10 set 2006 | Papa: ''Con emozione tocco il suolo della mia patria'' |
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Benedetto XVI nella 'sua' Baviera: ''Sono qui per confermare i legami profondi con la Chiesa tedesca. Ma è anche un viaggio sulle tracce della memoria''
MONACO, 9 SET.(Italia Estera) - ''Con viva emozione metto oggi, per la prima volta dopo la mia elevazione alla Cattedra di Pietro, il piede sulla terra tedesca e bavarese''. Con queste parole il Papa ha iniziato il suo primo discorso di questo suo 4° viaggio internazionale, commentando il ritorno nella 'sua' terra, la Baviera, dove si tratterrà fino al 14 settembre.
Benedetto XVI ha parlato all'aeroporto di fronte alle autorità civili e religiose che lo hanno accolto al suo arrivo. ''Torno nella mia Patria - ha detto il Pontefice - tra la mia gente, col programma di visitare alcuni luoghi che hanno avuto un'importanza fondamentale nella mia vita''. Quindi il Pontefice ha rivolto parole di ringraziamento ai leader politici presenti al suo arrivo. ''Sono grato al signor Presidente della Repubblica, Horst Kohler - ha affermato Ratzinger - per le espressioni di cordiale benvenuto che mi ha rivolto. In esse ho percepito l'eco fedele dei sentimenti dell'intero nostro popolo. Ringrazio la signora Cancelliere, Angela Merkel, e il signor ministro presidente, Edmund Stoiber, per la gentilezza con cui hanno voluto onorare il mio arrivo in terra tedesca''.
Ma è lo stesso Papa a spiegare il significato del viaggio in Baviera: ''Un viaggio sulle tracce della memoria, ma anche per riaffermare i legami profondi e antichi di secoli che esistono fra il Papato e la Chiesa bavarese e tedesca.
''In questo momento - ha spiegato Joseph Ratzinger - emergono nel mio animo molti ricordi degli anni passati a Monaco e Ratisbona: sono ricordi di persone e di vicende che hanno lasciato in me una traccia profonda''. ''Consapevole di quanto ho ricevuto - ha aggiunto - sono qui innanzitutto per esprimere il vivo senso di riconoscenza che provo verso tutti coloro che hanno contribuito a formare la mia personalita'. Ma sono qui anche come successore dell'apostolo Pietro, per riaffermare e confermare i profondi legami che esistono tra la Sede di Roma e la Chiesa nella nostra Patria''. Legami che ''hanno una storia secolare, alimentata dalla ferma adesione ai valori della fede cristiana, una adesione della quale possono vantarsi in modo particolare proprio le regioni bavaresi''. Di questa storia e di questi legami ne sono testimonianza ''monumenti famosi, maestose cattedrali, statue e dipinti di grande valore artistico, opere letterarie, iniziative culturali e soprattutto tante vicende di singoli e di comunità nelle quali si rispecchiano le convinzioni cristiane delle generazioni che si sono succedute su questa Terra a me tanto cara''.
Il Pontefice ha quindi sottolineato che i rapporti della Baviera con la Santa Sede , ''pur con qualche momento di tensione, sono sempre stati improntati a rispettosa cordialità. Nelle ore decisive della sua storia, poi, il popolo bavarese ha sempre confermato la sua sincera devozione alla Cattedra di Pietro ed il fermo attaccamento alla fede cattolica. La Mariensaule, che s'innalza nella piazza centrale di Monaco, ne è eloquente testimonianza''.
Infine una curiosità: la lunga guida rossa su cui Benedetto XVI ha poggiato i piedi appena sceso dall'aereo, è stata tessuta in una piccola fabbrica della regione dell'Eifel, specializzata in tappeti e guide per cerimonie ufficiali, consegnati in tutta Europa e in America per accogliere personalità illustri. Quattordici giorni di lavoro per gli operai dell'industria August Schar KG, che lavora tessuti in fibra di cocco. Le fibre per realizzare il tappeto sono state importate dall'India e poi tinte e tessute nella sede della fabbrica. Già Giovanni Paolo II aveva camminato su questi tappeti, come pure l'ex presidente americano Bill Clinton e la regina Elisabetta II.
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