CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. (Italia Estera) - Al senso del matrimonio cristiano, Benedetto XVI, che ha fatto ritorno in Vaticano dopo la pausa estiva a Castel Gandolfo, ha dedicato l'Angelus recitato dalla finestra del suo studio su piazza San Pietro, davanti ad alcune migliaia di fedeli, in una splendida giornata di sole. Partendo dal precetto del Deteuronomio che ammetteva il ripudio della propria moglie, papa Ratzinger ha spiegato che nel Vangelo si rivela invece la "verità del matrimonio" come "progetto originario di Dio, intima comunione di vita e di amore coniugale, fondata dal Creatore e strutturata con leggi proprie". "Il mio pensiero - ha aggiunto il Pontefice - va a tutti gli sposi cristiani: ringrazio con loro il Signore per il dono del sacramento del matrimonio e li esorto a mantenersi fedeli alla loro vocazione in ogni stagione della vita, 'nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia', come hanno promesso nel rito sacramentale".
"Consapevoli della grazia ricevuta - ha aggiunto - possano gli sposi cristiani costruire una famiglia aperta alla vita e capace di affrontare unita le molte e complesse sfide di questo nostro tempo. C'é oggi - ha sottolineato - particolarmente bisogno della loro testimonianza. C'é bisogno di famiglie che non si lascino travolgere da moderne correnti culturali ispirate all'edonismo e al relativismo, e siano pronte piuttosto a compiere con generosa dedizione la loro missione nella Chiesa e nella società".
Ha infine invocato la benedizione della Madonna e di san Giuseppe "su tutte le famiglie, specialmente quelle in difficoltà". Nei saluti in francese, alla fine dell'Angelus, il Papa è tornato sull'argomento, auspicando che "per il bene di tutti, i responsabili della vita pubblica sostengano l'istituzione coniugale e familiare, fondamentale per la società".(Italia Estera) -