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02 lug 2006Appello del Papa contro la violenza cieca in Iraq ed in Terra Santa

CITTA' DEL VATICANO, 2 lug – (Italia Estera) - All’Angelus recitato dalla finestra del suo studio su piazza San Pietro, il Papa ha lanciato un forte appello per il ritorno ad una "convivenza pacifica" in Iraq e Terra Santa, affermando che segue "con crescente preoccupazione gli avvenimenti". "Di fronte, da una parte, alla cieca violenza che fa stragi atroci, e dall'altra, alla minaccia dell'aggravamento della crisi fattasi da qualche giorno più drammatica - ha affermato Benedetto XVI - c'é bisogno di giustizia, di serio e credibile impegno di pace: che, purtroppo, non si vedono". E tutti riconoscano "che ogni uomo, a qualsiasi popolo appartenga, è fratello".
Il Pontefice ha porto poi il suo “saluto cordiale” al patriarca di Mosca Alessio II ed ha augurato successo all'incontro interreligioso che comincia domani a Mosca da lui definito "importante" tra "esponenti delle religioni del mondo, che sta a indicare il comune desiderio di promuovere il dialogo fra le civiltà e la ricerca di un ordine mondiale più giusto e pacifico".
Si tratta del Summit dei leader religiosi organizzato dal Consiglio interreligioso della Russia. Ed il Papa ha voluto ricordare che la Santa Sede vi partecipa con una delegazione. Infine ha espresso l'auspicio che "grazie al sincero impegno di tutti, si possano trovare ambiti di effettiva collaborazione, nel rispetto e nella comprensione reciproca, per far fronte alle sfide attuali.
Per i cristiani - ha aggiunto - si tratta di imparare a conoscersi sempre più profondamente e a stimarsi a vicenda, alla luce della dignità dell'uomo e del suo eterno destino". In un precedente passaggio.
Il Papa ha anche parlato della famiglia che "é un organismo vivente nel quale si realizza una circolazione di doni", tanto che può accadere che gli adulti, i genitori, riscoprano la propria fede mentre i figli cominciano il "cammino di iniziazione cristiana". Il Pontefice ha voluto spiegare così il significato dell'incontro mondiale delle famiglie cattoliche, cominciato ieri a Valencia, i cui lavori e la cui "buona riuscita" ha affidato alla Madonna. "In tante comunità oggi secolarizzate - ha detto Benedetto XVI - la prima urgenza per i credenti in Cristo è proprio quella di rinnovare la fede degli adulti, affinché siano in grado di comunicarla alle nuove generazioni" (Italia Estera) -




 
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