25 lug 2006 | Cossiga compie gli anni |
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Il senatore a vita, nato a Sassari nel 1928, spegnerà domani 78 candeline
ROMA, 25 lug. (Italia Estera) - A 78 anni suonati il senatore a vita Francesco Cossiga resta fra i protagonisti della storia italiana. Domani spegnerà 78 candeline ma la sua carriera non lascia dubbi: la ricetta per arrivare a un tale traguardo è bruciare le tappe. Nel dopoguerra, lasciata Sassari dove é nato il 26 luglio 1928, sale infatti rapidamente i gradini della gerarchia della Democrazia Cristiana e delle istituzioni nazionali. A 17 anni si iscrive al partito, a 28 è segretario provinciale e due anni dopo, nel 1958, entra a Montecitorio.
Successivamente diventa il più giovane sottosegretario alla Difesa nel terzo governo guidato da Aldo Moro, il più giovane ministro dell'Interno (fino ad allora) nel 1976 a 48 anni, il più giovane presidente del Consiglio (fino ad allora) nel 1979 a 51, il più giovane presidente del Senato nel 1983 a 51 anni e infine il più giovane presidente della Repubblica nel 1985 a 57 anni.
Ma non sempre la strada è stata facile. Soprattutto negli anni Settanta, quando sotto il tiro incrociato degli avversari politici e della piazza, il suo nome veniva storpiato in 'Kossiga', con la kappa e le due s con i caratteri runici delle SS naziste. Soprannome unito a vari epiteti affibbiatigli dai detrattori più scatenati (come riproposto da una mostra fotografica, organizzata dalla figlia Anna Maria, in cartellone a Roma fino al 6 agosto).
Negli anni successivi la storia del Paese lo ricorda soprattutto come 'il picconatore', per le esternazioni 'senza peli sulla lingua' all'inizio degli anni Novanta, quando mancava poco all'addio al Quirinale e, verso la fine del decennio, come fondatore dell'Udr. Ma la strada preferita era quella del battitore libero, ruolo nel quale meglio si riconosce e ancora oggi ha qualcosa da dire. Auguri, presidente.
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