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Il voto degli Italiani all'Estero

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22 mar 2006"Tutti a votare" L'editoriale di Marco Basti

L’editoriale di Marco Basti su Tribuna Italiana

BUENOS AIRES, 22 mar. -Tribuna Italiana/Italia Estera -"Nonostante i rapporti non proprio idilliaci che corrono oggi tra il ministro per gli Italiani nel Mondo e il vicesegretario generale del CGIE per l’America latina e candidato al Senato della lista Associazioni Italiane in Sud America, Mirko Tremaglia e Luigi Pallaro hanno terminato i loro discorsi, davanti alle platee dei teatri dove sono stati seguiti da tanti connazionali, nello stesso modo. "Votate, votate! " hanno esclamato sia l’uno che l’altro e sicuramente molti candidati della Circoscrizione Estero hanno rivolto lo stesso invito ai connazionali residenti all’estero, a partecipare in modo massiccio alle prime elezioni politiche durante le quali potranno eleggere, per la prima volta, i propri senatori e deputati". Con i plichi consolari già in viaggio verso gli indirizzi dei connazionali con diritto di voto anche Marco Basti, direttore della Tribuna Italiana, rinnova questa settimana l’appello lanciato dal Ministro Tremaglia "votate che volete, ma votate" sottolineando l’importanza di una massiccia partecipazione a queste consultazioni in vista della rappresentatività dei futuri eletti al Parlamento italiano.
"Un evento davvero storico, come è stato definito in molte tribune, e un invito che sicuramente pochi settori politici - ma comunque sempre qualcuno c’è - si sentono capaci di non sottoscrivere pubblicamente. Il ragionamento è molto semplice, evidente. Più saremo gli italiani all’estero che voteremo, più forte sarà la voce dei nostri rappresentanti al Parlamento e quindi maggiori saranno le loro possibilità di far conoscere la nostra realtà in Italia, aumentando anche le opportunità di sviluppo di nuovi rapporti tra il Belpaese e le comunità degli italiani residenti fuori d’Italia.
Siamo quindi in piena campagna elettorale con i candidati alla ricerca dei voti. In questo quadro si è svolta la visita del Ministro per gli Italiani nel Mondo in Argentina, definita come visita ufficiale e che lo stesso Ministro ha più volte definito come "in difesa della sua legge", della legge sul voto degli italiani all’estero.
Ma evidentemente non è stato interpretato in questo senso dalla stragrande maggioranza della comunità italiana, le cui strutture organizzative sono state ignorate o messe da parte nell’organizzazione dell’incontro al teatro Coliseo. Conseguenza di questo atteggiamento sono stati i vuoti nel teatro Coliseo, colmati all’ultimo momento con gente che con la nostra comunità non ha niente a che vedere, provocando la sorpresa dei nostri connazionali presenti e persino dei poliziotti che custodivano la sede consolare, quando hanno visto l’ingresso di persone che, abitualmente, trovano nelle manifestazioni dei "piqueteros". Tutti a domandarsi come mai era venuto il gruppo con i "bombos", con i bambini che piangevano e che chiedevano sorpresi alle mamme: "Cosa dobbiamo fare qui?" D’altra parte, non è questa la prima volta che questo avviene. Anche altre riunioni di partiti italiani in Argentina, di varie tendenze, sono state accompagnate dagli stessi partecipanti.
Non è stato un bel regalo per il Ministro per gli Italiani nel Mondo il quale, come spiegavano vicino a lui, non è di quelli che fanno calcoli sul reddito politico delle sue decisioni. Una volta che le prende, è deciso e va avanti a difendere le posizioni che crede giuste. Così va spiegato un viaggio sul quali molti hanno manifestato delle perplessità e che tutte le liste hanno visto come una tipica mossa di campagna elettorale, giustissima, legittima, ma di parte.
Ai connazionali l’interpretazione finale. Ci sarà già tempo per parlare dei candidati, delle liste e di cosa hanno fatto in questa campagna.
Ma intanto torniamo all’esortazione di Tremaglia: "Votate chi volete, ma votate". Alla quale ci permettiamo di aderire e di aggiungere: "Votate con attenzione e mandate subito la busta".

MARCO BASTI



 
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