BUENOS AIRES, 20 MAR - (Italia Estera) - Un accordo con il Ministero della Sanità argentino per rafforzare le relazioni in campo ospedaliero con l'Italia: è questo l'ultimo annuncio fatto oggi a Buenos Aires dal Ministro per gli italiani nel mondo, Mirko Tremaglia, poco prima di ripartire per Roma al termine del giro latinoamericano (qui fotografato a Lima con il suo amico e componente del CGIE architetto Giacomo Canepa) cominciato una settimana fa a Caracas.
Il ritorno non presto dal programma nella capitale argentina per gli incontri con il titolare della Sanità, Gines Gonzalez Garcia, e con il vice-ministro degli Esteri Roberto Garcia Moritan, sono stati aggiunti al programma di un viaggio risultato denso, e dedicato quasi esclusivamente ad incoraggiare gli italiani del sub-continente americano a non sprecare "la grande opportunità che gli è offerta con il voto del prossimo 9 aprile".
Nella tappa uruguaiana, Tremaglia si è intrattenuto a colloquio con il Ministro degli esteri dell'Uruguay, Mario Gargano, che ha un passaporto italiano, che gli ha assicurato che il governo di Montevideo "ha intenzione di accompagnare lo sforzo di Roma di far conoscere ai propri emigrati la nuova realtà del voto per corrispondenza".
Tremaglia ha caratterizzato come un vero e proprio "giro del mondo" la campagna intrapresa nell'ottobre scorso negli Stati Uniti, continuata in Germania, e conclusa in cinque Paesi latinoamericani (Venezuela, Perù, Brasile, Argentina e Uruguay), per convincere le comunità italiane di esercitare con entusiasmo il diritto di voto che permetterà, attraverso le circoscrizioni estere, di far entrare in Parlamento 12 deputati e sei senatori.
"Votate per chi vi pare, ma votate!", ha ripetuto, martellante, in ogni occasione in cui gli è stato offerto un microfono. E ha aggiunto che a suo avviso i parlamentari italiani "non devono disperdersi in questa o quella formazione politica, ma fare blocco per difendere i diritti dei connazionali emigrati". Un desiderio che difficilmente potrà realizzarsi, perché Unione ed Udeur da una parte, Forza Italia, Udc e Lega dall' altra, chiedono invece ai potenziali elettori di schierarsi apertamente.
Accanto a queste, tre altre forze (Unione sudamericana emigrati italiani, Associazioni italiane in Sudamerica e Per l'Italia con Tremaglia nel mondo) chiedono voti, ma non dicono esplicitamente come li utilizzeranno nei futuri equilibri parlamentari. Certo l'esistenza fra le liste di una che fa riferimento a lui non ha facilitato il compito del Ministro quando si è trattato di convincere vari esponenti degli organismi rappresentativi degli italiani (Comites e Cgie) sulla sua equidistanza politica.
Ma alla fine a Caracas,Lima, San Paolo, Rosario, Buenos Aires o Montevideo, con il suo proverbiale entusiasmo e con l'enfasi oratoria è riuscito a strappare applausi da auditori composti spesso, ma non solo, da persone non più nel fiore degli anni.
Va detto che nella tappa in Argentina, sabato, il Teatro Coliseo si è riempito, ma tutti hanno notato l'assenza di responsabili e simboli delle associazioni regionali che si dice rispondano prevalentemente al capolista di Associazioni italiane in Sudamerica, Luigi Pallaro, in corsa per il Senato.
Ieri a Montevideo, invece, dove pure il Comites si era spaccato sulla proposta di appoggiare la visita di Tremaglia, la Casa degli italiani alla fine si è abbastanza riempita, con la presenza sia pure "a titolo personale” di esponenti delle altre forze politiche.
(G.R./Italia Estera) -