WASHINGTON, 24 OTT. (Italia Estera) - Il ministro della Giustizia italiano Clemente Mastella ha chiuso la sua visita negli Stati Uniti con l'incontro, al Dipartimento di Stato di Washington, con il segretario di stato americano Condoleezza Rice. Mastella era arrivato venerdì a Washington dove, tra l'altro, aveva incontrato il ministro della Giustizia Usa Alberto Gonzales. (Vedi servizio Italia Estera del 21 ottobre) Prima della partenza il ministro Mastella ha dichiarato di aver ricavato l'impressione che "Non c'é disagio", da parte degli Stati Uniti "a lavorare con questo governo"; e "non ci sono perplessità o apprensione" per l'astensione dell'Italia sul Venezuela, nel voto dell'Assemblea generale dell'Onu sul Paese latino-americano da designare nel Consiglio di Sicurezza.
Prima dell'incontro con la Rice, e subito dopo, Mastella è stato in contatto telefonico con il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, cui ha riferito del colloquio e del fatto che la Rice è stata "prodiga di elogi" nei suoi confronti. Parlando "come leader politico", "più che come ministro della Giustizia", Mastella ha assicurato al segretario di Stato che sarebbe "contrario a una linea neutralista" dell'Italia verso gli Stati Uniti, a conferma di un rapporto di solidarietà forte tra Italia ed America.
Nel sui incontro con i giornalisti, il ministro ha dichiarato anche che ha giudicato l'incontro con la Rice "molto importante, sia personalmente, perché è un pò particolare e molto straordinario che un ministro della Giustizia sia ricevuto al Dipartimento di Stato, sia per il governo italiano, perché è una conferma che non c'é disagio da parte degli Stati Uniti a lavorare e collaborare con questo governo, dove ci sono posizioni diverse, ma dove la linea è quella scelta e confermata di solidarietà e di convergenza" tra Italia e Usa, anche se ci possono essere "differenze di punti di vista".
Per Mastella, "rimane inalterato un rapporto consolidato dalla tradizione storica e che, per quanto mi riguarda, è parte fondamentale della mia cultura e delle mie scelte di natura politica". Alla Rice, il ministro della Giustizia ha spiegato l' astensione dell'Italia nel voto all'Onu, "dovuta anche alla presenza in Venezuela di una forte comunità italiana".
Dopo avere constatato che "gli Stati Uniti mal digerirebbero" che il Venezuela fosse nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu, Mastella ha riproposto "la formula terza", cioé quella di una candidatura alternativa allo stallo Guatemala-Venezuela. La Rice - ha riferito il ministro - "ha risposto, credo saggiamente, che la decisione spetta ai Paesi latinoamericani", fermo restando che Washington vuole evitare che la scelta cada sul Venezuela per le posizioni che il presidente venezuelano Hugo Chavez esprime nei confronti degli Stati Uniti.
Facendo l'elenco delle candidature alternative ipotizzate, come Messico e Repubblica Dominicana, la Rice ha pure citato "un'ipotesi uruguayana, di cui noi saremmo contenti perché l' Uruguay è un Paese a forte presenza italiana", posto comunque che tocca ai Paesi latinoamericani pronunciarsi.
Il segretario di Stato ha ringraziato il governo italiano per la cooperazione giudiziaria in sede internazionale, in Iraq, in Afghanistan e nel Kosovo; e per l'impegno in Libano, "dove - ha detto Mastella riferendo pure un giudizio della Rice - ha lavorato molto bene il ministro degli Esteri". A sua volta, il ministro italiano ha rilevato che, "senza un rapporto di stretta collaborazione con Stati Uniti, per l'Italia sarebbe stato difficile assumere la posizione di leadership che oggi abbiamo nell'area mediorientale", favorita "dalla mancanza di diffidenza nei nostri confronti, che non ha ragione di essere e che non c'é".
Accogliendo Mastella, la Rice, a quanto si è appreso da fonti presenti all'incontro, gli ha detto: "So che lei è un amico e ci tenevo a incontrarla di persona". Il clima del colloquio, durato circa mezz'ora, è stato molto caloroso e gli omaggi 'Italian Style' offerti sono stati molto graditi.
Scherzosamente, il ministro ha espresso ai giornalisti "invidia e un pizzico di gelosia per l'ottimo ambasciatore" d'Italia negli Usa, Giovanni Castellaneta, che lo accompagnava nella visita, perché il segretario di Stato lo ha salutato con un bacio "molto affettuoso".
"Spero di recuperare quando la Rice verrà in Italia - ha aggiunto Mastella -, perché ha detto che, dopo avere incontrato D'Alema, ci sarà un posto anche per me". Nella conversazione, sono emersi, fra Mastella e la Rice - a detta del ministro - punti di contatto impensabili: i due hanno parlato di Long Island, che "lei conosce bene e dove mia moglie ha studiato".
E la Rice avrebbe anche rivelato di avere un lontano avo italiano: Mastella l'ha trovata "molto sorridente, mediterranea, molto solare".(Italia Estera) -