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Il voto degli Italiani all'Estero

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18 mar 2006Gino Bucchino replica alla risposta dell’ambasciatore d’Italia in Canada

ROMA, 14 MAR (Italia Estera) - Gino Bucchino candidato per la Camera nella Circoscrizione estera, ripartizione terza, America settentrionale e centrale, ha inviato nei giorni scorsi una lettera aperta all’ambasciatore d'Italia in Canada Gabriele Sardo che gli aveva subito risposto: Vedi Italia Estera
Oggi Bucchino replica all'Ambasciatore:
Preg.mo Sig. Ambasciatore,
La ringrazio per la Sua cortese risposta e prendo atto che allo stato attuale della situazione di sbando del Ministero, nonostante il lavoro enorme  di tutto il personale dei Consolati, l’esperimento delle elezioni all’estero restera’ una buffonata e una grave offesa alle decine di migliaia di cittadini italiani che non potranno votare in chiara violazione al loro diritto costituzionale.
Immagino che ci sara’ da divertirsi quando dovrete far fronte alle decine e decine di ricorsi e quando i  responsabili saranno denunciati per omissione di atti di ufficio, anche se trasformare uno storico evento elettorale in una barzelletta non e’  per niente cosa da ridere.
Le  aggiungo una preoccupazione dell’ultima ora per denunciare la situazione gravissima delle “regole finanziarie della campagna elettorale”.
 Il tetto spesa indicato per ogni candidato dell’area Nord e Centro America e di circa 56,000 Euro.
La quota forfetaria per le spese delle sedi elettorali, viaggi e soggiorni, spese telefoniche e postali non puo’ superare il 30% delle spese ammissibilli e documentate. Tradotto in numeri cio’ significa che se un candidato spende 20,000 Euro di pubblicita’ e altri 4,000 Euro per altre spese ammissibili, potra’ spendere per viaggi, telefono e posta solo  8,000 Euro.
Questa francamente e’ una imbecillita’, una pazzia e una lesione del diritto  di un candidato di fare campagna elettorale.
Possibile che nessuno abbia avuto nemmeno  un pensierino al riguardo? Le anticipo che ho chiesto lumi al Collegio di Garanzia Elettorale per la Circoscrizione Estero dove mi hanno confermato che sono queste le regole. Perche’ il nostro Ministero  o chi di dovere non ha pensato che all’estero occorrevano regole diverse?
Qualcuno si rende conto che solo per volare da Toronto a Montreal si spendono 900 Dollari e  quasi 1500 per andare a Vancouver. Dove fa a finire il mio diritto di visitare le comunita’ italiane di New York, Mexico City, Miami ecc?
Come faccio a raggiungere anche con un semplice volantino solo alcuni connazionali dell’area?
Qualcuno si rende conto  che tutti i candidati, nessuno escluso violeranno queste norme, molti di loro in buona fede?
La verita’ e’ la conferma di sempre. Il “voto all’estero” e’ stato sempre gestito solo per riempirsi la bocca. E’ offensivo sentirsi dire oggi 17 marzo in piena campagna elettorale frasi del tipo ..”ci informeremo presso gli organi competenti e le faremo sapere..”
Quando? Per inviare una lettera in Messico (ed e ‘mio diritto inviarne 6,000, una per ogni elettore) ci vogliono 10 giorni. Se la lettera non parte Lunedi’ 20, rischia di arrivare ad elezioni avvenute.
Che buffonata e che enorme tristezza.
 
In attesa di una Sua cortese ma ormai tardiva e inutile risposta le invio i miei piu’ cordiali saluti e auguri di buon lavoro.
 
Gino Bucchino



 
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