ROMA 19 MAR. (Italia Estera) - Riccardo Pinna, Candidato al Senato "Per l'Italia nel Mondo con Tremaglia" nella Circoscrizione. Africa, Asia, Oceania, Antartide ha indireizzato una lettera aperta al candidato Giovanni Rapanà de L'Unione, che noi pubblichiamo:
Caro GiovanniRapana',
ma perche' insisti a mandarmi i tuoi spot elettorali?
Non e' a me che devi convincere ma i tuoi elettori, quelli della tua circoscrizione.
Peccato, hai perso un voto, io te lo avrei dato, se non altro per l'impegno con cui hai portato avanti le problematiche della tua comunita', in seno al CGIE e in special modo all'interno del comitato di presidenza.
Peccato che ti sei scordato di batterti cosi' anche per le comunita' che lo stesso rappresenti ma che non ti sono molto vicine. Ad esempio quelle dell'Africa, dell'Asia, del Medio Oriente.
Comunque, se ti puo' consolare, non sei stato il solo a fregartene di noi. C'e' la sig. Mangione, il sig. Bucchino, il sig. Di Trollio, il sig. Fedi , il sig. Randazzo e tanti altri compreso il Segretario Generale Franco Narducci, detto Ponzio Pilato.
Intanto il problema del trasporto (Alitalia), ilproblema dell'informazione, il problema dell'affarmative action, che danneggia i nostri giovani, il problema del reperimento delle medicine per i nostri connazionali indigenti del Zimbabwe che stanno in condizionI disastrose, dovuto dallo stato dittatoriale in cui versa il paese e tutti gli altri problemi che vi portai a conoscenza ma che nulla e' stato fatto, aspettano. Anche il problema dei Patronati qui in Johannesburg, che gia' portai alla luce nel Luglio del 2004, durante la prima Plenaria del CGIE e' stata cosa non degna di attenzione. Ricordo sentire, se non hai prove concrete, prove scritte, non si puo' fare nulla. Io credevo che una indagine, una piccola inchiesta, da parte degli organi competenti, ovviamente da voi sollecitati,CdP(Consiglio di Presidenza del CGIE n.d.r.), si poteva fare.
Io, se fossi stato nel comitato di presidenza avrei insistito, avrei cercato di saperne di piu', avrei provato a capire perche' un solo Consigliere, cioe' io, non votava l'ordine del giorno che proponeva di dare il supporto e la solidarieta' a degli enti come i Patronati che svolgono un' opera meritoria verso i nostri connazionali. Qualcuno avrebbe dovuto chiedersi, ma perche' il sig. Pinna insiste nel far togliere la parola, gratuitamente, da quell'ordine del giorno?
Chissa', forse se diventi deputato cambierai attitudini. Certo che se copierai i tuoi superiori, come Pittella e Danieli, stiamo freschi.
Ma a proposito, questi signori, quando verranno dalle nostre parti per fare le preliminari? O forse, e' troppo tardi? Forse e' meglio chiedere, quando inizieranno ad interessarsi alle nostre comunita'? Siamo forse troppo pochi per essere presi in considerazione?
Sono certo che subito dopo le elezioni, e cioe' a giochi fatti, qualcuno che si interessera' lo troveremo. Al momento sono tutti impegnati a correre a destra e a sinistra, ogni voto conta. Quello che non conta e' come ottenerlo. Non e' importante se si ottiene con menzogne, falsita', inganni, promesse irrealizzabili. Quello che importa e' averlo quel voto.
Una considerazione la voglio fare. Sono sempre piu' convinto di aver fatto bene ad accettare la candidatura al Senato in una lista che vuole prendere le distanze dai partiti, che vuole avere la liberta' di decidere il proprio destino, la propria politica, la propria strategia per tutelare i connazionali all'estero. Una lista che si propone un solo obbiettivo, una sola lotta, un solo traguardo. Ottenere tutti quei diritti che agli italiani residenti in Italia vengono concessi, ne piu' e ne meno, come dovrebbe essere in uno Stato Democratico.
Riccardo Pinna, Candidato al Senato Per l'Italia nel Mondo con Tremaglia
Circ. Africa, Asia, Oceania, Antartide.