà avanti se verrà 'promosso' con il doppio voto di fiducia di domani e venerdì.
"Non ho mai nascosto fin dall'inizio la natura politica di questa crisi". Così Romano Prodi (nella foto) si rivolge al Senato iniziando il suo discorso a palazzo Madama. Prodi ha ricordato che "l'esecutivo è andato in minoranza su un punto fondamentale per la vita del governo: la poltica estera e di difesa". Ma già prima di quell'episodio dice il premier, c'erano state "tensioni" e "litigiosità accentuata" nella maggioranza e per questo, spiega, aveva deciso di dimettersi. Il Professore non si nasconde le difficoltà: "Ho affermato che è una crisi politica" e quindi governo e maggioranza "ne devono trarre fino in fondo l'insegnamento di metodo e di merito. Sono qui per chiedere una fiducia per un rinnovato slancio dell'azione dell'esecutivo".
Slancio che dovrà fare i conti innanzi tutto con la riforma del sistema di voto. "Uno dei nodi principali è la legge elettorale e per questo, rispondendo con convinzione all'invito del presidente Napolitano, consideriamo nostro dovere mettere mano ad una sua pronta riforma", dice il premier ."La legge elettorale è un'assoluta priorità", ma serve ''un'ampia convergenza" per riformarla, ha sottolineato ancora. ''Toccherà al Parlamento stabilire le forme anche organizzative su come discuterne. Non tocca a me dare indicazioni ma accompagnare il lavoro". Il premier ricorda che quello della riforma elettorale "è un compito che trascende l'orizzonte, forzatamente di parte, della maggioranza e del Governo e che coinvolge la scrittura di regole fondamentali su cui l'intero sistema politico deve potersi riconoscere".
Sulla politica estera, tema caldo dallo stesso Prodi indicato come cruciale, bisogna attivare iniziative politiche a carattere internazionale, perché "la presenza militare da sola non basta", dice riferendosi alla situazione in Afghanistan. Una soluzione che può partire da una "soluzione politica", innanzitutto con la conferenza di pace proposta proprio dall'Italia: "All'inizio la nostra proposta ha incontrato qualche difficoltà ma ora sta raccogliendo consensi crescenti", dice il leader dell'Unione.
Poi con un significativo passaggio si é rivolto alle comunità italiane mel Mondo.
"Il nostro impegno in campo internazionale", ha sostenuto Prodi "non sarebbe completo se non menzionassimo l’impegno per sostenere e valorizzare il patrimonio rappresentato dalle comunità italiane nel mondo".
"Un patrimonio", ha aggiunto il Premier, "che pochi altri Paesi possono vantare, ma che noi tutti nei decenni scorsi abbiamo largamente trascurato. La presenza per la prima volta in questo Parlamento di senatori e deputati eletti all’estero è il segno felice di un’inversione di tendenza che dobbiamo onorare e che noi onoreremo".
Sull'economia poi. In crescita per meriti che il Professore riconosce debbano essere divisi anche con gli sforzi del precedente governo. "Sono consapevole che non tutto il merito dei risultati" riguardanti la ripresa economica "sia da attribuire al nostro governo". Ma "ora ci dobbiamo a impegnare a non vanificare gli importanti risultati conseguiti", scandisce Prodi.
Nel discorso poi entrano a pieno titolo il problema del precariato dei giovani, e quello della riforma delle pensioni. Intanto Prodi annuncia una prima misura di in favore delle famiglie legata all'abbassamento dell'Ici. L'imposta, dice Prodi, verrà ridotta tramite una modifica sul calcolo dell'Ici per la prima casa in modo da prevedere ''significative riduzioni per le famiglie''.