Un’epidemia che dilaga a macchia d’olio, ha già fatto una vittima
Servizio di Ro Pucci
HOUSTON, Texas - E’ evidente che gli spinaci dell’ultima generazione venduti in America non sono più quelli che davano forza erculea e rendevano invincibile come Sansone il celebre personaggio dei cartoni animati Braccio di ferro .
Quelli d’oggi, invece, che sembra provengano dalle coltivazioni della California, hanno gia causato la morte di una donna 77enne e fatto sentire male oltre 110 persone, diffondendo negli Stati Uniti il panico che in genere s’accompagna alla notizia del propagarsi di un’epidemia di Escherichia coli con le infezioni renali e la gastroenterite che regolarmente s’accompagnano ad essa.
Una volta si riteneva che tale pericolosa epidemia si potesse diffondere solo in Africa ed in altri paesi del terzo mondo. La realtà dimostra invece che nessuno è immune e, mentre gli esperti d’epidemiologia iniziano con le analisi di laboratorio di rito, s’apprende che ora sono più di una ventina gli stati dove il male ha fatto già la sua comparsa.
La FDA, l’organismo americano preposto agli interventi d’ordine sanitario, ha cominciato a fare diramare sulle stazioni radiotelevisive di tutto il paese inviti a non consumare gli spinaci freschi in busta che potrebbero essere potenzialmente pericolosi ed a comunicare subito alle autorità competenti la comparsa di nuovi casi sospetti.
Si teme che la gente comune ritenga che il semplice lavaggio riesca ad eliminare il problema mentre, invece, ciò che occorre fare per eliminare i batteri nocivi, se proprio si vuole rischiare, è di bollire per un tempo prolungato le verdure prelevate dalle confezioni. Per maggiore sicurezza si fanno poi raccomandazioni analoghe anche ai ristoratori, perché non espongano i loro clienti a sorprese molto spiacevoli.
E’ chiaro dunque, visto il verificarsi d’incidenti preoccupanti di questo genere, che il progresso non ha portato ad una maggiore protezione del consumatore medio americano.
Alcune decine d’anni addietro le contaminazioni delle verdure non costituivano un’incognita pericolosa per i consumatori.
Se cosi fosse stato i cartoni animati, che sono in grado di darci pure lezioni di sociologia, non avrebbero presentato un personaggio come Braccio di ferro che per battere i suoi avversari ricorre sempre all’aiuto fornitogli dal contenuto di una scatola di spinaci.
RO PUCCI/Italia Estera