Il leader di An polemico con l'Udc: "Oggi la Cdl c'è ed è forte". E avverte: "Questo esecutivo ha i giorni contati"
ROMA, 2 DIC. (Italia Estera) - ''Nel più breve tempo possibile manderemo a casa il governo peggiore che l'Italia abbia mai avuto''. E' questa la volontà della piazza a San Giovanni come scandisce dal palco il leader di An Gianfranco Fini.
Il presidente di Alleanza nazionale 'punzecchia' l'Udc che ha disertato la manifestazione: ''Non saranno le invidie, le malizie, le indiscrezioni fasulle, le tante e troppe polemiche costruite ad arte a dividere ciò che questa piazza unisce e chiede e cioè la volontà di recuperare la rappresentanza nel più breve tempo possibile mandando a casa il peggior governo che l'Italia abbia mai avuto''.
Polemizzando ancora con i centristi, Fini avverte: "Oggi in piazza la Cdl c'è ed è forte". "Come 10 anni fa - aggiunge- la Cdl è destinata a rappresentare il futuro. Questa è una certezza".
Il leader di Alleanza Nazionale ammette che "da questa manifestazione non ci sarà una conseguenza politica diretta a breve. Stasera non c'è la spallata perchè, lo sappiamo bene, i governi non cadono per una manifestazione. Ma da manifestazioni come questa devono prendere atto di avere i giorni contati, di essere in minoranza" dice Fini rivolgendosi alla folla di Piazza San Giovanni.
Il numero uno di Via della Scrofa rimarca poi la differenza con le manifestazioni della sinistra affermando che "qui c'è l'Italia onesta e che lavora . Qui c'è l'Italia che non ama i teppisti e rispetta la legge".
Gianfranco Fini cede quindi la parola a Umberto Bossi (nella foto) e prima di chiedere un grande applauso alla platea, dice: "Voglio essere io a presentare a Roma, la città che ha dato alla Cdl, ad An e anche a me, un uomo come Umberto. Una persona che ha dimostrato nel momento della sofferenza di essere un uomo politico sempre, e di amare la sua comunità, come un padre ama i suoi figli".
Lo storico leader del Carroccio si rivolge direttamente al presidente della Repubblica, al quale dice che "questo governo è delegittimato. Caro presidente Napolitano, la gente vuol tornare a votare". Poi arriva l'esortazione al Cavaliere: "Dobbiamo fare un applauso a Silvio per dirgli non mollare, tieni duro''. Immediata la replica di Berlusconi: "State tranquilli prendo questo appello come un imperativo categorico".(Italia Estera) -