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16 set 2006UN MISTERO DELLA STORIA AMERICANA: IL SOMMERGIBILE H.L. HUNLEY

Ora il suo eroico equipaggio riposa nei giardini di pietra della South Carolina
Servizio esclusivo di Ro Pucci
 
HOUSTON, Texas – Il 16 Aprile di due anni fa a Charleston, in South Carolina, si è assistito a quello che molti hanno subito definito “l’ultimo funerale della Guerra Civile”.
In quell’occasione, infatti, sono stati resi gli  onori agli otto eroici e sfortunati membri dell’equipaggio del sommergibile sudista H.L. Hunley affondato misteriosamente dopo aver portato a termine la sua missione di guerra nella notte del 17 Febbraio del 1864.
Erano il comandante, tenente George Dixon, ed i marinai Arnold Becker, J.F. Carlsen, Frank Collins, Augustus Miller, Joseph Ridgeway C. Simkins e James A. Wicks che s’erano inabissati a bordo di un vascello capace di navigare sott’acqua, simile a quello concepito dalla fervida immaginazione del visionario Jules Verne, dopo aver affondato la nave della Marina Unionista U.S.S. Housatonic, la prima nave da guerra ad avere la peggio con la nuova, emergente ed insidiosa arma sottomarina che continua a preoccupare anche ai nostri giorni.
L’Hunley aveva avuto appena il tempo di segnalare con orgoglio il proprio successo alla postazione confederata di Sullivan’s Island ed  era sparito improvvisamente e  per sempre con i suoi uomini nella sua fredda bara liquida. Sebbene l’acqua nel punto dell’inabissamento non fosse profonda il sommergibile era destinato a rimanere nascosto a chi lo cercava con gran fervore ed interesse a causa della spessa coltre di sabbia e detriti depositatasi su di esso. Ma l’oceano che l'aveva tolto, sei anni fa circa, si era finalmente deciso a restituire ai ricercatori il sommergibile confederato ed i resti del suo equipaggio.
Col ritornare a galla della struttura metallica corrosa dall’acqua e dal tempo, studiando approfonditamente i reperti recuperati, si sono potute accertare le circostanze favorevoli che portarono l’Hunley a compiere la sua missione, mentre rimane ancora il mistero di come tecnicamente si sia potuto verificare il suo affondamento. E’ risultato evidente che gli uomini nascosti all’interno del suo ventre, come i fieri guerrieri greci all’interno del cavallo di Troia, al momento dell’incidente fatale erano intenti nell’esecuzione della loro missione ed inconsapevoli della loro fine.
Essi, pero’, sapevano pure che un evento del genere era possibile dopo gli altri due affondamenti precedenti subiti dallo stesso sommergibile e che avevano pure causato la morte di un’altra dozzina d’uomini tra i quali lo stesso inventore Horace L. Hunley.
In ogni caso, in quel momento la loro attenzione era sicuramente polarizzata sul non fallire la missione: distruggere una nave dell’Unione che, a causa del suo blocco sui porti del sud, stava strangolando forse per sempre l’orgoglioso disegno dei Confederati d’ottenere l’indipendenza, separandosi per sempre dagli odiati stati del nord.
Cominciavano a scarseggiare cibo, armi e munizioni e, a patto che non si riuscisse a spezzare il blocco, la Confederazione era destinata ad essere presa per fame come chiunque nella storia fosse stato sottoposto alla crudeltà di un lungo ed implacabile assedio.  
Dopo l’affondamento dell’U.S.S. Housatonic il sacrificio degli otto della Hunley, nonostante non riuscisse a capovolgere le sorti della guerra che ormai volgeva al peggio per il sud, fece scorrere tra i nordisti un brivido di paura perché non era affatto noto di quanti altri sommergibili, come quello che aveva inferto loro il grave colpo, il sud potesse disporre.
Adesso ci e’ rimasto d’attendere solo il responso che giungerà dalla scienza e dalla tecnica che sta vagliando con pazienza e minuzia quasi ossessiva ogni piccolo reperto restituitoci dal mare: la moneta d'oro portafortuna del Comandante Dixon, gli effetti personali dei marinai, che riusciamo quasi a visualizzare come Giona nel ventre della loro balena, al lume di candela. Fu forse questa l’ultima cosa che essi videro: la luce che cominciò ad affievolirsi fino a spegnersi del tutto e che  col passare delle generazioni e  del tempo diventò poi il bagliore accecante dei missili lanciati da altri Hunley, in altre battaglie, d’altre guerre.
Conflitti che hanno riempito ancora di croci e di lapidi bianche altri giardini di pietra, come a quello di Charleston in South Carolina dove, assieme  ai caduti dell’H.L. Hunley, dovrebbero piangersi i caduti del Viet Nam e dell’Iraq e tutti i caduti, diventati ormai troppi per poterne ricordare il nome, di un’inutile, tragica, interminabile guerra.
SERVIZIO ESCLUSIVO DI RO PUCCI PER ITALIA ESTERA
NELLE FOTO.
A) RECUPERO DELL’HUNLEY
B) L’HUNLEY RIEMERGE
C) STAMPA DELL’EPOCA
D) L’HUNLEY ATTACCA L’U.S.S. HOUSATONIC (RICOSTRUZIONE)
E) FUNERALI DELL’EQUIPAGGIO
F) CIMITERO DI CHARLESTON, SOUTH CAROLINA DURANTE I FUNERALI




 
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