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29 set 2006Celebrati a Cuneo i funerali di Langella

La salma e' stata tumulata a Boves, paese in provincia di Cuneo, dove Langella viveva con la moglie.
Servizio di Luciano Lombardini
CUNEO, 29 SET. (Italia Estera) - Sono stati celebrati stamattina nel duomo di Cuneo i funerali del Caporal maggiore capo scelto, Giorgio Langella, il militare ucciso nell'attentato contro le truppe italiane a Kabul, in Afghanistan.. Nella chiesa presenti molti alpini, persone comuni e numerosi rappresentanti della politica, fra cui il presidente della Camera Bertinotti e quello del Senato Marini. La cerimonia è stata presieduta dall’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, ordinario militare.
Un caldo applauso ha accolto l'arrivo nel duomo la salma di Giorgio Langella. Numerose persone sono rimaste fuori dalla cattedrale affollata, dove la funzione e' stata presieduta dall'arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco. Questi, nell'omelia, ha elogiato il coraggio di "donarsi" della vittima, contrapponendolo all'odio e alla violenza dei carnefici. Le missioni all'estero, ha detto inoltre Bagnasco, sono finalizzate "al bene dei popoli". Commovente la lettura della preghiera dell’alpino.
La moglie Franca, sull'abito nero appuntati i gradi rossi del marito. Con lei il figlio Luigi e la sorella di Giorgio Barbara raccolti in doloroso silenzio. Moltissimi i fiori: spiccano la corona del Capo dello Stato, portata dai corazzieri, e le tre corone inviate dai Presidenti della Camera e del Senato e dal Presidente del Consiglio portate dai valletti.
"I militari, sono uomini con un grande cuore, con una sensibilità straordinaria", ha detto Barbara Langella, sorella di Giorgio. "Siamo distrutti io e i miei genitori - ha proseguito- ma abbiamo il conforto dei colleghi di mio fratello, che ci sono stati sempre vicini. Sono persone straordinarie dal tenente medico psicologa che ci assiste al generale Meano. Ho la certezza che non c'è niente di finto".
Alla cerimonia erano presenti anche il ministro della Difesa Arturo Parisi, il capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio Gianpaolo Di Paola e il capo di stato maggiore dell'Esercito, generale Filiberto Cecchi.
Luciano Lombardini/Italia Estera



 
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