- ROMA - In relazione al sequestro, in Somalia, del motopeschereccio ”Baharikenya”, di proprietà di una società italiana e con marittimi italiani a bordo, fonti della Farnesina hanno confermato che esso è seguito con grande attenzione da parte del Ministero degli Esteri, la cui Unità di Crisi – viene fatto osservare – fin dal 28 settembre 1999 aveva diramato un avviso di pericolosità della navigazione in prossimità delle coste somale.
La Farnesina, proseguono le fonti, è impegnata a favorire una positiva soluzione della vicenda su due piani.
Localmente, la Delegazione Diplomatica Speciale per la Somalia si è messa immediatamente in contatto con l’armatore, per fornirgli assistenza, e con personalità somale della regione interessata – caratterizzata da violenti scontri tra fazioni locali - affinché agevolassero uno sblocco della trattativa. Per seguire quest’ultima più da vicino, inoltre, è stato inviato ad Eyl personale della Delegazione. Generi di prima necessità, infine, sono stati fatti pervenire a bordo dell’imbarcazione.
Dal Ministero degli Esteri, nel frattempo, sono stati e continuano ad essere tenuti contatti quotidiani con tutti i soggetti coinvolti, compreso l’armatore ed il comandante della nave, mentre ai familiari sono state fornite notizie giornaliere sugli sviluppi.
Il Ministero degli Esteri, concludono le fonti, continuerà ad adoperarsi per una positiva soluzione della vicenda.