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17 set 2006Il Papa da Castel Gandolfo sull'ondata di protesta nell'Islam:"Sono vivamente rammaricato"

Servizio di Luciano Lombardini
CASTEL GANDOLFO (ROMA), 17 SET (Italia Estera) -  "Sono vivamente rammaricato per le reazioni suscitate da un breve passo del mio discorso all'Universita  di Ratisbona, ritenuto offensivo per la sensibilità  dei credenti musulmani". E' quanto ha affermato Benedetto XVI prima della preghiera dell'Angelus a proposito dell'ondata di protesta scatenata nel mondo islamico per il suo discorso all'Università di Ratisbona  in Germania. Ed ha  agiunto: "Spero che la dichiarazione resa pubblica ieri dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, in cui ha spiegato l'autentico senso delle mie parole, valga a placare gli animi e a chiarire il senso del mio discorso, che nella sua totalità era ed è un invito al dialogo franco e sincero, con grande rispetto reciproco".
Il passo del discorso all'Università di Ratisbona, ritenuto offensivo dai credenti musulmani, era "una citazione di un testo medioevale, che non esprime in nessun modo il mio pensiero personale" ha precisato Benedetto XVI .
 
"Il viaggio apostolico in Baviera, che ho compiuto nei giorni scorsi, è stato una forte esperienza spirituale, nella quale si sono intrecciati ricordi personali, legati a luoghi a me tanto familiari e prospettive pastorali per un efficace annuncio del Vangelo nel nostro tempo". Così papa Benedetto XVI, interrompendosi più volte per la pioggia scrosciante che cadeva sui fedeli riuniti nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, ha iniziato il suo atteso discorso di oggi, prima della recita dell'Angelus. "Ringrazio Dio - ha aggiunto - per le consolazioni che mi ha dato di vivere e sono riconoscente, al tempo stesso, a tutti coloro che hanno attivamente lavorato per la riuscita di questa mia visita pastorale". Di essa il Papa ha detto che parlerà più diffusamente nell'udienza generale del prossimo mercoledì in Piazza San Pietro.
 Dopo le ulteriori precisazioni sul senso del suo discorso a Ratisbona e l'espressione del suo "vivo rammarico" per le reazioni scatenatesi nel mondo islamico, il Papa si è quindi soffermato su due recenti ricorrenze liturgiche, la festa dell'esaltazione della Croce e la memoria della Madonna Addolorata, celebrate il 14 e 15 settembre.
 
Anche la televisione satellitare del Qatar al Jazira, la più seguita nel mondo musulmano, ha trasmesso in diretta l'intervento del Benedetto XVI all'Angelus di oggi in cui il Papa ha espresso rammarico per le reazioni al suo discorso in Germania, all'inizio della settimana e ha auspicato un dialogo "franco e sincero con grande rispetto reciproco".
 
"Il rispetto deve essere reciproco". E' il titolo dell'editoriale, rivolto ai "cari amici islamici", che il quotidiano 'Avvenire' dedica oggi alla crisi scatenata dalla 'lectio magistralis' ("mal letta", commenta L'Avvenire, organo dell'episcopato) di papa Ratzinger all'Università di Ratisbona. Il giornale dei vescovi italiani ricorda che con la dichiarazione di ieri del neosegretario di Stato Tarcisio Bertone "Benedetto XVI è tornato a spiegarsi, a chiarire il suo pensiero". Lui - sottolinea Avvenire - "non impone nulla a nessuno: tanto meno ai musulmani. Liberi, se vogliono, di non condividere il pensiero del capo della Chiesa cattolica".
 "Ma neppure a loro - osserva il quotidiano della Cei - è consentito di distorcere e svilire le parole del Papa per fabbricare un micidiale cocktail di menzogna e fanatismo che costituisce un ulteriore insulto al Dio unico, che noi e loro preghiamo". "Chi in questi ultimissimi giorni ha attaccato papa Ratzinger - si legge ancora nell'editoriale -, dipingendolo come un neo-crociato, dovrebbe chiedersi come mai, all'inizio della settimana, era stato invece raffigurato come difensore dell'Islam, e propugnatore di un'alleanza forte con le religioni dell'Asia e dell'Africa. Non a caso, chi oggi ha più titoli per meravigliarsi di una reazione tanto schizofrenica è proprio Benedetto XVI".
 
Controlli accurati a Castel Gandolfo tra i fedeli che assistono all'Angelus del Papa. I responsabili della sicurezza hanno deciso  di rinforzare la guardia, anche se, si fa notare, non ci sono segnalazioni specifiche e il livello di attenzione su simili eventi è sempre al massimo livello.
 
E’  stato esteso il perimetro controllato dalle forze dell'ordine attorno a Castel Gandolfo. Anche per l'accesso al palazzo i controlli sono molto accurati: Alle circa duemila persone in fila vengono controllate borse e zaini.
 
Il domenicale tedesco Bild am Sonntag, rivela oggi che  nelle misure di sicurezza a protezione del Papa è stato imposto anche il divieto di sorvolo su Castelgandolfo e che il controllo su tale restrizione ai voli viene effettuato da aerei Awacs. Bild am Sonntag aggiunge che alla base aerea di Pratica di Mare è a disposizione un caccia intercettore, pronto a levarsi in volo in ogni momento. Secondo il settimanale tedesco le misure di sicurezza a protezione di Papa Ratzinger sono paragonabili a quelle introdotte in Vaticano nel 1981, dopo l'attentato a Giovanni Paolo II.
 
Per placare la bufera la Santa Sede spinge l'acceleratore della diplomazia. "Abbiamo incaricato i Nunzi dei paesi musulmani di portare e di spiegare la mia dichiarazione alle autorità politiche e religiose tenendo presente gli elementi che finora sono stati trascurati". Il cardinale Tarcisio Bertone segretario di Stato illustra le misure che sono state predisposte per placare le polemiche all'interno del mondo musulmano nate da una errata e fuorviante interpretazione della 'Lectio magistralis' di Benedetto XVI a Ratisbona. Il cardinale Bertone parla di "manipolazione un po' pesante rispetto alle intenzioni che aveva il Papa" poiché di un denso ed articolatissimo discorso dottorale è stata estrapolata soprattutto la citazione riguardante il dialogo tra Michele II Paleologo ed un dotto persiano ai tempi della presa di Costantinopoli. "La citazione di Michele il Paleologo è stata citata in un passaggio di un ampio discorso che faceva il Papa, un grande affresco che tocca l'uomo ed anche l'Europa. La riduzione di un discorso così grande e programmatico fatto dal grande teologo Ratzinger e ridurla al frammento di una citazione mi pare una manipolazione un po' pesante rispetto alle intenzioni del Papa". Quello che succederà nei prossimi giorni é di "dare chiarimenti" e spegnere un incendio sorto su un equivoco.
Il Ministro degli Esteri e Vice-Presidente del Consiglio, On. Massimo D'Alema, in una nota della Farnesina, ha rilevato che, in merito alle polemiche sorte sul discorso pronunciato dal Santo Padre all'Universita' di Regensburg, le precisazioni della Santa Sede hanno compiutamente chiarito il senso autentico delle parole di Sua Santita' Benedetto XVI.

Il Ministro D'Alema si augura sinceramente che ogni possibile malinteso sia dissipato e che possano percio' rientrare le reazioni emotive generatesi nel mondo islamico.
Il ministro D''Alema confida che si riaffermino con forza le ragioni del mutuo rispetto tra le religioni e del dialogo costruttivo tra culture e civilta', quali irrinunciabili strumenti al servizio della cooperazione e della pace. Da parte italiana si intende contribuire con convinzione e determinazione al raggiungimento di questo obiettivo e a favorire un clima di serena convivenza e reciproca apertura.

Luciano Lombardini /Italia Estera



 
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