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18 mag 2006Il Vice Ministro per gli Italiani nel Mondo verrà indicato oggi dai parlamentari eletti all’estero

ROMA 18 mag - (Italia Estera) - Il Consiglio dei Ministri nel corso della sua prima riunione, terminata poco prima della mezzanotte di ieri sera, mercoledi 17 maggio, ha nominato nove Vice ministri ma, come ha spiegato lo stesso Presidente Prodi, il Vice ministro per gli italiani all’estero sarà nominato oggi, giovedì 18 maggio, dopo alcune consultazioni con gli eletti all'estero.

il Presidente del Consiglio Prodi ha scelto, dunque, di nominare un Vice Ministro per gli italiani nel mondo , preferendo questa soluzione alla nomina di un ministro senza portafoglio, come era il Ministro Mirko Tremaglia.

Prodi fin dal primo momento ha avuto in mente la decisione del vice ministro. Certamente non gli è sfuggito il dualismo che si era venuto a creare tra il Ministero degli Italiani nel Mondo ed il Ministero degli Affari Esteri e poi con una sede in seno alla Farnesina......

Per questo il Presidente del Consiglio neo eletto fin dal primo incontro con i parlamentari eletti all’estero e con il coordinamento de L'Unione all'estero ha espresso questa sua convinzione del vice ministro.

Come Italia Estera affermava ieri mentre la scelta del Vice ministro è stata gradita da tutti la candidatura di Leoluca Orlando alla quale ieri pomeriggio se ne é aggiunta un'altra quella di Ugo Intini, non è stata accettata da molti dei 18 parlamentari esteri, in particolare dai due senatori de L’Unione Nino Randazzo e Renato Turano.

"Se la scelta dovesse essere quella che emerge dai giornali di oggi o quella che si sta profilando in queste ore (la candidatura di Leoluca Orlando cui si è aggiunta nelle ultime ore quella di Ugo Intini, nominato, poi, Vice ministro degli esteri) per noi e per gli italiani all'estero sarebbe inaccettabile". "Una scelta le cui responsabilità ricadranno per intero su chi l'ha voluta con una forzatura, offensiva del lavoro fatto e del risultato conseguito, e che – hanno aggiunto i due senatori - va ricordato, sta consentendo la nascita di un Governo.
Da tempo abbiamo sottolineato la specificità della circoscrizione Estero avanzando proposte sulle quali è stato riscontrato il sostanziale gradimento sia delle forze politiche che degli eletti." "Nel momento in cui sarebbero indispensabili scelte responsabili, coerenti e logiche – hanno concluso Randazzo e Turano - si profilano invece vecchie logiche lottizzatorie che rischiano di produrre inevitabilmente situazioni di instabilità.”
Reazioni, queste, che sono state ascoltate da Prodi che, al termine del primo consiglio dei ministri di ieri sera  spiega che la nomina del viceministro per gli Italiani all'estero verrà fatta oggi, giovedì 18 maggio, dopo un incontro con i rappresentanti degli italiani nel mondo. "Noi abbiamo scelto la via più seria”, ha detto, “e cioè quella di incontrare tutti i nostri parlamentari e chiedere a loro di indicare la persona più adatta per questo compito nuovo ed anche difficile.". Dopo la riunione con loro - conclude Prodi - definiremo la persona che avrà la delega.

P.P./Italia Estera

A tal proposito c'è da registrare una nota del Coordinamento de L'Unione:

Il Coordinamento de l'Unione degli Italiani all'estero, integrato dagli eletti della Circoscrizione estero, considera la decisione di istituire un Vice Ministro degli Esteri con risorse e deleghe per gli Italiani nel mondo, come una soluzione seria, concreta e più avanzata rispetto alla precedente esperienza.
Il Ministero per gli Italiani nel Mondo, infatti, al di là dell'enfasi di cui è stato rivestito, si è ridotto a un pulpito da cui sono partiti solo messaggi retorici e autoreferenziali e non ha avuto alcuna reale incidenza sulle scelte e sulla situazione concreta. Lo stato di nostri consolati, degli istituti di cultura e delle altre strutture che operano nelle nostre comunità parla da solo.
Del resto, l'elettorato anche su queste cose si è pronunciato in modo chiaro e inappellabile.
La decisione di incardinare il centro direzionale delle politiche per gli Italiani all'estero chiude, dunque, una pagina non esaltante e povera di risultati. Essa si propone di aprire una strada più operativa e realistica, nel tentativo di raggiungere esiti più soddisfacenti attraverso il diretto controllo degli strumenti di intervento.
Il Coordinamento e gli eletti de L'Unione, dunque, esprimono la loro soddisfazione per il fatto che nell'assetto di governo abbia trovato un riscontro la loro richiesta di attribuire alla direzione delle politiche per gli italiani nel mondo poteri e deleghe reali e non fittizie.
saranno riconosciute e soddisfatte.
Il Coordinamento e gli eletti si impegnano a verificare in modo rigoroso e autonomo la coerenza con cui sul piano programmatico e su quello dell'azione di governo le attese e le richieste degli italiani all'estero saranno riconosciute e soddisfatte.

E una nota inviataci ieri  da Gian Luigi Ferretti Rappresentante di AN al CGIE: "On. Leoluca Orlando Ministro per gli Italiani nel Mondo. Non suona bene! "

Ricchi premi a chi riesce a trovare almeno tre frasi a favore degli italiani all’estero del neo Ministro.
Ma tant’è, l’Italia dei Valori ha ottenuto 16 deputati e soprattutto 4 senatori e pertanto le spettavano 2 Ministri, 1 pesante per Di Pietro ed uno leggero.

Credo di conoscere abbastanza bene i miei colleghi del CGIE eletti deputati e senatori per essere sicuro che anche loro sono tutt’altro che felici per questa nomina. Il Sen. Randazzo c’è già andato giù pesante definendo una “vera e propria provocazione politica” la scelta di chi “in questi anni non ha svolto alcun ruolo, non ha lavorato, non ha prodotto alcunché e che oggi con incredibile arroganza si propone o viene proposto”.

Qualcuno potrebbe obiettare che tutto sommato l’On. Orlando potrebbe anche appassionarsi alla materia ed imparare.

Il fatto è che un esponente dell’Italia dei Valori, un partito minore nella coalizione di centro-destra, ha scarse possibilità di farsi ascoltare dagli alleati e di convincerli ad approvare provvedimenti a favore degli emigrati.

Meglio sarebbe stato un esponente dei DS o della Margherita, che avrebbe avuto un peso maggiore ed una maggiore possibilità di incidere.

Oltretutto le cronache politiche ci hanno raccontato un Leoluca Orlando non molto ben visto dai DS ed addirittura espulso dalla Margherita.

Peccato. Se il buon giorno si vede dal mattino, gli italiani nel mondo cominciano purtroppo ad intuire cosa possono aspettarsi dal governo Prodi.

Reagiscano i parlamentari eletti nella circoscrizione estera, soprattutto quelli del centro-sinistra; non lascino solo il Sen. Randazzo; non facciano i bravi soldatini. Sappiano che saranno ritenuti corresponsabili. Corresponsabile anche chi, da indipendente, pare avviato alla stessa carriera di tante aspiranti veline che vengono a Roma per vendersi, ma poi finiscono inevitabilmente col regalarsi.

Il mio saluto di benvenuto al nuovo Ministro per gli Italiani nel Mondo? “Al Re travicello /Piovuto ai rannocchi, / Mi levo il cappello /E piego i ginocchi”







 




 
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