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Il voto degli Italiani all'Estero

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Italiani d'Argentina
  
13 feb 2006L’INGENUO STORICO di Ro Pucci

E’ probabile che i partiti politici non si possano abolire…
HOUSTON,TX- 13  FEB- (Italia Estera) - E’ diventata ormai una costante di questa fase estenuante che precede le prime elezioni degli Italiani all’estero di trovare al mattino per colazione assieme alla tazzina del caffe, al toast ed al succo d’arancia un nuovo attacco fresco di giornata rivolto al solito imperturbabile Ministro Tremaglia. E’ forse probabile che neppure Giacobbe con la sua proverbiale pazienza si sarebbe mai sbilanciato , come l’Onorevole Mirko, a tribolare tanto e per tanto tempo per darci finalmente questo benedetto voto, se avesse saputo di quali ire funeste sarebbe poi stato fatto segno. L’ultima trovata e’ quella dello svantaggio tra i candidati che aderiscono ai partiti costituiti e quelli indipendenti che non vi aderiscono. A questo proposito, qualcuno potrebbe forse obbiettare che non trovare un collocamento ideologico fra uno dei numerosissimi partiti esistenti nello sterminato universo politico italiano e’ un po’ come dire che non c’e’ nulla che possa andar bene per un individuo di gusti iperdifficili, piu’ unico che raro. Purtroppo e, nonostante le rimostranze del candidato indipendente, al popolo italiano e’ parso giusto che i partiti politici ci fossero e che, rappresentando una buona fetta di popolazione, avessero un certo peso rappresentativo oltre che una loro pura e semplice funzione aggregatrice nell’ambito della comunita’ nazionale.
E’ chiaro, quindi, che il candidato indipendente non e’ d’accordo e, affinché venga rimosso tutto cio’ che lo separa dal suo seggio a Roma, propone che si faccia piazza pulita dei partiti verso i quali e’ ovvio si senta svantaggiato.
Ci sono diversi modi d’andare da Detroit a Chicago. C’e’ chi sceglie d’andare in auto e c’e’ chi sceglie di pedalare o di restare appiedato, come chi eroicamente non vuole piegare il collo alla logica diabolica dei partiti. Nel fatidico giorno delle votazioni anche quest’ultimo si trovera’ ai nastri di partenza come gli altri, ma se poi nella sua corsa per la meta non riuscira’ a finire per primo, e’ chiaro che nessuno lo avra’ danneggiato per il semplice motivo che nessuno gli ha negato la possibilita’ d’andare in macchina o di sceglirsi un partito. E’ di questo che il candidato indipendente in effetti dovrebbe accorgersi: i partiti politici esistono ed essi piacciono tanto che, anche a voler dare loro un colpo di spugna, non si potrebbe farlo. Questa ennesima filippica anti-Tremaglia, ritenuto evidentemente colpevole anche dell’invenzione dei partiti, mi riporta alla mente una delle prime vignette lette su una nota rivista d’enigmistica del Bel Paese che presentava coi suoi tratti di penna essenziali una folla di Greci di bassa statura tra i quali torreggia un gigante. Rivolto a questa folla un soldato domandava:”Chi di voi e’ Ercole?” . Il titolo dell’esilarante vignetta d’humor sottile, vagamente britannico e che ora do all’articolo recitava quanto segue:“L’INGENUO STORICO”. Forse non a tutti, ma a me questa scelta in una circostanza del genere e’ parsa piu’ che indicata ed, anzi, quasi imprescindibile ed appropriata.
 
ROBERTO PUCCI – PORTAVOCE ADDETTO-STAMPA CTIM-U.S.A.
 



 
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