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02 set 2006Libano, sbarcati i primi 400 italiani

Servizio di Luciano Lombardini
JABAL MARUN 2 SET. - Sono arrivati alla base Unifil di Jabal Marun i circa 400 militari italiani sbarcati oggi nei tre punti della costa libanese. I primi a raggiungere Jabal Marun sono stati i 200 uomini sbarcati a Naquora. Poco fa sono arrivati anche i militari sbarcati in mattinata nella spiaggia Green Beach di Tiro e nella vicina base Albatros. Con il contingente sono arrivati anche i 40 mezzi anfibi e blindati.

Gli uomini alloggeranno nella posizione Unifil  9-10, ospiti del contingente ghanese ed indiano. Domani sbarcheranno altri 400 militari piu' 200 uomini del genio e degli ausiliari. Per domani sera il contingente italiano dovrebbe raggiungere la quota di circa mille uomini.

Da domani inizierà anche la costruzione del campo che ospiterà gli italiani per circa 7 giorni quando il contingente potrebbe spostarsi a Markaba, all'interno verso est e a 35 km da Tiro, probabile sede del quartier generale italiano proprio a ridosso del confine con Israele.
Intanto per due giorni gli 860 militari italiani, si fa notare dal comando della spedizione,  in attesa che vengano allestite le cucine, useranno le cosiddette   'razioni k'.  La 'razione k' - i viveri speciali da combattimento -  fu introdotta dagli americani nel corso della seconda Guerra Mondiale. E’ opera dello scienziato Angel Keys la creazione di una razione completa e poco ingombrante per i militari in teatro di guerra. Inizialmente preparata per i paracadutisti, destinati a lavorare nelle linee  nemiche, la 'k'  fu poi estesa anche agli altri reparti. E’ un sacchetto sottovuoto che contiene pasti per la sopravvivenza giornaliera pensati per la colazione, il pranzo e la cena.
La razione di cui dispongono oggi i militari italiani assicura circa 3000-3.500 calorie bilanciate al giorno. Una razione standard, ad esempio, puo' contenere per il mattino una galletta energetica dolce (50 grammi), una confettura di frutta, cappuccino liofilizzato, the solubile zuccherato; per il pranzo, pasta e fagioli (300 grammi), tacchino in gelatina (200 grammi), crackers (100 grammi), compresse polivitaminiche, caffe' liofilizzato; per la cena, insalata di riso (230 grammi), pollo in gelatina (140 grammi), crackers, caffe' e barretta energetica. Il tutto corredato di posate, salviette fornellino per scaldare le vivande. Questa cosiddetta ‘Razione K’ servirà a riempire lo stomaco delle truppe per soli due giorni,  fino a quando non verranno montate le cucine da campo che prepareranno cibi succulenti
Durante il tragitto dai luoghi di sbarco alla base, i militari italiani hanno ricevuto una calda accoglienza dal popolo libanese. Alcuni dei militari, veterani di altre missioni internazionali come quella del Kosovo, hanno osservato che la situazione nella zona libanese più esposta ad attacchi durante il conflitto è meno drammatica di quanto si aspettassero.

Sul fronte politico, il ministro degli Esteri iraniano Manuchehr Mottaki ha detto al segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan che Teheran è pronta a ''collaborare pienamente'' con il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per l'attuazione della tregua tra Israele e milizia sciita libanese Hezbollah, sancita dalla risoluzione 1701. Lo ha riferito ahmad Fawzi, portavoce del capo del Palazzo di Vetro, giunto stamani a Teheran nel quadro del suo tour diplomatico in Medio Oriente.

''Mottaki ha concluso l'incontro affermando che possiamo contare sulla sua piena cooperazione'' in relazione alla risoluzione 1701 dell'Onu, aggiungendo che ''c'è stato uno specifico riferimento al paragrafo 15 della risoluzione che tratta dell'embargo delle armi''. Il portavoce ha quindi fatto sapere che Annan ha avuto un colloquio telefonico con il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad prima della sua visita in Iran. ''Ha detto (Ahmadinejad, ndr) di nutrire alcune riserve su alcuni articoli del testo della risoluzione ma che, in ogni modo, intende cooperare alla sua applicazione''.

Il premier libanese Fouad Siniora ha dichiarato che il suo Paese continuerà a combattere per la liberazione delle Fattorie di Shebaa occupate da Israele nel 1967. ''Il governo lavorerà con ogni sforzo possibile per accelerare il ritiro di Israele dai territori nazionali, comprese le Fattorie di Shebaa'', ha detto Siniora ai deputati libanesi riuniti per un sit-in ad oltranza nella sede del parlamento per ottenere la fine del blocco israeliano sul Paese.

Siniora ha detto che la liberazione delle Fattorie di Shebaa è inclusa nel piano in sette punti che il governo di Beirut ha presentato il 26 luglio nella conferenza internazionale di Roma.
 
Luciano Lombardini/Italia Estera
 



 
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