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21 mar 2006Fantetti (FI) plaude alla riforma del sistema educativo in G.B.

Legge sulla scuola in Gran Bretagna: “splendido esempio di riforma del sistema educativo in senso moderno e liberale, nonchè di senso della patria e delle istituzioni al di là dello schieramento politico: la sinistra italiana ha di che imparare”.
 
LONDRA, 21 MAR (Italia Estera) - Il candidato alla Camera dei Deputati per il Collegio Europa Avv. Raffaele Fantetti plaude alla riforma del sistema educativo voluta dal governo di Tony Blair. Il candidato azzurro condivide infatti lo spirito modernizzatore del disegno di legge “finalizzato a liberalizzare ulteriormente il sistema scolastico pubblico inglese, concedendo ai singoli istituti maggiori libertà per quanto riguarda la scelta del curriculum, dei procedimenti di selezione e delle fonti finanziarie cui attingere”.
Fantetti richiama altresì l’attenzione sul modo in cui la riforma scolastica è stata approvata a Westminster. “La ribellione della sinistra radicale del partito laburista è stata sconfitta con il fondamentale aiuto del voto del partito conservatore che ha anteposto la coerenza dei programmi e l’interesse nazionale -in specie quello dei giovani- all’opportunità di mettere in crisi il governo Blair. Un atteggiamento politicamente maturo che spesso si riscontra nei sistemi politici europei”.
“Putroppo in Italia -attacca Fantetti- durante i cinque anni del governo Berlusconi, la sinistra si è limitata ad un’opposizione acritica e preventiva nei confronti di ogni provvedimento o riforma proposta dalla maggioranza, compresa la riforma Moratti”.
“Ricordo invece come nel 1999 l’opposizione di centro-destra diede splendido esempio non solo di senso della Patria e delle istituzioni ma anche di coerenza con i nostri principi di politica estera, appoggiando parlamentarmente il governo D’Alema nel voto cruciale sull’intervento militare in Kosovo approvato dalle Nazioni Unite”. “Governo D’Alema che era in crisi – ricorda Fantetti                                                                                                       - a causa della forte opposizione all’intervento da parte dell’ala radicale della coalizione dell’allora maggioranza”.
“Uno scenario -conclude l’avvocato- destinato tristemente a riproporsi in caso di vittoria del centro-sinistra, visto che la sua componente radicale, oltranzista e anti-occidentale rimane determinante per la sua eventuale vittoria anche in questa tornata elettorale”.(Italia Estera) -



 
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