04 dic 2006 | I lavori del Cgie nella giornata dedicata ai giovani convenuti da tutto il mondo |
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Il Vice Ministro per gli italiani nel mondo, Franco Danieli, prima di partire per l’Argentina ha svolto una lungimirante relazione tracciando, tra l'altro, anche le linee del futuro CGIE.
ROMA, 4 DIC. (Italia Estera) - Con l'intervento di questa mattina del Vice Ministro per gli italiani nel mondo, il Senatore Franco Danieli ha avuto inizio la prima giornata di lavori dell'Assemblea Plenaria del Cgie dedicata esclusivamente ai giovani. Al tavolo della presidenza, oltre al viceministro, l’ambasciatore Adriano Benedetti direttore generale degli Italiani nel Mondo del MAE , il rappresentante del ministro Melandri (impegnata all’estero) il dott. Ferrari ed il Segretario Generale del CGIE uscente, l’on. Franco Narducci. Narducci ha porto il saluto ai giovani presenti convenuti da tutto il mondo. Tra gli intervenuti i senatori Claudio Micheloni e Antonino Randazzo (che ha presentato al CGIE le sue dimissioni da presidente della prima Commissione . Vedi Italia Estera), l’on. Bucchino, l’on. Salvatore Ferrigno, e molti altri.
Il viceministro Danieli, in partenza per la sua missione in Argentina, non ha voluto mancare di portare il suo saluto (vedi servizio di Italia Estera) ai consiglieri del CGIE riuniti per i lavori preliminari dell’Assemblea plenaria che comincerà dopo domani ed ai giovani di origine italiana riuniti a Villa Carpegna. Altro intervento significativo quello del rappresentante del ministro Melandri che ha annunciato le iniziative più significative del suo ministero, come la creazione della Consulta interculturale giovanile .
Poi alcuni dei giovani, scelti tra tutti quelli arrivati a Roma, hanno portato le loro testimonianze.
Ha cominciato a raccontare la sua esperienza Angela Sposato (NELLA FOTO)dagli Stati Uniti di origine calabrese, poi si è passati al “tedesco” Claudio Provenzano (NELLA FOTO), a Giovanna Villelladi Montereal (Canada), che ha denunciato l’assenza di spazio nell’associazionismo regionale ed ha sollecitato il riconoscimento in Italia dei titoli di studio canadesi, a Martin Viani dell’Argentina, a Michele Bartali del Lussemburgo. Davide di Iulio di Toronto, ha voluto spiegare la differenza tra Toronto e Montreal, affermando che gli italiani hanno costruito Toronto ed ora la gestiscono. Ha raccontato che i suoi nonni parlavano solo il dialetto, i suoi genitori inglese ed italiano e lui che capisce il dialetto ma parla italiano ed inglese.
Poi ha aggiunto che senza la conoscenza della lingua italiana non avrebbe potuto leggere Dante Alighieri e Gramsci che è il suo preferito.
Ha raccontato anche delle sue esperienze estive in Italia ed ha aggiunto che Sergio Marchionne è stato uno di loro nato ed educato a Toronto ed oggi comanda in Fiat. Julio si riferiva appunto a Sergio Marchionne l’attuale amministratore delegato del gruppo Fiat di Torino che si è laureato in legge alla Osgoode Hall Law School di Toronto. Ha conseguito un Mba alla University of Windsor del Canada e dal 1985 è dottore commercialista, mentre dal 1987 è stato procuratore legale e avvocato nella regione dell'Ontario. E il Canada è stato il paese in cui il manager ha fatto anche le prime esperienze professionali, dal 1983 al 1985, proprio come commercialista ed esperto nell'area fiscale a Deloitte Touche.
Anche Sandra Murru che è sociologa a Bruxelles si racconta: Arrivato là il padre lavoratore della FIAT con il suo stipendio non potendosi fittare una casa nella città, fu costretto ad andare ad abitare fuori di Bruxelles, ma comunque non nel “ghetto” italiano, consentendo così alla figlia di interessarsi anche di opere sociali e della cultura italiana.
Lei così in Belgio "è una eccezione alla regola", dice. Nei ghetti c’è razzismo, disoccupazione, delinquenza. Sandra ha spiegato anche che loro attualmente sono più distaccati e che non rimpiangono più questo Paese (l’Italia), loro che sono della terza generazione.
Dopo Jonny Margiotta del Venezuela è stata la volta di Rossella Nicosia di Manchester (vedi Italia Estera). Ha raccontato le sue esperienze nel sociale, sostenendo che l’Italia ha molto da offrire. Infine ha sottolineato l’opera meritoria di Padre Carmelo a Londra che ha fatto scoprire il volontariato dei giovani nelle carceri inglesi. (Italia Estera) -
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